Evitiamo altri esperimenti
L’iniziativa avrebbe conseguenze in numerosi settori: salari minimi dettati dallo Stato indeboliscono la competitività, accelerano le misure di razionalizzazione e sfociano nella soppressione di impieghi – in particolare nelle regioni agricole. Inoltre, il sistema di formazione duale ne soffrirebbe, dal momento che diminuirebbe l’inventivo ad una maggiore formazione e al perfezionamento. Le persone che l’iniziativa pretende di proteggere sarebbero le prime a fare le spese di salari minimi rigidi: in particolare le persone che entrano nel mercato del lavoro, quelle poco qualificate e quelle che intendono riprendere un’attività. Un classico effetto boomerang.
Un’occhiatina ai nostri vicini basta per inquadrare gli effetti dannosi dei salari minimi dettati dallo Stato. E non è tutto: l’iniziativa chiede l’introduzione di un salario minimo di oltre il doppio rispetto a quello che la Germania introdurrà prossimamente. Considerata la situazione che si è venuta a creare dopo il voto del 9 febbraio, dobbiamo cercare di evitare alle nostre imprese questi oneri supplementari. Porle davanti a questa doppia sfida lancerebbe un segnale negativo per la piazza economica svizzera, con conseguenze imprevedibili.