I lavori per l'applicazione dell'iniziativa "Contro l'immigrazione di massa" si avviano
Il termine referendario per l’applicazione dell’iniziativa “Contro l’immigrazione di massa” giunge oggi a scadenza. Da tempo era chiaro che il referendum non sarebbe riuscito. La maggioranza della popolazione concorda con il progetto di legge del Parlamento. Ciò che conta ora è un’applicazione seria.
La raccolta di firme per il referendum contro la legge d’applicazione dell’iniziativa “Contro l’immigrazione di massa” è stata laboriosa fin dall’inizio. Nessuna grande organizzazione ha voluto dare man forte agli iniziativisti che ruotano attorno al politologo Nenad Stojanovic e la popolazione non si è lasciata coinvolgere dal tema. Quando a fine marzo, la stampa domenicale ha pubblicato una nuova inchiesta rappresentativa, l’attento osservatore ne avrà compreso la ragione: una netta maggioranza delle Svizzere e degli Svizzeri sostengono l’applicazione decisa dal Parlamento. Il fatto che il termine referendario sia giunto a scadenza in maniera infruttuosa è un segnale che le Camere federali nel dicembre 2016 hanno adottato un progetto che va nel senso della maggioranza della popolazione: la preferenza indigena considera le esigenze dell’iniziativa “Contro l’immigrazione di massa”, senza mettere in pericolo i preziosi accordi bilaterali.
La nuova legge entrerà in vigore il 1° gennaio 2018. A partire da questa data, le imprese attive nei settori che registrano un tasso di disoccupazione elevato saranno tenute ad annunciare i posti vacanti agli Uffici regionali di collocamento. Esse dovranno esaminare in un primo tempo le candidature dei lavoratori indigeni prima di assumere eventuali lavoratori stranieri. Questo risponde al bisogno comprensibile della popolazione di non essere penalizzata sul mercato del lavoro. Saranno inoltre introdotte delle misure che migliorano l’applicazione dell’accordo sulla libera circolazione delle persone nonché delle esigenze in materia di integrazione per quanto concerne il rilascio di un permesso di lavoro ai cittadini di Stati terzi. La Confederazione, i cantoni e i partner sociali dovranno impegnarsi nei prossimi mesi per mettere in vigore le leggi adottate.
Gli ambienti economici sostengono la legge e contribuiranno alla sua applicazione pragmatica, non burocratica ed efficace. A questo proposito, è importante che le imprese proseguano i loro sforzi per un migliore utilizzo del potenziale di manodopera. I lavori per l’applicazione dell’iniziativa “Contro l’immigrazione di massa” si avviano.