Se vogliamo puntare sulle energie rinnovabili, dobbiamo anche costruire le infrastrutture
Il Consiglio federale vuole accelerare le procedure di autorizzazione edilizia per la costruzione delle infrastrutture che permettono la produzione di energia idroelettrica ed eolica. A tal fine, prevede una consultazione, fino a lunedì 23 maggio, sulla Legge federale sull’energia. Dal punto di vista degli ambienti economici è urgente agire in questo senso, perché secondo molte aziende elettriche le procedure lunghe e incerte sono l'ostacolo numero uno al potenziamento delle energie rinnovabili. Tuttavia, la proposta del Consiglio federale potrebbe avere l'effetto opposto e non fa un passo avanti per quanto concerne il punto centrale della ponderazione degli interessi tra protezione e utilizzo.
Il necessario potenziamento delle energie rinnovabili in Svizzera è in una fase di stallo. Con il progressivo abbandono dell'energia nucleare e il contemporaneo aumento della domanda di elettricità dovuto alla decarbonizzazione, la Svizzera ha bisogno di un notevole potenziamento delle energie rinnovabili, soprattutto per quelle che permettono la produzione principalmente in inverno. La Svizzera ha un grande potenziale per quanto concerne le energie rinnovabili, ma l'espansione dell'idroelettrico, dell'eolico e del solare è in fase di stallo. Secondo le aziende elettriche, non sono i costi a rappresentare l’ostacolo più grande bensì il processo di autorizzazione edilizia, con procedure incerte che durano decenni. Con le attuali condizioni, gli obiettivi ambiziosi di potenziamento delle energie rinnovabili non possono essere raggiunti nei tempi previsti.
La ponderazione degli interessi non è stata chiarita
Se vogliamo potenziare le energie rinnovabili su larga scala, è necessario ponderare gli interessi per quanto riguarda la protezione e l’utilizzo. Il Consiglio federale omette di rispondere a questo quesito, perdendo così l'opportunità di chiarire definitivamente la questione. I progetti concernenti la costruzione di infrastrutture per la produzione di energia rinnovabile sono spesso bloccati per anni o addirittura decenni. L'esperienza dimostra che è soprattutto la ponderazione sproporzionata degli interessi riguardanti la protezione della natura e del patrimonio culturale a portare al rallentamento o al completo abbandono dei progetti. Ciò è stato giustamente descritto dal Presidente di economiesuisse, Christoph Mäder, "L’ombra dei Verdi plana sui pannelli solari". La ponderazione dell'interesse nazionale nell'uso delle energie rinnovabili dovrebbe quindi essere, in linea di principio, almeno pari all’interesse nazionale per la protezione della natura e del patrimonio. Altrimenti, non sarà possibile potenziare le energie rinnovabili in misura sufficiente e non sarà possibile garantire la sicurezza dell'approvvigionamento. Senza un chiarimento sulla ponderazione degli interessi, la cosiddetta transizione energetica è in discussione. .
Il Consiglio federale prevede delle restrizioni inutili
Con la presente modifica di legge, il Consiglio federale intende semplificare e accelerare le procedure di pianificazione e autorizzazione. In linea di principio, questo è corretto e occorre fare ogni sforzo per ridurre gli ostacoli esistenti. Tuttavia, limitando inutilmente lo snellimento delle procedure d’autorizzazione dei progetti di energia idroelettrica ed eolica, il Consiglio federale rinuncia a parte del potenziale. Ad esempio, anche i grandi impianti fotovoltaici (alpini) dovrebbero poter beneficiare di questo snellimento. Infatti, tali progetti possono fornire un contributo importante per la produzione invernale. Un'esclusione avrebbe un effetto discriminatorio su questi impianti. Per la transizione energetica, abbiamo bisogno di tutte le tipologie di tecnologia che permettano di produrre energia rinnovabile. Il concetto deve quindi essere concepito in modo neutrale dal punto di vista tecnologico. Oltre al potenziamento delle tecnologie, è necessario considerare anche l'ampliamento delle reti. Anche in questo caso è urgente accelerare le procedure di approvazione.
Deduzione fiscale per gli impianti fotovoltaici
La deduzione fiscale prevista per gli impianti fotovoltaici nei nuovi edifici e il prolungamento della procedura di annuncio sono adeguati a sostenere gli sforzi. In questo modo si creano i giusti incentivi con strumenti orientati mercato. Parallelamente, viene contrastata la disparità di trattamento esistente tra ristrutturazioni e nuove costruzioni. L'obbligo di installare impianti fotovoltaici nei nuovi edifici sarebbe lo strumento sbagliato.