Riformare l’AVS: più urgente che mai
Le deliberazioni parlamentari sulla riforma dell’AVS inizieranno lunedì 10 agosto con degli hearings della Commissione della sicurezza sociale del Consiglio degli Stati. Se non venisse fatto nulla, il fondo AVS sarebbe esaurito entro il 2030. Gli oneri finanziari dell’AVS devono essere ridotti, idealmente aumentando l’età di pensionamento. Un nuovo aumento dei contributi o delle imposte sarebbe inaccettabile per la popolazione e l’economia.
La riforma dell’AVS è una delle sfide più urgenti del periodo attuale. La situazione finanziaria dell'AVS sta peggiorando dal 2014 e con l'aumento dell'aspettativa di vita e il cambiamento demografico, che si accentuerà nei prossimi anni con il pensionamento dei baby boomer, il primo pilastro è sempre più carente di entrate per coprire le crescenti spese.
Non si potrà evitare un aumento dell’età di pensionamento
La crisi del coronavirus accentua un’evoluzione da tempo evidente: senza misure strutturali, in particolare un aumento dell’età di pensionamento, le cose non funzioneranno più. Gli aumenti d’imposta non riusciranno, da soli, a stabilizzare l’AVS, o almeno non a un costo accettabile per la popolazione e l’economia. Questo è vero in tempi "normali", e ancora di più nella crisi che probabilmente durerà ancora a lungo.
Dopo il fallimento delle precedenti riforme, il Consiglio federale ha proposto, un anno fa, un nuovo progetto per garantire il finanziamento dell’AVS. Secondo gli ambienti economici, il suo progetto verte eccessivamente su un finanziamento aggiuntivo mediante l’IVA (aumento di 0,7 punti). Soltanto l’aumento dell’età di pensionamento delle donne a 65 anni potrebbe migliorare fondamentalmente e durevolmente le finanze dell’AVS. Le misure d’accompagnamento e altre proposte contenute nel progetto (ad esempio il pensionamento flessibile) genererebbero di fatto dei costi che annullano in gran parte la riduzione delle spese. Considerata l’ampiezza della sfida finanziaria, l’AVS non può permettersi queste spese supplementari.
Per raggiungere l’obiettivo occorre una combinazione di misure equilibrate
Accettando il progetto AVS-riforma fiscale, la popolazione e l’economia hanno già fornito un finanziamento supplementare di diversi miliardi. Occorre rifiutare l’iniezione di ulteriori fondi se non sono accompagnati da misure, almeno equivalenti, basate sulle prestazioni. Soltanto una combinazione di misure equilibrate permetterà di rispondere alle realtà demografiche e finanziarie. Se si intende mantenere la modesta riduzione delle spese proposta dal Consiglio federale nel suo progetto, l’aumento dell’IVA non deve superare gli 0,2 o 0,3 punti. In questo caso, una nuova riforma sarà necessaria prossimamente, poiché tra qualche anno l’AVS sarà confrontata a nuovi problemi finanziari.
L’età di pensionamento dipende dalla speranza di vita
L’iniziativa sulle rendite dei giovani PLR affronta i problemi demografici dell’AVS a lungo termine. Dopo un aumento progressivo dell’età di pensionamento delle donne e degli uomini a 66 anni, l'età pensionabile sarebbe legata in modo flessibile alla speranza di vita. Si tratterebbe di una soluzione semplice che garantisce il finanziamento dell’AVS a lungo termine e per tutte le generazioni, senza la necessità di discutere continuamente nuove riforme o aumenti delle imposte. Anche l'OCSE propone simili misure, tra l’altro, per preparare la Svizzera all’invecchiamento della sua popolazione.