Il diritto della concorrenza attuale è incisivo: la mozione Birrer-Heimo è superflua
Il diritto svizzero della concorrenza è efficace. E’ quanto risulta da una serie di decisioni prese dalla Commissione della concorrenza. L’impresa BMW si è recentemente vista infliggere una multa di 156 milioni di franchi per aver ostacolato delle importazioni dirette e parallele. Misure supplementari – come quelle richieste dalla mozione Birrer-Heimo – non sono soltanto superflue, bensì anche dannose.
La Commissione della concorrenza (COMCO) ha annunciato nei giorni scorsi di aver inflitto una multa a BMW per aver ostacolato le importazioni dirette e parallele. La multa è di 156 milioni di franchi.
La decisione relativa a BMW mostra che il diritto della concorrenza in vigore è efficace. La COMCO interviene quando essa sospetta un’interferenza ingiustificata nel mercato. Nei dossier Nikon e Gaba, l’autorità della concorrenza ha già provato di essere in grado di intervenire e di agire con determinazione. Non sono necessarie misure interventiste supplementari, come quelle chieste in una mozione dalla Consigliera nazionale socialista Prisca Birrer-Heimo. Essa chiede de facto un intervento statale generale nel settore della concorrenza. Questo sarebbe contrario alla nostra regolamentazione della concorrenza stabilita nello spirito di un’economia di mercato. Il diritto della concorrenza deve limitarsi a combattere i comportamenti abusivi.
economiesuisse si impegna per una concorrenza efficace. Isolamenti abusivi del mercato, che inducono un aumento ingiustificato dei prezzi in Svizzera devono essere vietati e perseguiti sistematicamente dalla Commissione della concorrenza. Con la decisione presa recentemente, quest’ultima ha provato che l’attuale diritto svizzero della concorrenza funziona. Questo non esclude tuttavia degli adeguamenti nell’ambito della revisione della legge sui cartelli in corso, sempre che questi migliorino la concorrenza e si rivelino giustificati nell’ottica economica. Occorre assolutamente evitare misure statali interventiste.