Un bel re­ga­lo per la fer­ro­via

Con­tem­po­ra­nea­men­te al fred­do e ai primi fioc­chi di neve, è giun­to in Sviz­ze­ra anche San Ni­co­lao. Se fosse ar­ri­va­to un po' prima, avreb­be po­tu­to ap­pro­fit­tar­ne per ram­men­ta­re al Con­si­glio degli Stati la si­tua­zio­ne fi­nan­zia­ria e ten­ta­re an­co­ra una volta di ra­gio­na­re prima delle de­li­be­ra­zio­ni sul fi­nan­zia­men­to e l’am­plia­men­to del­l’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria (FAIF). Sic­co­me que­sto non è stato il caso, la pic­co­la Ca­me­ra ha tran­quil­la­men­te po­tu­to am­plia­re il ca­ta­lo­go del pro­get­to, quasi rad­dop­pian­do i costi a ca­ri­co dei con­tri­buen­ti: 6,4 mi­liar­di in­ve­ce dei 3,5 mi­liar­di pre­vi­sti ini­zial­men­te – un bel re­ga­lo per la po­li­ti­ca re­gio­na­le!
​L’im­por­tan­za di un’in­fra­strut­tu­ra di tra­spor­to ef­fi­cien­te non è tut­ta­via con­te­sta­ta in Sviz­ze­ra. E per que­sto pa­ghia­mo un prez­zo ele­va­to. La  fer­ro­via ri­ce­ve an­nual­men­te 4,8 mi­liar­di di sov­ven­zio­ni. In altre pa­ro­le, il con­tri­buen­te fi­nan­zia già la metà di ogni bi­gliet­to del treno. Se­con­do la de­ci­sio­ne del Con­si­glio degli Stati, il con­tri­buen­te do­vreb­be di nuovo pas­sa­re alla cassa con l’au­men­to del­l’I­VA e del­l’im­po­sta fe­de­ra­le di­ret­ta. De­si­de­ria­mo real­men­te de­sti­na­re 500 mi­lio­ni di fran­chi per ogni mi­nu­to gua­da­gna­to sulla linea tra Coira e Zu­ri­go? Per­fi­no Be­ne­dikt Wei­bel, un con­vin­to so­ste­ni­to­re della fer­ro­via, cri­ti­ca giu­sta­men­te un si­mi­le in­ve­sti­men­to.

Le no­stre in­fra­strut­tu­re di tra­spor­to hanno bi­so­gno di un fi­nan­zia­men­to so­ste­ni­bi­le ed eco­no­mi­ca­men­te pro­po­ni­bi­le che tenga anche conto dei costi d’e­ser­ci­zio e di ma­nu­ten­zio­ne. I pro­get­ti de­vo­no es­se­re va­lu­ta­ti in ma­nie­ra uni­for­me sulla base di cri­te­ri di red­di­ti­vi­tà eco­no­mi­ca. Resta da spe­ra­re che il Con­si­glio na­zio­na­le esa­mi­ni con oc­chio cri­ti­co la lista dei de­si­de­ri espres­sa dal Con­si­glio degli Stati e che as­su­ma an­co­ra una volta il ruolo di “ca­me­ra di ri­fles­sio­ne” dando un chia­ro orien­ta­men­to al pro­get­to.