Sessione autunnale 2020
Il 7 settembre, i parlamentari federali sono tornati ad incontrarsi sotto la Cupola federale per la sessione autunnale. A causa della pandemia, il Parlamento si è riunito «extra muros» per due sessioni. Speriamo che questo ritorno a Palazzo federale sia indice di un ritorno ad una certa normalità, anche in termini di contenuti. Invece di vivaci discussioni in merito a idee avventurose sul modo con cui fronteggiare le conseguenze della pandemia, occorre concentrarsi sui principi e le regole fondamentali che reggono il modello di politica economica al quale la Svizzera deve il suo successo. È proprio grazie a quest’ultimo che la Svizzera ha potuto superare meglio la crisi, rispetto alla maggior parte degli altri paesi.
Riassunto della sessione
Il Parlamento ha adottato la riveduta legge sul CO2. economiesuisse si rallegra dell’obiettivo fissato nella legge, ma ritiene che la sua adozione vada troppo lontano in alcuni settori. Tutte le imprese potranno stipulare degli accordi sugli obiettivi e questa è una buona notizia.
Dopo tre anni di dibattiti e lunghi lavori preparatori, è conclusa anche la revisione della legge sulla protezione dei dati. Il Parlamento ha previsto una regolamentazione poco praticabile per quanto concerne il profiling, ragione per cui l’economia punta ora su un’applicazione pragmatica. Ma il punto decisivo è che la Svizzera si è dotata di una legge sulla protezione dei dati moderna ritenuta equivalente alle regole dell’UE.
La decisione del Consiglio degli Stati di entrare in materia sul progetto di abolizione dei dazi doganali sui prodotti industriali è un segnale importante e rallegrante – soprattutto nel contesto della crisi del coronavirus. Spetta ora alla commissione del Consiglio degli Stati pronunciarsi a favore della loro definitiva abolizione.
Anche l’accordo tra la Svizzera e il Regno Unito sui diritti dei cittadini in relazione all’uscita di quest’ultimo dall’Unione europea e la soppressione dell’accordo sulla libera circolazione delle persone tra i due paesi è giunto in porto: questo accordo permette alla Svizzera di proseguire le sue buone relazioni tra i due paesi dopo la Brexit.
Anche il chiaro rifiuto da parte delle due Camere federali di escludere l’olio di palma dagli accordi di libero scambio con la Malaysia e l’Indonesia è una buona notizia. Per promuovere lo sviluppo sostenibile in relazione alle importazioni in Svizzera di olio di palma sostenibile, è preferibile optare per una liberalizzazione accompagnata da regole piuttosto che da protezioni doganali.
Le due Camere hanno adottato a netta maggioranza il progetto relativo alla blockchain e dimostrato così di essere orientate al futuro. Questo progetto crea le condizioni affinché la Svizzera diventi una piazza attrattiva, innovativa e sostenibile per le imprese attive nel settore della blockchain e della tecnologia dei registri distribuiti (TRD).
Le Camere hanno inoltre adottato la legge sulla cooperazione e la mobilità internazionale, ciò di cui economiesuisse si compiace. Oltre all’adesione a programmi di promozione internazionali, potranno essere messi in atto dei programmi svizzeri di scambi formativi sostenuti in ugual misura. Questo è positivo, come pure la decisione di non creare nuove promozioni. Il messaggio FRI si trova in dirittura finale, ma le Camere devono ancora eliminare alcune divergenze.
Inoltre, sono stati accettati in votazione finale diversi progetti legati al Covid-19. La legge sul Covid-19 mira ad implementare nel diritto ordinario le ordinanze di necessità – quando ciò è necessario. Sotto pressione dei diversi settori, il Parlamento ha adottato degli aiuti urgenti e delle regole per i casi di rigore. economiesuisse attende dalle competenti autorità che attuino questi strumenti in maniera restrittiva. L’esattezza dei dati dev’essere verificata e occorre fare dei controlli a campione. Bisogna combattere rigorosamente gli abusi.
La revisione della legge sul riciclaggio di denaro non è ancora conclusa. Il progetto ritorna al Consiglio nazionale. Nell’interesse della piazza finanziaria svizzera, l’accento dev’essere posto sull’entrata in materia e sulla fine della procedura usuale del GAFI.
Invece di respingere direttamente la mozione proponendo di creare un fondo sovrano, il Consiglio degli Stati l’ha rinviata in commissione chiedendo un esame approfondito. economiesuisse si opporrà con vigore a questo progetto. Indipendentemente dalle modalità, la creazione di un fondo sovrano minaccerebbe l’indipendenza della Banca nazionale svizzera. Per economiesuisse l’indipendenza della BNS non è negoziabile.
L’iniziativa “99%”, un progetto estremamente dannoso, non ha avuto alcuna chance in Consiglio nazionale. Quest’ultimo auspica di sottoporla al popolo e ai cantoni senza controprogetto. Si spera che il Consiglio degli Stati faccia altrettanto. L’iniziativa intende tassare al 150% i redditi da capitale oltre una soglia da definire, ciò che porrebbe gravi problemi, in particolare per le imprese di media dimensione, e sarebbe dannosa per la piazza economica svizzera. economiesuisse combatterà il progetto con forza.