Progetto AVS 21: no a un finanziamento aggiuntivo unilaterale
economiesuisse respinge il finanziamento supplementare per l'AVS deciso dal Consiglio federale. Per un aumento dell’imposta sul valore aggiunto di 0,7 punti percentuali sarebbero necessarie ulteriori misure sul lato delle uscite. Il solo innalzamento dell'età pensionabile per le donne consentirebbe un aumento dell'IVA da 0,2 a 0,3 punti percentuali.
La necessità di riformare l'AVS è indiscussa. A causa dell'evoluzione demografica sfavorevole, il principale sistema di previdenza sociale svizzero deve essere stabilizzato finanziariamente. Le entrate non sono più in grado di coprire le spese. Il risultato di ripartizione peggiora di anno in anno. Se non si adottassero contromisure, nel giro di un decennio i fondi dell’AVS sarebbero svuotati.
Riforma indiscussa, ma è necessario un mix equilibrato di misure
economiesuisse sostiene la volontà del Consiglio federale di stabilizzare l'AVS. Una riforma dell'AVS sostenibile sia per l'economia che per la popolazione richiede una combinazione equilibrata di misure in termini di entrate (finanziamenti supplementari) e di uscite (riforme nell’ambito delle prestazioni sociali). Il comitato direttivo di economiesuisse ha approvato la posizione dell'associazione mantello dell’economia: il finanziamento supplementare dell'AVS mediante aumento dell'imposta sul valore aggiunto può essere effettuato unicamente se vengono adottate misure analoghe nell’ambito delle prestazioni. Ciò significa che se l'AVS dovesse essere stabilizzata per un periodo più lungo, come ad esempio fino al 2030 secondo il Consiglio federale, sono necessarie importanti misure sul fronte del finanziamento nonché su quello delle prestazioni. Se l'orizzonte temporale è più breve, le misure possono essere più modeste.
Il Consiglio federale ha optato per una piccola riforma aumentando l'età pensionabile per le donne a 65 anni (come unica misura dal lato delle prestazioni). Parallelamente, propone un aumento sostanziale dell’IVA di 0,7 punti percentuali. Le entrate supplementari, pari a circa 2 miliardi di franchi, sarebbero compensate da una riduzione relativamente modesta delle spese, pari a circa 700 milioni di franchi. Questo approccio è sbilanciato e incoerente e pertanto non può essere sostenuto da economiesuisse.
Piccola o grande riforma - Il Parlamento deve decidere
Per il Parlamento, che discuterà la riforma dopo la recente presentazione del messaggio, esistono due opzioni. La prima è quella di sostenere la mini-riforma e adattare i finanziamenti supplementari. In questo caso, questi possono corrispondere a soli 0,2 punti percentuali di IVA (= 600-700 milioni di franchi svizzeri; 0,3 punti percentuali se le misure compensative per l'aumento dell'età pensionabile delle donne sono ridotte a 400 milioni di franchi svizzeri). Oppure il Parlamento può decidere a favore di una riforma di più ampia portata, si attiene al finanziamento supplementare di 0,7 punti percentuali dell'IVA e decide, ad esempio, di innalzare l'età pensionabile per gli uomini a 66 anni. In questo caso, un finanziamento supplementare di circa 2 miliardi di franchi sarebbe compensato da una correzione equivalente delle spese. In questo modo, l'AVS si stabilizzerebbe molto più a lungo termine, oltre il 2030.
La palla è nel campo del Parlamento. Il solo aumento delle imposte non può risolvere il problema dell'AVS - almeno non in un modo accettabile per l'economia e la popolazione. Con il progetto AVS-riforma fiscale, l'economia e la popolazione hanno fatto un passo avanti in ambito di finanziamento. Ora servono misure dal lato delle uscite