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Ap­pli­ca­zio­ne del­l’i­ni­zia­ti­va sul­l’im­mi­gra­zio­ne di massa: la so­lu­zio­ne è pron­ta

A con­clu­sio­ne della ses­sio­ne in­ver­na­le, il Par­la­men­to ha ap­pro­va­to in tempo la re­vi­sio­ne della legge sugli stra­nie­ri nel­l’ot­ti­ca del­l’ap­pli­ca­zio­ne del­l’i­ni­zia­ti­va “con­tro l’im­mi­gra­zio­ne di massa”. Il Con­si­glio fe­de­ra­le ha quin­di ra­ti­fi­ca­to l’e­sten­sio­ne del­l’ac­cor­do sulla li­be­ra cir­co­la­zio­ne delle per­so­ne alla Croa­zia, per­met­ten­do così alla Sviz­ze­ra di par­te­ci­pa­re al pro­gram­ma di ri­cer­ca del­l’UE “Oriz­zon­te 2020”.

L’e­co­no­mia con­di­vi­de que­ste de­ci­sio­ni e con­ti­nue­rà ad ope­ra­re a li­vel­lo del­l’or­di­nan­za d’ap­pli­ca­zio­ne a fa­vo­re di una re­go­la­men­ta­zio­ne non bu­ro­cra­ti­ca delle que­stio­ni an­co­ra in so­spe­so. Dopo lun­ghi e in­ten­si di­bat­ti­ti, le Ca­me­re fe­de­ra­li si sono ac­cor­da­te sulle mo­da­li­tà di ap­pli­ca­zio­ne del­l’i­ni­zia­ti­va «con­tro l’im­mi­gra­zio­ne di massa» e hanno adot­ta­to con una buona mag­gio­ran­za la cor­ri­spon­den­te re­vi­sio­ne della legge sugli stra­nie­ri in vo­ta­zio­ne fi­na­le. L’U­nio­ne sviz­ze­ra degli im­pren­di­to­ri ed eco­no­mie­suis­se ap­pro­va­no que­sta so­lu­zio­ne eu­ro­com­pa­ti­bi­le, ben­ché essa non tenga conto com­ple­ta­men­te delle pre­oc­cu­pa­zio­ni e delle esi­gen­ze degli am­bien­ti eco­no­mi­ci. Per que­sto, in oc­ca­sio­ne del­l’e­la­bo­ra­zio­ne delle di­spo­si­zio­ni d’e­se­cu­zio­ne del­l’or­di­nan­za, le due as­so­cia­zio­ni con­ti­nue­ran­no ad esi­ge­re una re­go­la­men­ta­zio­ne rea­li­sti­ca ed ap­pli­ca­bi­le, la meno bu­ro­cra­ti­ca pos­si­bi­le e nel con­tem­po ef­fi­ca­ce. Re­sta­no di­ver­si punti, anche molto sen­si­bi­li, da re­go­la­re a li­vel­lo di legge d’ap­pli­ca­zio­ne. L’e­co­no­mia è di­spo­sta a par­te­ci­pa­re at­ti­va­men­te a que­sto pro­ces­so.

Visto che la le­gi­sla­zio­ne adot­ta­ta dal Par­la­men­to non ri­met­te in di­scus­sio­ne l’ac­cor­do sulla li­be­ra cir­co­la­zio­ne delle per­so­ne, il Con­si­glio fe­de­ra­le ha po­tu­to ben pre­sto ra­ti­fi­ca­re la sua esten­sio­ne alla Croa­zia. Lo­gi­ca con­ti­nua­zio­ne delle cose se­con­do gli am­bien­ti eco­no­mi­ci: la nuova re­go­la­men­ta­zio­ne in ma­te­ria di po­li­ti­ca mi­gra­to­ria che si ap­pli­ca agli im­mi­gran­ti di tutti gli Stati del­l’UE e del­l’AELS vale dun­que anche per quel­li pro­ve­nien­ti dalla Croa­zia.

Ra­ti­fi­can­do il pro­to­col­lo Croa­zia, la Sviz­ze­ra si as­si­cu­ra una par­te­ci­pa­zio­ne to­ta­le al pro­gram­ma di ri­cer­ca “Oriz­zon­te 2020”. Que­sto ac­ces­so è vi­ta­le per il mondo el­ve­ti­co della ri­cer­ca poi­ché anche se, nel­l’am­bi­to di una so­lu­zio­ne tran­si­to­ria, la Sviz­ze­ra ha po­tu­to pren­de­re parte ad al­cu­ne fasi del pro­gram­ma, il nu­me­ro di pro­get­ti ai quali è stata as­so­cia­ta è in ogni caso di­mi­nui­to del 57% ri­spet­to al pe­rio­do pre­ce­den­te l’ac­cet­ta­zio­ne del­l’i­ni­zia­ti­va “con­tro l’im­mi­gra­zio­ne di massa”.

Unio­ne sviz­ze­ra degli im­pren­di­to­ri ed eco­no­mie­suis­se