Tra­spor­ti: im­pe­gno a fa­vo­re della col­la­bo­ra­zio­ne tra Sviz­ze­ra e Ita­lia

Se­con­do l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dei tra­spor­ti (UFT), i pro­get­ti in corso con l’I­ta­lia sono fi­no­ra stati rea­liz­za­ti senza par­ti­co­la­ri pro­ble­mi. E’ tut­ta­via im­por­tan­te mi­glio­ra­re la si­cu­rez­za del traf­fi­co in par­ti­co­la­re sul­l’as­se del Sem­pio­ne. Per l’e­co­no­mia, è es­sen­zia­le che gli ac­cor­di e le con­ven­zio­ni siano ri­spet­ta­ti. Que­sto ri­ma­ne l’u­ni­co modo per giu­sti­fi­ca­re gli in­ve­sti­men­ti rea­liz­za­ti e quel­li fu­tu­ri per il tra­sfe­ri­men­to dalla stra­da alla fer­ro­via da una fron­tie­ra al­l’al­tra.
Nel 1999 la Sviz­ze­ra ha sti­pu­la­to un ac­cor­do bi­la­te­ra­le con l’I­ta­lia (ac­cor­do qua­dro) per la coor­di­na­zio­ne delle in­fra­strut­tu­re fer­ro­via­rie, en­tra­to poi  in vi­go­re nel 2001. Que­sto ac­cor­do re­go­la le ne­ces­sa­rie in­fra­strut­tu­re fer­ro­via­rie tran­sfon­ta­lie­re, in par­ti­co­la­re l’ac­ces­so sud alla gal­le­ria di base del San Got­tar­do e del Lötsch­berg nel­l’am­bi­to della  Nuova tra­sver­sa­le fer­ro­via­ria al­pi­na (NTFA). Ciò per­met­te­rà di au­men­ta­re le ca­pa­ci­tà e la qua­li­tà del tra­spor­to fer­ro­via­rio delle merci e delle per­so­ne da e verso l’I­ta­lia. Il co­mi­ta­to di­ret­ti­vo, isti­tui­to nel qua­dro del­l’ac­cor­do, si è re­cen­te­men­te riu­ni­to in Ita­lia. Du­ran­te l’in­con­tro, i par­te­ci­pan­ti hanno esa­mi­na­to le que­stio­ni ri­guar­dan­ti gli adat­ta­men­ti tec­ni­ci e lo svi­lup­po delle in­fra­strut­tu­re allo scopo di ga­ran­ti­re le con­di­zio­ni ne­ces­sa­rie per il tra­spor­to dei viag­gia­to­ri e delle merci.

 

Le due parti hanno sot­to­li­nea­to l’im­por­tan­za di of­fri­re pre­sta­zio­ni di alto li­vel­lo, in par­ti­co­la­re te­nen­do conto della po­li­ti­ca el­ve­ti­ca ri­guar­dan­te il pas­sag­gio dalla stra­da alla ro­ta­ia. Esse hanno inol­tre ci­ta­to l’au­men­to re­go­la­re della do­man­da di ca­pa­ci­tà fer­ro­via­ria per il tra­spor­to merci nei vei­co­li con un’al­tez­za di 4 metri agli an­go­li.

 

Se­con­do l’UFT, i pro­get­ti at­tual­men­te in corso, in vista di uno svi­lup­po delle in­fra­strut­tu­re per i col­le­ga­men­ti tran­sfon­ta­lie­ri tra Sviz­ze­ra e Ita­lia, sono messi in atto senza par­ti­co­la­ri pro­ble­mi. Ul­te­rio­ri mi­su­re pre­vi­ste in Sviz­ze­ra per un am­mon­ta­re di 700 mi­lio­ni di fran­chi al mas­si­mo si an­dran­no ad ag­giun­ge­re per il com­ple­ta­men­to a medio ter­mi­ne del Tun­nel del Got­tar­do e del Ce­ne­ri in linea con la NTFA, nel­l’am­bi­to del pro­get­to “Svi­lup­po fu­tu­ro del­l’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria” (SIF).

 

Per l’e­co­no­mia è ne­ces­sa­rio rea­liz­za­re per tempo col­le­ga­men­ti con l’I­ta­lia che pos­sa­no ri­spon­de­re alle ne­ces­si­tà at­tua­li in modo che la linea fer­ro­via­ria at­tra­ver­so le Alpi possa es­se­re pie­na­men­te ef­fi­cien­te. Un ri­tar­do o il non ri­spet­to del ca­len­da­rio pre­vi­sto ri­dur­rà l’u­ti­li­tà del cor­ri­do­io fer­ro­via­rio crea­to per le merci sul­l’as­se nord-sud. Ciò sa­reb­be inac­cet­ta­bi­le nella mi­su­ra in cui le ri­sor­se in­ve­sti­te avreb­be­ro po­tu­to es­se­re im­pie­ga­te in ma­nie­ra più ef­fi­cien­te. In­fi­ne, sa­reb­be op­por­tu­no te­ne­re sotto con­trol­lo i costi ge­ne­ra­ti da altri adat­ta­men­ti tec­ni­ci.

 

 

Per mag­gio­ri in­for­ma­zio­ni:

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