Più flessibilità nella salvaguardia delle superfici per l'avvicendamento delle colture
Il piano settoriale della Confederazione delle superfici per l’avvicendamento delle colture mira a salvaguardare i terreni agricoli migliori. economiesuisse auspica che nella futura revisione vengano previsti degli strumenti più flessibili. Allo stesso tempo bisogna concentrarsi sulla sicurezza del rifornimento alimentare durante i periodi di crisi.
L’Ufficio federale dello sviluppo territoriale ha annunciato oggi che il piano settoriale delle superfici per l’avvicendamento delle colture ha bisogno di essere ulteriormente sviluppato. Si tratta della raccomandazione di un gruppo di esperti istituito dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), nel quale era rappresentata anche economiesuisse.
Il piano settoriale delle superfici per l’avvicendamento delle colture (PS SAC) ha l’obiettivo di tutelare i migliori terreni agricoli per la produzione alimentare. La Confederazione stabilisce una quota di superfici per l’avvicendamento delle colture che i Cantoni hanno l’obbligo di salvaguardare. Questo dovrebbe garantire una costante disponibilità di terreni fertili sufficienti per nutrire la popolazione in periodi di crisi. Spesso però ci si dimentica che per la sicurezza alimentare è importante anche l’import. Con una percentuale di autoapprovvigionamento di circa il 55%, quasi la metà degli alimenti viene oggi importata. Lo stesso vale per molti fattori produttivi intermedi, quali per esempio le sementi o la benzina, che devono essere importati. La sicurezza alimentare deve dunque essere considerata nel suo insieme, in quanto il piano settoriale rappresenta soltanto uno dei tasselli del mosaico.
La flessibilizzazione è necessaria già oggi
Spesso i migliori terreni agricoli si trovano nelle vicinanze di insediamenti esistenti. La salvaguardia delle superfici per l’avvicendamento delle colture è quindi spesso in conflitto con lo sviluppo economico o con la creazione di nuove abitazioni situate al centro. Il piano settoriale SAC non dovrebbe ostacolare eccessivamente tali sviluppi. Esistono già casi di Cantoni che, a seguito del piano settoriale, hanno un margine di manovra fortemente limitato e non possono realizzare il loro potenziale economico futuro. Per questo motivo sono necessari nuovi approcci e maggiore flessibilità nel piano settoriale SAC, così che tutti gli interessi possano essere conciliati il più possibile. Le raccomandazioni del gruppo di esperti vanno troppo oltre.
Da un lato è scoraggiante dover attendere che siano disponibili dei dati migliori sulla qualità del suolo. Alcuni esperti lamentano la mancanza di database sufficienti per poter apportare maggiori modifiche al piano settoriale. Solo nel momento in cui le condizioni della qualità del suolo verranno misurate con maggiore precisione sarà possibile modificare il piano settoriale. Questo sarebbe però troppo restrittivo: un rilevamento globale dei dati sul suolo durerebbe diversi anni e sarebbe molto costoso. Lo sviluppo economico non può attendere così a lungo. Ne risulterebbe un prolungato impedimento per le modifiche alle superfici per l’avvicendamento delle colture. In questo modo sussisterebbe in Svizzera una parziale moratoria sugli azzonamenti e in alcuni Cantoni lo sviluppo economico verrebbe soffocato. Per questo motivo economiesuisse chiede che già oggi i Cantoni abbiano la possibilità di scambiarsi le superfici per l’avvicendamento delle colture. Concretamente questo significherebbe che, se un Cantone non dovesse più essere in grado di adempiere alla sua quota di SAC a causa di un azzonamento pianificato, allora dovrebbe poter cedere la parte mancante ad un altro Cantone, così da aumentare la propria quota.
Fondamentalmente sarebbero state auspicabili delle proposte più audaci da parte del gruppo di esperti. Per la sicurezza alimentare non è importante se un pomodoro sia stato coltivato all’aperto, in serra oppure “fuori suolo”. In ogni caso la fame viene soddisfatta. Anche le aree conformi di produzione che non necessitano di superfici per l’avvicendamento delle colture dovrebbero pertanto essere prese in considerazione nel piano settoriale.
Il piano settoriale dovrebbe servire unicamente per la sicurezza alimentare
Il piano settoriale delle superfici per l’avvicendamento delle colture non dovrebbe essere utilizzato per regolare altre questioni non pertinenti. Nel suo rapporto finale, il gruppo di esperti ha esplicitamente dichiarato che il piano settoriale dovrebbe “servire principalmente per la sicurezza dell’approvvigionamento”. Non bisogna perdere di vista lo scopo principale, confondendolo con altri obiettivi di protezione, come per esempio la salvaguardia del paesaggio culturale.
Il rapporto del gruppo di esperti servirà come base per la rielaborazione del piano settoriale. Il nuovo piano settoriale dovrebbe essere adottato dal Consiglio federale nell’autunno 2019.