# 02 / 2018
09.02.2018

Digitalizzazione: sfide e opportunità per la scuola

Ogni evoluzione economica porta con sé una trasformazione del contesto nel quale essa si inserisce e la digitalizzazione non sfugge alla regola. Essa rivoluziona il mondo del lavoro in modo permanente, a maggior ragione in un paese altamente sviluppato e interconnesso come la Svizzera. Anche il sistema educativo deve adeguarsi a tali cambiamenti. Il presente dossier esplora le possibilità della digitalizzazione nel mondo della scuola. Esso mette in evidenza gli ambiti in cui il suo utilizzo è pertinente, ma anche altre competenze irrinunciabili per andare incontro al futuro nell’era digitale.

L’essenziale in breve

Il cambiamento è un elemento imprescindibile dello sviluppo economico e anche in futuro continuerà ad essere così. La digitalizzazione offre numerose opportunità, a maggior ragione per un paese altamente sviluppato come la Svizzera, che dopo aver beneficiato della globalizzazione può affermarsi anche come leader nella digitalizzazione. La qualità del sistema educativo è una condizione essenziale per avere successo. La digitalizzazione comporterà cambiamenti radicali nel nostro stile di vita esistenziale e professionale. Se l’evoluzione digitale offre nuove opportunità nell’ambito della formazione, essa  pone anche la scuola di fronte a grandi sfide. Serve una rivoluzione del sistema educativo per preparare i nostri bambini e ragazzi al futuro? Su questo punto s’impone una certa prudenza: oggi non sappiamo ancora quali mestieri saranno particolarmente richiesti nel mercato del lavoro del futuro. Come deve porsi la scuola nei confronti della digitalizzazione, dal momento che non ha ancora una risposta certa a tal proposito? Il presente dossier illustra l’approccio ideale con cui la scuola, a nostro avviso, dovrebbe affrontare la digitalizzazione: quali competenze fondamentali devono essere potenziate e come è possibile far entrare giudiziosamente nelle aule il mondo digitale? Quali sono le conseguenze della digitalizzazione sul sistema svizzero della formazione?

Posizione di economiesuisse

  • Con il suo sistema duale di formazione professionale e un tasso elevato di diplomati del grado secondario II, la Svizzera dispone di validi strumenti. Essa ha tuttavia bisogno di un numero maggiore di diplomati nei settori MINT, in altre parole in matematica, informatica, scienze naturali e tecnica.
  • L’importanza delle competenze nelle materie MINT, in particolare la matematica, la logica e la capacità di astrazione, acquisiscono un ruolo sempre più rilevante in quasi tutti i settori professionali. La curiosità per queste tematiche deve essere stimolata sin dai primi gradi di istruzione.
  • Le conoscenze specifiche diventano ben presto obsolete. Per questo è ancora più importante consolidare soprattutto le materie di base, ossia la matematica e la lingua d’insegnamento, poiché esse sono essenziali per acquisire nuove competenze professionali e costituiscono l’indispensabile fondamento di una vita indipendente e responsabile.
  • È essenziale che le formazioni diano accesso a un mestiere o continuino a farlo. Tuttavia, il settore d’attività a cui si riferiscono non deve essere definito in maniera troppo restrittiva. Devono inoltre garantire l’adattamento delle competenze alle esigenze del mercato del lavoro in continua evoluzione. Questo vale sia per gli apprendistati che per i cicli di studio bachelor delle università.
  • Al termine della scuola dell’obbligo, ogni studente deve disporre di conoscenze di base nel settore della programmazione e del pensiero computazionale, con cui saper tradurre una determinata situazione in un modello astratto, e quindi raffigurarla mediante algoritmi e dati. Il «Piano di studio 21» deve essere applicato integralmente.
  • Le aule scolastiche non dovrebbero diventare virtuali, ma le nuove opportunità offerte dalla tecnologia offrono un potenziale senza precedenti per realizzare un insegnamento personalizzato.