Container Handel Mercosur

Un mi­glio­re ac­ces­so al mer­ca­to in Sud Ame­ri­ca è im­por­tan­te e ur­gen­te

La Sviz­ze­ra deve ra­pi­da­men­te con­clu­de­re un ac­cor­do di li­be­ro scam­bio con i paesi del Mer­co­sur, per evi­ta­re che la no­stra in­du­stria di espor­ta­zio­ne su­bi­sca di­scri­mi­na­zio­ni. eco­no­mie­suis­se so­stie­ne per­tan­to gli sfor­zi del Con­si­glio fe­de­ra­le per rag­giun­ge­re un ac­cor­do am­pia­men­te con­di­vi­so. È au­spi­ca­ta una par­te­ci­pa­zio­ne co­strut­ti­va da parte degli am­bien­ti agri­co­li.

Un ac­cor­do di li­be­ro scam­bio tra l'UE e i paesi del Mer­co­sur (Bra­si­le, Ar­gen­ti­na, Pa­ra­guay e Uru­guay) sta per es­se­re con­clu­so. Nel mo­men­to in cui l’ac­cor­do do­ves­se en­tra­re in vi­go­re, le im­pre­se sviz­ze­re di­ven­te­reb­be­ro meno com­pe­ti­ti­ve sulla scena mon­dia­le ri­spet­to ai prin­ci­pa­li con­cor­ren­ti, a causa delle gran­di dif­fe­ren­ze nei dazi do­ga­na­li. Per que­sto mo­ti­vo eco­no­mie­suis­se esor­ta il Con­si­glio fe­de­ra­le ad ac­ce­le­ra­re i ne­go­zia­ti sul­l'ac­cor­do di li­be­ro scam­bio con il Mer­co­sur. Solo la pa­ri­tà di ac­ces­so può pre­ve­ni­re una pe­ri­co­lo­sa di­scri­mi­na­zio­ne con­tro le im­pre­se che hanno sede in Sviz­ze­ra. In caso con­tra­rio, l'at­trat­ti­vi­tà della piaz­za eco­no­mi­ca el­ve­ti­ca e la sua quota di mer­ca­to in im­por­tan­ti re­gio­ni emer­gen­ti ri­schie­reb­be­ro di di­mi­nui­re.

Mercosur grafico

Posti di la­vo­ro e prez­zi più bassi per i con­su­ma­to­ri sviz­ze­ri

I paesi del Mer­co­sur con­ta­no circa 260 mi­lio­ni di per­so­ne. Un ac­ces­so fa­ci­li­ta­to a un mer­ca­to in cre­sci­ta così im­por­tan­te offre gran­di op­por­tu­ni­tà. At­tual­men­te i dazi do­ga­na­li sui pro­dot­ti sviz­ze­ri sono piut­to­sto alti. In media au­men­ta­no i prez­zi del 7%, ma in al­cu­ni casi si rag­giun­ge ad­di­rit­tu­ra il 35%. Un ac­cor­do di li­be­ro scam­bio può ri­dur­re i dazi do­ga­na­li e altri osta­co­li al com­mer­cio. Di con­se­guen­za, sem­pre più azien­de sviz­ze­re po­treb­be­ro of­fri­re i pro­pri pro­dot­ti in Ame­ri­ca La­ti­na. Que­sto as­si­cu­re­reb­be posti di la­vo­ro, red­di­to e pro­spe­ri­tà. Per di più, i con­su­ma­to­ri be­ne­fi­ce­reb­be­ro di prez­zi più bassi.

L’a­gri­col­tu­ra do­vreb­be pro­por­re delle idee

eco­no­mie­suis­se so­stie­ne il Con­si­glio fe­de­ra­le e ac­co­glie fa­vo­re­vol­men­te l’in­vi­to del Mi­ni­stro del­l'e­co­no­mia af­fin­ché tutte le parti in­te­res­sa­te par­te­ci­pi­no a un ver­ti­ce agri­co­lo, per di­scu­te­re in­sie­me idee e so­lu­zio­ni. Fi­no­ra si è sem­pre tro­va­ta una via co­mu­ne, anche in coo­pe­ra­zio­ne con i rap­pre­sen­tan­ti del mondo agri­co­lo.