Frau schaut auf Monitor

Una mo­der­na ana­li­si dei dati quale stru­men­to per la lotta con­tro la pan­de­mia

L’at­tua­le lotta con­tro la pan­de­mia ha luogo su nu­me­ro­si fron­ti. Un gros­so pro­ble­ma è che il virus può es­se­re tra­smes­so senza che la per­so­na in­fet­ta si ac­cor­ga di avere la ma­lat­tia. Per con­te­ne­re le pos­si­bi­li vie di in­fe­zio­ne l’a­na­li­si dei dati mo­bi­li è un buon mezzo, oltre ad altre pos­si­bi­li­tà – i pro­ble­mi di pro­te­zio­ne dei dati pos­so­no es­se­re ri­sol­ti con le giu­ste basi tec­ni­che. 

L'at­tua­le lock-down è do­vu­to non da ul­ti­mo al fatto che tutti sono po­ten­zia­li dif­fu­so­ri del virus e al con­tem­po po­ten­zia­li vit­ti­me del­l'in­fe­zio­ne. L'o­biet­ti­vo delle mi­su­re fi­no­ra adot­ta­te è quin­di che le norme sulla di­stan­za so­cia­le pos­sa­no con­sen­ti­re di in­ter­rom­pe­re le pos­si­bi­li­tà di con­ta­gio in una fase pre­li­mi­na­re, au­men­tan­do la di­stan­za tra le per­so­ne. 

I dati pos­so­no aiu­ta­re a com­bat­te­re la pan­de­mia

L'«ef­fet­to col­la­te­ra­le» del lock-down sono gli enor­mi costi eco­no­mi­ci. Le mi­su­re at­tua­li sono ef­fi­ca­ci, ma non par­ti­co­lar­men­te «smart». La tec­no­lo­gia mo­der­na con­sen­te mi­su­re più in­ci­si­ve e coor­di­na­te me­glio. Le pos­si­bi­li­tà sono nu­me­ro­se: per li­mi­ta­re la dif­fu­sio­ne del virus, sa­reb­be di gran­de be­ne­fi­cio poter trac­cia­re i con­tat­ti per­so­na­li di una per­so­na am­ma­la­ta. In que­sto modo i con­tat­ti di un pa­zien­te (asin­to­ma­ti­co) pos­so­no es­se­re av­ver­ti­ti e di con­se­guen­za pos­so­no adat­ta­re il loro com­por­ta­men­to. Si po­treb­be­ro anche crea­re vi­sua­liz­za­zio­ni sul­l’os­ser­van­za delle re­go­le di di­stan­zia­men­to so­cia­le e, teo­ri­ca­men­te, sulla lo­ca­liz­za­zio­ne ap­pros­si­ma­ti­va di un ma­la­to. In tutto il mondo, i Go­ver­ni e le im­pre­se stan­no va­lu­tan­do come uti­liz­za­re a tale scopo i dati degli smart­pho­ne. Esi­sto­no di­ver­si ap­proc­ci, con e senza ri­fe­ri­men­to per­so­na­le, a se­con­da della pro­te­zio­ne dei dati o della tu­te­la giu­ri­di­ca dei di­rit­ti per­so­na­li di un Paese.

eco­no­mie­suis­se ri­spon­de alle do­man­de più ur­gen­ti

I dati pos­so­no es­se­re ana­liz­za­ti, rac­col­ti e uti­liz­za­ti in vari modi. Da un lato, ci sono i dati ge­ne­ra­ti dal­l'u­ti­liz­zo delle reti di te­le­fo­nia mo­bi­le, che con­sen­to­no una va­lu­ta­zio­ne ag­gre­ga­ta della con­for­mi­tà alle mi­su­re. Dal­l’al­tra parte, ci sono app ap­po­si­ta­men­te svi­lup­pa­te che ven­go­no in­stal­la­te sui di­spo­si­ti­vi fi­na­li degli uten­ti e con­sen­to­no una va­lu­ta­zio­ne del­l’im­pat­to per­so­na­le. In­fi­ne, esi­sto­no anche forme di ap­pli­ca­zio­ne già in uso nei sin­go­li Paesi asia­ti­ci, che non sono og­get­to di di­scus­sio­ne in Sviz­ze­ra o in Eu­ro­pa a causa del­l'e­ste­sa e mas­sic­cia vio­la­zio­ne dei di­rit­ti della per­so­na­li­tà. Al se­guen­te link tro­va­te una pa­no­ra­mi­ca delle do­man­de e delle ri­spo­ste più im­por­tan­ti.