Sessione estiva 2019

La sessione estiva si è svolta dal 3 al 21 giugno. Ecco le nostre prese di posizione sui temi importanti.

Riassunto della sessione

La sessione estiva 2019 si è conclusa il 21 giugno. Sono stati discussi temi importanti per gli ambienti economici. I dibattiti delle Camere sono stati influenzati dalle imminenti elezioni – economiesuisse avrebbe preferito dibattiti più concreti e meno politica elettorale.

Iniziativa “Per imprese responsabili”: un approccio pericoloso per risolvere un problema ancora più pericoloso … secondo economiesuisse si può sintetizzare così la decisione del Consiglio nazionale di entrare in materia sul controprogetto all’iniziativa “Per imprese responsabili”. Invece di porre un termine all’esercizio pericoloso del controprogetto, la Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati è invitata ad elaborare nuovamente un compromesso sulla base di nuove grandi linee che considerino i bisogni degli ambienti economici. E questo malgrado gli iniziativisti abbiano respinto finora tutte le proposte degli ambienti economici a favore di una soluzione costruttiva. Essi mantengono ostinatamente una versione dannosa per la piazza economica svizzera. Spetta ora al Consiglio degli Stati porre fine ai giochi di potere degli iniziativisti respingendo l’entrata in materia sul controprogetto e proteggendo la piazza economica e le imprese da questa iniziativa dannosa.
Secondo economiesuisse, è sempre stato chiaro che un eventuale controprogetto deve portare al ritiro dell’iniziativa e che questo non deve in nessun caso riprendere i difetti del progetto. Per questo, non basta eliminare dal progetto ogni nuova regola in materia di responsabilità – come prevedono le nuove grandi linee. Importanti questioni restano di fatto senza risposte, ciò che significa che una spada di Damocle resta pendente sulla testa delle imprese svizzere.


economiesuisse prende atto della decisione del Consiglio nazionale di raccomandare al popolo e ai Cantoni di respingere sia l’iniziativa contro i pesticidi sia quella sull’acqua potabile. Anche se la loro denominazione può sembrare seducente, le due iniziative avrebbero conseguenze negative. Esse nuocerebbero alla Svizzera in quanto piazza di produzione e d’innovazione, poiché comporterebbero tra l’altro un aumento massiccio dei prezzi delle derrate alimentari. Al posto di simili iniziative, economiesuisse auspica di affrontare il tema della sostenibilità nell’agricoltura attraverso il triangolo “ambiente, società ed economia”. È ciò che prevede già il progetto relativo alla politica agricola 22+.


In relazione alla legge sull’espropriazione, il Consiglio nazionale ha tenuto conto delle preoccupazioni degli ambienti economici. Esso ha modernizzato la legge rendendola più efficiente. Per le imprese, un elemento positivo importante è la mancanza di regole speciali legate alle emissioni sonore causate dagli aerei. Il progetto passa ora al Consiglio degli Stati.


La decisione del Consiglio degli Stati, a stretta maggioranza, di incaricare il Consiglio federale di elaborare delle basi legali per un controllo degli investimenti diretti esteri non è molto rallegrante per gli ambienti economici. Investitore diretto di primo piano a livello mondiale, la Svizzera deve resistere alle tendenze protezionistiche e non erigere barriere alla leggera. Invece di introdurre un’istanza di controllo, che comporterebbe oneri finanziari e amministrativi elevati per le imprese, occorre al contrario fare degli sforzi concreti per migliorare le condizioni quadro imprenditoriali. Nell’interesse dell’attrattività della piazza economica, è importante che il Consiglio nazionale respinga fermamente un controllo degli investimenti.


La digitalizzazione è un altro pilastro importante dell’attrattività della piazza economica svizzera. La creazione di un’identità elettronica (e-ID) approvata dallo Stato è decisiva, poiché fa parte delle infrastrutture fondamentali per la Svizzera digitale. È rallegrante che, al pari del Consiglio nazionale, anche il Consiglio degli Stati abbia sostenuto il progetto privilegiato dagli ambienti economici. La ripartizione dei compiti prevista tra lo Stato e il settore privato è lungimirante: lo Stato emette l’e-ID e il settore privato ne garantirà utilizzo. Una valutazione dettagliata del progetto è disponibile qui. Il dossier ritorna ora al Consiglio nazionale.


Nell’ambito del diritto d’autore, si tratta di adattare la legislazione alle esigenze attuali. economiesuisse saluta le decisioni del Consiglio degli Stati. Esso ha per così dire raggiunto l’obiettivo sulla base del compromesso AGUR 12 II, ampiamente sostenuto. È importante che gli ultimi adattamenti siano realizzati nell’ambito dell’eliminazione delle divergenze e che la revisione possa essere rapidamente conclusa. Ciò accresce le probabilità che la Svizzera sia nuovamente soppressa dalla lista americana “Special Report 301” che raggruppa paesi con una protezione insufficiente dei diritti d’autore. Il progetto ritorna ora in Consiglio nazionale.


Un altro settore in cui una modernizzazione è attesa da tempo è quello del diritto della società anonima. Dopo che l’anno scorso il Consiglio degli Stati ha rinviato il progetto alla sua commissione con il mandato di elaborare un progetto accettabile per l’economia, esso ha ora nuovamente discusso il progetto. Una valutazione dettagliata del progetto è disponibile qui. Il progetto ritorna ora in Consiglio nazionale.


Sia il Consiglio degli Stati, sia il Consiglio nazionale hanno trattato le raccomandazioni del Forum mondiale sulla trasparenza e lo scambio di informazioni a scopi fiscali. Dopo aver eliminato le ultime divergenze, le Camere hanno infine adottato una soluzione che dovrebbe soddisfare le esigenze del Forum mondiale. economiesuisse saluta espressamente la soluzione adottata, poiché dovrebbe evitare che la Svizzera venga per il momento inserita nella lista nera. Ciò è essenziale per le imprese nonché per la reputazione della piazza economica svizzera.

L’accettazione da parte delle due Camere di due mozioni analoghe depositate dalla Commissione dell’economia e dei tributi è problematica secondo gli ambienti economici. Questi interventi incaricano il Consiglio federale, in maniera definitiva, di rinegoziare la proposta d’accordo istituzionale con l’UE nei settori della protezione dei salari, degli aiuti statali e della direttiva sulla cittadinanza. Secondo economiesuisse, queste mozioni non offrono alcun vantaggio. Non solo il Consiglio federale ha già annunciato dei chiarimenti, ma l’UE ha anche indicato a più riprese che, dopo quattro anni e mezzo, i negoziati erano definitivamente conclusi. In queste condizioni, nuovi negoziati non sono realistici. Per quanto concerne i chiarimenti annunciati dal Consiglio federale, essi sono necessari e possibili. Si tratta di procedere a questi chiarimenti il più rapidamente possibile.


Il Consiglio degli Stati è stato molto meno timido per quanto concerne gli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie. Al pari del Consiglio nazionale, esso ha sostenuto la tappa di pianificazione 2035, ciò che economiesuisse approva. Occorre però mostrarsi critici per quanto concerne l’ampiezza del fondo concesso (quasi 13 miliardi di franchi). Lo sviluppo della ferrovia deve presentare un rapporto costi-benefici ottimale ed essere finanziabile a lungo termine. Un fondo di 11,9 miliardi avrebbe meglio soddisfatto questa esigenza.


Infine, le due Camere hanno discusso la revisione totale della legge sugli appalti pubblici. In questo contesto, economiesuisse deplora che sia stato adottato in votazione finale l’articolo sulla “protezione della Svizzera”, pur nel rispetto degli impegni internazionali della Svizzera. Prendere in considerazione le differenze tra il livello dei prezzi tra fornitori svizzeri e stranieri nell’ambito delle procedure relative agli appalti pubblici costituisce di fatto una misura protezionistica tendente a proteggere le imprese svizzere dalla concorrenza straniera. Questo sarebbe in contraddizione con la politica svizzera in materia di commercio estero.