# 02 / 2018
09.02.2018

Digitalizzazione: sfide e opportunità per la scuola

Conclusioni

Anziché limitarsi semplicemente a imporre un maggiore insegnamento dell’informatica nelle scuole, le presenti riflessioni hanno un’ottica più ampia. Si parte dal presupposto che la digitalizzazione acceleri lo sviluppo economico. Non siamo ancora in grado di prevedere quali saranno le attività e i mestieri che svolgeranno i bambini che oggi frequentano la scuola dell’infanzia. 

Se la scuola vuole preparare alla vita deve tenere conto di questo andamento insegnando ai giovani ad affrontare i cambiamenti con positività e stimolando la loro curiosità nei confronti delle innumerevoli possibilità che la vita offre. In tal senso, i docenti devono dare il buon esempio. Le facoltà di pedagogia devono inoltre inserire rapidamente nei percorsi di formazione e aggiornamento degli insegnanti le più recenti innovazioni, affinché essi sappiano trasferire nella loro attività quotidiana le nuove sfide che la digitalizzazione impone all’insegnamento. In futuro un buon insegnante si distinguerà sempre più per la voglia di imparare cose nuove e di applicarle con passione alla didattica per trasmetterle ai suoi alunni.

Per avere successo nel lavoro e nella società è fondamentale una buona padronanza della lingua di insegnamento e della matematica. Perciò, per queste materie, non si può scendere a compromessi, e per il futuro va previsto un insegnamento personalizzato, preferibilmente dividendo i ragazzi in gruppi di apprendimento che comprendano varie fasce d’età. Questo è possibile grazie alla digitalizzazione, che consente di documentare con facilità i progressi. Tuttavia, le classi suddivise per età non perdono importanza, anzi, sono fondamentali per acquisire le competenze sociali.

La libertà d’azione nonché le competenze individuali e sociali sono oggi determinanti. In altre parole l’autodisciplina, la tenacia, la motivazione, lo spirito di squadra, il pensiero critico, la capacità di giudizio o la creatività sono importanti tanto quanto le conoscenze specifiche, se non di più.

È vero: l’informatica deve essere insegnata nella scuola pubblica. Ogni bambino dovrebbe acquisire le basi della programmazione e del pensiero computazionale. Ma aggiungere un po’ di informatica nell’istruzione scolastica di base non basta per preparare la Svizzera al futuro. È necessario piuttosto che la società affronti in modo positivo gli sviluppi tecnici ed economici. In quest’ottica, la scuola ha un ruolo chiave. Per affermare la Svizzera come leader nella digitalizzazione dobbiamo avere fiducia nel futuro senza ancorarci allo status quo. Questo non vale solo per l’educazione, ma questo approccio è essenziale in questo settore.