Sgravi fiscali per le famiglie

In Svizzera, la classe media paga un'imposta sul reddito relativamente bassa. Soprattutto le famiglie hanno beneficiato degli sgravi fiscali degli ultimi anni. Anche l'IVA è bassa in Svizzera rispetto ad altri paesi europei. Nel nostro paese, le famiglie sono meno sollecitate dal fisco. Ciononostante, i servizi pubblici e la copertura sociale sono eccellenti rispetto agli standard internazionali. Che lo Stato ne tragga vantaggio non è ovvio. In molti paesi il debito pubblico continua a crescere. In Svizzera, invece, rimane relativamente moderato. Le imprese - e le tasse che pagano - non sono estranee a questo successo. In Svizzera, l'importanza delle imprese come contribuenti è maggiore che altrove (economiesuisse, 2023, grafico 2).

Un confronto internazionale mostra che in Svizzera la pressione fiscale sul ceto medio è moderata. Secondo le statistiche dell'OCSE, le persone sole con un reddito medio in Svizzera pagano il 10,7% di imposte sul reddito. La pressione fiscale media nell'OCSE è superiore di 5,3 punti percentuali. Gli austriaci con un reddito medio pagano 3,9 punti percentuali in più di imposte sul reddito e gli italiani addirittura 8,8 punti percentuali in più degli svizzeri. Il quadro è simile per le famiglie. Con l'8,1%, la loro pressione fiscale è ben al di sotto della media OCSE.

Anche per la classe media la pressione fiscale è diminuita nel tempo. [Lo dimostrano i dati dell'Università di Basilea e dell'Università della Svizzera italiana (USI), elaborati dalla NZZ, sull'onere delle imposte cantonali e comunali]. Tra il 1995 e il 2018, i contribuenti celibi con reddito medio hanno visto ridurre il loro onere fiscale in due terzi dei cantoni (in media di circa 0,7 punti percentuali su tutti i cantoni). La riduzione è stata ancora maggiore per le famiglie con figli. In 24 cantoni le famiglie a reddito medio pagano ora meno tasse rispetto al 1995, con riduzioni che vanno dagli 0,62 punti percentuali di Neuchâtel ai 7,19 punti percentuali di Ginevra. La riduzione dell'onere fiscale è il risultato, ad esempio, dell'aumento delle deduzioni per i figli o per l'assistenza all'infanzia, della riduzione delle aliquote per le famiglie a basso e medio reddito o, ad esempio, dell'introduzione di generose soluzioni di splitting per le coppie sposate.

Oltre all'imposta sul reddito, le famiglie pagano una serie di altre imposte sui consumi. L'IVA è la più importante di queste. Per gli standard europei, l'IVA in Svizzera è molto bassa. All'interno dell'UE, il Lussemburgo ha l'aliquota fiscale normale più bassa (17%) e l'Ungheria quella più alta (27%). La mediana dell'UE è del 21%, quasi tre volte superiore all'aliquota standard del 7,7% in Svizzera (8,1% dal 2024). Anche se all'IVA si aggiungono altre imposte sui consumi (imposte sugli oli minerali, sul tabacco e sull'alcol, ecc.), i consumatori svizzeri se la cavano molto bene (cfr. grafico 5). Nel confronto europeo, la Svizzera è un’"oasi fiscale per i consumatori".

Nonostante una pressione fiscale complessivamente moderata, la popolazione svizzera beneficia di eccellenti infrastrutture, di servizi pubblici di alto livello (formazione, sanità, ecc.) e di una vasta rete di sicurezza sociale. Il finanziamento di tutto questo non è scontato. Ciò è reso possibile dall'elevato gettito garantito dalle imprese. Il successo della Svizzera come piazza economica si riflette nelle sue abbondanti entrate fiscali.

D'altro canto, molti altri paesi non sono in grado di finanziarsi a sufficienza attraverso il gettito. Il debito pubblico cresce spesso a un ritmo preoccupante (cfr. grafico 6). Per le famiglie, le conseguenze negative possono essere i programmi di austerità, l'aumento delle imposte o la perdita del potere d'acquisto a causa dell'inflazione elevata. La Svizzera non è immune da questi sviluppi, ma la situazione è molto meno tesa.