Ac­cor­do con l’In­dia: una tappa im­por­tan­te

Con la con­clu­sio­ne del­l'ac­cor­do di li­be­ro scam­bio con l'In­dia, il con­si­glie­re fe­de­ra­le Guy Par­me­lin e la se­gre­ta­ria di Stato He­le­ne Bud­li­ger Ar­tie­da hanno com­piu­to un im­por­tan­te passo avan­ti. La Sviz­ze­ra è ora da­van­ti al­l’U­nio­ne Eu­ro­pea e al Regno Unito.

Al­l’i­ni­zio di set­tem­bre, il Con­si­glio fe­de­ra­le ha tra­smes­so al Par­la­men­to il mes­sag­gio re­la­ti­vo al­l’ac­cor­do di li­be­ro scam­bio tra l’AELS e l’In­dia. Il tempo strin­ge. In­fat­ti, prima il Par­la­men­to ap­pro­ve­rà que­sto ac­cor­do, prima le azien­de sviz­ze­re avran­no un van­tag­gio com­pe­ti­ti­vo sul mer­ca­to in­dia­no in cre­sci­ta

L’In­dia de­no­ta un ele­va­to po­ten­zia­le di cre­sci­ta

I ne­go­zia­ti, gui­da­ti dal­l'am­ba­scia­to­re Mar­kus Schla­ge­n­hof, sono stati molto in­ten­si. Fino alla fine si è di­scus­so ani­ma­ta­men­te sul­l'e­li­mi­na­zio­ne dei dazi do­ga­na­li, sugli in­ve­sti­men­ti e sul mi­glio­ra­men­to della pro­te­zio­ne della pro­prie­tà in­tel­let­tua­le.

Si pre­ve­de che l'e­co­no­mia in­dia­na cre­sce­rà in media del 6-9% nei pros­si­mi anni. Le ra­gio­ni strut­tu­ra­li di que­ste cifre ele­va­te sono tre: in primo luogo, l'In­dia non è solo il paese più po­po­lo­so del mondo, ma è anche molto gio­va­ne, con metà della po­po­la­zio­ne al di sotto dei tren­t'an­ni. In se­con­do luogo, nei pros­si­mi anni l'In­dia in­ve­sti­rà mas­sic­cia­men­te nelle pro­prie in­fra­strut­tu­re. In terzo luogo, il paese in­ten­de po­si­zio­nar­si come piaz­za in­du­stria­le at­trat­ti­va di fron­te alla con­cor­ren­za glo­ba­le. L'e­co­no­mia sviz­ze­ra delle espor­ta­zio­ni ne trar­rà van­tag­gio.

In par­ti­co­la­re hanno ot­te­nu­to no­te­vo­li ri­du­zio­ni ta­rif­fa­rie gli espor­ta­to­ri sviz­ze­ri nei set­to­ri dei mac­chi­na­ri, del tes­si­le, del­l'o­ro­lo­ge­ria, della tec­no­lo­gia me­di­ca, dei pro­dot­ti chi­mi­ci e far­ma­ceu­ti­ci. I dazi do­ga­na­li, tal­vol­ta ele­va­ti, sa­ran­no pro­gres­si­va­men­te sop­pres­si nel corso dei pros­si­mi dieci anni. L'In­dia abo­li­rà o li­be­ra­liz­ze­rà par­zial­men­te i dazi do­ga­na­li sul 95,3% delle im­por­ta­zio­ni di pro­dot­ti in­du­stria­li sviz­ze­ri (esclu­so l'oro), im­me­dia­ta­men­te o dopo pe­rio­di di tran­si­zio­ne. Inol­tre, è stata mi­glio­ra­ta la pro­te­zio­ne della pro­prie­tà in­tel­let­tua­le, un fat­to­re de­ci­si­vo per l'e­co­no­mia sviz­ze­ra ba­sa­ta sul­l'in­no­va­zio­ne e sulle espor­ta­zio­ni. In fu­tu­ro sa­ran­no con­si­de­ra­ti ul­te­rio­ri mi­glio­ra­men­ti. In­fi­ne, l'ac­cor­do con­tie­ne un ca­pi­to­lo com­ple­to e giu­ri­di­ca­men­te vin­co­lan­te sul com­mer­cio e lo svi­lup­po so­ste­ni­bi­le. È la prima volta che l’In­dia as­su­me si­mi­li im­pe­gni nel­l’am­bi­to di un ac­cor­do di li­be­ro scam­bio.

L'AELS, un part­ner stra­te­gi­co per l'In­dia

L'In­dia aspi­ra a di­ven­ta­re una delle prin­ci­pa­li piaz­ze in­du­stria­li del mondo. “Make in India” è sia un obiet­ti­vo che un pro­gram­ma. Lo svi­lup­po del­l'in­du­stria è ne­ces­sa­rio anche per of­fri­re pro­spet­ti­ve ai gio­va­ni. Per rag­giun­ge­re que­sto obiet­ti­vo, sono ne­ces­sa­ri mag­gio­ri in­ve­sti­men­ti in­ter­na­zio­na­li di­ret­ti. La Sviz­ze­ra è un part­ner im­por­tan­te in que­sto senso, es­sen­do il set­ti­mo in­ve­sti­to­re di­ret­to in India. Nel ca­pi­to­lo del­l'ac­cor­do de­di­ca­to al­l'in­du­stria sono stati fis­sa­ti obiet­ti­vi am­bi­zio­si.

Que­st'an­no la po­li­ti­ca eco­no­mi­ca este­ra della Sviz­ze­ra è in pieno fer­men­to: l'ac­cor­do con l'In­dia è una pie­tra mi­lia­re im­por­tan­te e, in un pe­rio­do di cre­scen­te pro­te­zio­ni­smo, lan­cia un se­gna­le al resto del mondo. Dato che le espor­ta­zio­ni di beni sviz­ze­ri in India rag­giun­go­no at­tual­men­te solo 2 mi­liar­di di fran­chi (2022) (esclu­so l'oro), l'ac­cor­do apre nuove pro­spet­ti­ve. I ne­go­zia­ti con l'UE sugli Ac­cor­di bi­la­te­ra­li III sono nella fase fi­na­le. Que­sti ac­cor­di do­vreb­be­ro con­sen­ti­re di ga­ran­ti­re la par­te­ci­pa­zio­ne delle espor­ta­zio­ni di beni sviz­ze­ri al mer­ca­to eu­ro­peo per un va­lo­re di 138 mi­liar­di di fran­chi (2022). In quan­to paese espor­ta­to­re, la Sviz­ze­ra ha bi­so­gno sia di buone con­di­zio­ni in paesi terzi come l'In­dia, sia della pos­si­bi­li­tà di par­te­ci­pa­re al mer­ca­to in­ter­no del­l'UE.

La ver­sio­ne ori­gi­na­le di que­sto ar­ti­co­lo è ap­par­sa il 12 set­tem­bre 2024 nella Welt­wo­che.