Imposta sulle successioni: la validità non è più un tema
La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati ritiene che l’iniziativa sulla fiscalità delle successioni possa essere dichiarata valida. E’ già la seconda commissione che giunge a questa conclusione. Secondo l’economia, è importante che il Parlamento tratti rapidamente questo progetto. Per le imprese che hanno bisogno di certezza giuridica, sarebbe auspicabile una votazione nel giugno 2015.
Non si capisce come l’iniziativa sulla fiscalità delle successioni possa essere messa in atto in caso d’accettazione. Il testo dell’iniziativa prevede che le imprese beneficino di sgravi fiscali. Tuttavia, il testo non ne precisa le modalità. In caso d’accettazione, il Parlamento dovrebbe iniziare ad elaborare una legge d’applicazione. Questo lungo periodo d’incertezza giuridica è dannoso per gli imprenditori e le famiglie. Soltanto la sorte delle donazioni è nota: esse saranno tassate in ragione del 20% e ciò già a partire dal 1° gennaio 2012. E’ altrettanto importante che il Parlamento esamini il prima possibile il contenuto dell’iniziativa. Il popolo deve poter votare sull’iniziativa al più tardi nel giugno 2015. Ciò sembra possibile, poiché la questione della validità è verosimilmente regolata.
economiesuisse combatterà fermamente questa iniziativa, che minaccia decine di migliaia di imprese – principalmente PMI familiari – e i loro impieghi. Se gli imprenditori devono destinare delle risorse per pagare questa imposta elevata, le imprese faranno fatica ad innovare e creare o salvaguardare gli impieghi. Questa situazione non è nell’interesse di nessuno, e certamente non dell’AVS. Contrariamente alle promesse dei promotori dell’iniziativa, il loro progetto non permetterà di garantire la sicurezza della nostra principale assicurazione sociale. L’AVS ha bisogno di una riforma in profondità. L’economia ha già presentato un progetto costruttivo in tal senso. Anche i cantoni respingono l’iniziativa. Non solo essa li priverebbe di competenze, ma anche di considerevoli entrate fiscali. Il federalismo subisce ancora una volta gli attacchi della sinistra. economiesuisse intende difenderli con le unghie e i denti.
L’iniziativa popolare chiede l’introduzione di un’imposta federale sulle successioni e le donazioni. Le donazioni superiori ai 2 milioni di franchi saranno tassate con un’aliquota del 20%. Per quanto concerne le donazioni di 200'000 franchi all’anno e per persona, anche queste saranno tassate retroattivamente a partire dal 1° gennaio 2012. Le entrate dell’imposta andranno in ragione di due terzi al fondo di compensazione dell’AVS e in ragione di un terzo ai cantoni. I cantoni perderebbero la loro sovranità in materia fiscale, ma resterebbero incaricati della tassazione e della riscossione dell’imposta.
economiesuisse combatterà fermamente questa iniziativa, che minaccia decine di migliaia di imprese – principalmente PMI familiari – e i loro impieghi. Se gli imprenditori devono destinare delle risorse per pagare questa imposta elevata, le imprese faranno fatica ad innovare e creare o salvaguardare gli impieghi. Questa situazione non è nell’interesse di nessuno, e certamente non dell’AVS. Contrariamente alle promesse dei promotori dell’iniziativa, il loro progetto non permetterà di garantire la sicurezza della nostra principale assicurazione sociale. L’AVS ha bisogno di una riforma in profondità. L’economia ha già presentato un progetto costruttivo in tal senso. Anche i cantoni respingono l’iniziativa. Non solo essa li priverebbe di competenze, ma anche di considerevoli entrate fiscali. Il federalismo subisce ancora una volta gli attacchi della sinistra. economiesuisse intende difenderli con le unghie e i denti.
L’iniziativa popolare chiede l’introduzione di un’imposta federale sulle successioni e le donazioni. Le donazioni superiori ai 2 milioni di franchi saranno tassate con un’aliquota del 20%. Per quanto concerne le donazioni di 200'000 franchi all’anno e per persona, anche queste saranno tassate retroattivamente a partire dal 1° gennaio 2012. Le entrate dell’imposta andranno in ragione di due terzi al fondo di compensazione dell’AVS e in ragione di un terzo ai cantoni. I cantoni perderebbero la loro sovranità in materia fiscale, ma resterebbero incaricati della tassazione e della riscossione dell’imposta.