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I dazi doganali statunitensi e l’economia svizzera: domande e risposte

01.12.2025

A colpo d'occhio

Il 14 novembre 2025 la Svizzera ha firmato con gli Stati Uniti una dichiarazione d'intenti giuridicamente non vincolante, sulla cui base i dazi supplementari statunitensi sulle esportazioni svizzere saranno ridotti dal 39% al 15%. Contemporaneamente, la Svizzera ridurrà i propri dazi all'importazione su una serie di prodotti statunitensi. 


Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, economiesuisse fornisce risposte alle domande più importanti.
 

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Una valutazione di economiesuisse è disponibile nel nostro comunicato Accordo doganale con gli Stati Uniti: segnale positivo per l'economia svizzera e nel nostro News-Ticker: politica commerciale Trump 2.0 – conseguenze per la Svizzera.

Cosa hanno concordato la Svizzera e gli Stati Uniti il 14 novembre 2025?

  • Il 14 novembre 2025 la Svizzera, il Liechtenstein e gli Stati Uniti hanno concluso una dichiarazione d'intenti giuridicamente non vincolante con cui il dazio supplementare specifico sulle importazioni statunitensi dalla Svizzera viene ridotto dal 39% al 15%.
  • Il nuovo dazio supplementare del 15% si applica «all in» o «unstacked»: per le importazioni negli Stati Uniti continua a valere il dazio secondo il principio della nazione più favorita (il cosiddetto dazio MFN). Se il dazio MFN è inferiore al 15%, viene integrato dal dazio supplementare specifico in modo che l'onere complessivo non superi il 15%. Non si tratta quindi di un dazio supplementare «aggiuntivo», ma di un adeguamento fino al limite massimo del 15%. Per i prodotti con un dazio MFN superiore al 15% continua a valere il dazio MFN, senza ulteriori dazi supplementari.
  • Alcuni prodotti sono esenti dal dazio supplementare specifico ai sensi del cosiddetto allegato II. Tra questi figurano attualmente, ad esempio, i prodotti farmaceutici, l'oro e, di recente, anche il caffè.
  • L'allegato III stabilisce ulteriori esenzioni dai dazi supplementari specifici per tutti gli Stati partner che hanno un «accordo» con gli Stati Uniti. I prodotti indicati possono essere importati negli Stati Uniti senza dazi supplementari al dazio MFN. Ad esempio, attualmente rientrano in questa categoria gli aeromobili.
  • Nell'ambito della dichiarazione d'intenti, la Svizzera riduce i dazi all'importazione su vari prodotti statunitensi, tra cui tutti i prodotti industriali, il pesce e i frutti di mare, nonché alcuni prodotti agricoli considerati non sensibili. Inoltre, gli Stati Uniti ottengono contingenti tariffari bilaterali esenti da dazi per 500 tonnellate di carne di manzo, 1’000 tonnellate di carne di bisonte e 1’500 tonnellate di carne di pollame.
  • Gli investimenti previsti negli Stati Uniti per un importo di 200 miliardi di dollari provengono dal settore privato.
  • In una seconda fase sarà negoziato un accordo giuridicamente vincolante tra gli Stati Uniti e la Svizzera.

economiesuisse come valuta la dichiarazione d'intenti?

  • Con il «Joint Statement», la Svizzera ottiene un importante risultato: i dazi doganali specifici vengono ridotti dal 39 al 15%. Gli esportatori svizzeri tornano così su un piano di parità con i loro principali concorrenti europei (ad eccezione di quelli britannici). In questo modo è possibile arrestare la perdita di quote di mercato nell'importante mercato statunitense.
  • Per quanto riguarda i prodotti agricoli e alimentari, entrambe le parti hanno concordato agevolazioni commerciali proporzionate. I contingenti in esenzione doganale per un totale di 3’000 tonnellate di carne di manzo, di bisonte e di pollame corrispondono a meno dell'1% del consumo di carne in Svizzera nel 2024.
  • Ora è necessario guardare con determinazione alla rapida apertura dei negoziati con gli Stati Uniti.

Maggiori informazioni sono disponibili qui.

Dove posso trovare le informazioni e i documenti più importanti?

A chi posso rivolgermi in quanto impresa per domande sui dazi statunitensi?

Come dovrebbe comportarsi la Svizzera nell'attuale situazione doganale?

  • Il Parlamento e la diplomazia economica svizzera sono chiamati ad agire: ora è necessario avviare quanto prima negoziati con gli Stati Uniti per concludere un accordo doganale vincolante.
  • Mercati aperti a livello mondiale: è necessario continuare a promuovere la strategia di diversificazione delle nostre relazioni commerciali. Gli accordi di libero scambio con il Mercosur e gli Stati asiatici devono essere attuati tempestivamente e l'accordo di libero scambio con la Cina deve essere modernizzato. È inoltre importante continuare a mantenere relazioni commerciali positive e stabili con l'UE.
  • Competitività della Svizzera come piazza economica: occorre fare tutto il possibile per rafforzare l'attrattività della piazza economica svizzera. È urgente evitare regolamentazioni inutili e oneri finanziari aggiuntivi per le imprese. È quindi necessario un esame critico dei progetti di legge che potrebbero comportarne.

Qual'è la ragione dei dazi doganali statunitensi?

Il Presidente degli Stati Uniti Trump giustifica queste tariffe reciproche («reciprocal tariffs») con presunte pratiche commerciali sleali da parte dei principali partner, tra cui dazi sui prodotti statunitensi, manipolazione valutaria ed imposte sul valore aggiunto elevate. L'obiettivo di Trump è sia di incoraggiare le imprese estere a delocalizzare la produzione negli Stati Uniti, che di aumentare le entrate del governo federale. Infine, i dazi servono anche come strumento di pressione per il governo statunitense nei futuri negoziati con i paesi interessati.

Come vengono applicati nella pratica i dazi doganali statunitensi?

  • Preparazione all'importazione e dichiarazione doganale: prima che la merce arrivi negli Stati Uniti via mare, aria, ferrovia o strada, gli importatori devono presentare alla dogana statunitense (U.S. Customs and Border Protection) dei documenti elettronici contenenti dettagli sui prodotti, la loro origine e la loro composizione.
  • Arrivo delle merci negli Stati Uniti: non appena la spedizione arriva negli Stati Uniti, i funzionari doganali statunitensi controllano i documenti presentati. Effettuano anche controlli a campione per verificare la correttezza delle informazioni fornite.
  • Sdoganamento e stoccaggio: dopo il controllo, le merci vengono sdoganate. Successivamente vengono solitamente trasferite in un magazzino o direttamente al destinatario. La parte responsabile dello sdoganamento e dello stoccaggio, nonché dei relativi costi, dipende dagli Incoterms concordati.
  • Calcolo e pagamento dei dazi doganali: gli importatori hanno quindi dai 10 ai 30 giorni di tempo (a seconda dell'accordo contrattuale) per calcolare e pagare i dazi dovuti, online o tramite fattura. Spesso questa attività viene svolta da agenti doganali autorizzati per conto delle imprese. Un software specializzato aiuta a calcolare correttamente anche combinazioni complesse di tariffe.

Fonte: sulla base delle informazioni del Wall Street Journal

Chi deve pagare i dazi doganali statunitensi?

I dazi doganali sono inizialmente a carico dell'importatore, ovvero nella maggior parte dei casi un'impresa statunitense. Tuttavia, l'onere effettivo è ripartito tra diversi attori: l'importatore, il fornitore e, in particolare, i consumatori negli Stati Uniti. L'entità dell'impatto su ciascuno di questi soggetti dipende dalle alternative disponibili. È quindi fondamentale che i consumatori statunitensi possano ricorrere a prodotti sostitutivi più economici, che l'importatore trovi un altro fornitore o che l'esportatore riesca ad acquisire un nuovo fornitore per le sue merci.

Qui trovate un breve video esplicativo della CNN al riguardo.

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