Retrospettiva: l’animata politica economica del 2017
Ci siamo appena lasciati alle spalle un anno movimentato. Ripercorriamo ancora una volta le più importanti tappe della politica economica del 2017.
L’anno è iniziato con l’entrata in vigore il 1° gennaio 2017 dello scambio automatico di informazioni. Gli scambi internazionali in ambito politico sono stati intensi, con le visite di alto rango del presidente cinese Xi Jinping e del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Quest’ultima ha destato particolare agitazione poco prima di Natale. Ottimi anche i risultati ottenuti dalla Svizzera all’interno dello studio del WEF. E mentre la congiuntura riprendeva velocità in seguito allo choc del franco, la Riforma III dell’imposizione delle imprese ha subito una brusca frenata. La nuova legge sull’energia ha ottenuto luce verde, mentre per la riforma della previdenza per la vecchiaia occorre rivedere tutto il progetto. La nuova legge sull’infrastruttura finanziaria è entrata in vigore verso la metà dell’anno. Inoltre, alla fine dell’anno, il comitato dell’iniziativa RASA ha ritirato la sua iniziativa.
1° gennaio: lo scambio automatico di informazioni entra in vigore
La base giuridica per lo scambio automatico di informazioni è entrata in vigore il 1° gennaio 2017. Da questo momento la Svizzera inizia la raccolta dati, i quali verranno scambiati per la prima volta a partire dal 2018.
15 gennaio: la Svizzera riceve il capo di stato cinese Xi Jinping
Xi Jinping comunica che la Cina ha intenzione di estendere gli accordi di libero scambio con la Svizzera. Un Memorandum of Understanding è stato sottoscritto dai due paesi. Allo stesso tempo la Cina ha manifestato la propria volontà di collaborare a stretto contatto con la Svizzera riguardo all’innovazione. La forza innovativa di entrambe le economie nazionali può essere sostenuta attraverso la cooperazione a tutti i livelli della ricerca e della formazione.
Ulteriori informazioni sull’incontro sono reperibili nel nostro articolo del 15 gennaio 2017.
12 febbraio: La riforma III dell’imposizione delle imprese viene respinta
economiesuisse fa un appello ai sostenitori e agli oppositori della riforma affinché un progetto alternativo e maggioritario venga avviato al più presto possibile. La nuova riforma deve considerare i seguenti punti: garantire il consenso internazionale sul regime fiscale svizzero ed evitare di mettere a rischio la competitività della Svizzera in quanto piazza economica.
Il tema può essere approfondito nel nostro archivio sulla Riforma III.
21 maggio: la nuova legge federale sull’energia viene approvata con un chiaro 58% di Sì
Le dimensioni geografiche della Svizzera sono troppo limitate affinché il paese sia in grado di superare autonomamente dei periodi di freddo prolungati. Per questo motivo è necessario un’integrazione nel mercato europeo dell’energia elettrica, dove c’è sempre un luogo in cui splende il sole o soffia il vento. Per far sì che questo sia possibile abbiamo ora bisogno di una totale apertura del mercato, in discussione ormai da diversi anni.
Seguite insieme a noi i prossimi sviluppi del dibattito sull’Energia.
22 giugno: nuova Legge federale sull’infrastruttura finanziaria
Entra in vigore la Legge sull'infrastruttura finanziaria (LInFi).
25 agosto: Giornata dell’economia
L’assemblea annuale di economiesuisse ha discusso i principali temi di politica economica – così come le opportunità e le sfide della digitalizzazione. Per il Presidente del Comitato Heinz Karrer è chiaro che il processo di digitalizzazione è inarrestabile. Tuttavia, per poter funzionare le macchine dipendono sempre dalle azioni dell’uomo. Grazie all’eccellente sistema della formazione professionale, le opportunità della Svizzera appaiono rafforzate dal cambiamento. Da un punto di vista economico è inoltre richiesta flessibilità da parte dei datori di lavoro e dei lavoratori. Anche la Consigliera federale Doris Leuthard ha ricordato nel suo messaggio di saluto che la Svizzera ha sempre tratto vantaggi dal progresso tecnico, grazie soprattutto alla propria forza innovativa.
Ripercorrete la Giornata dell’economia e le tappe più emozionanti del calendario dell’economia 2017.
25 settembre: la Riforma previdenza vecchiaia 2020 viene respinta
Il popolo non vuole fare esperimenti con l’AVS, bensì salvaguardare le rendite al livello attuale. Il mandato assegnato al mondo politico è chiaro: mettere rapidamente in atto una riforma che sia in grado di salvaguardare a lungo termine le rendite e stabilizzare finanziariamente la previdenza vecchiaia – senza estensioni irresponsabili e poco mirate.
Potete rileggere la nostra presa di posizione riguardo alla bocciatura della Riforma.
26 settembre: studio WEF
Secondo lo studio annuale del WEF, la Svizzera si conferma per la nona volta consecutiva il paese più competitivo – davanti a Stati Uniti, Singapore, Olanda e Germania.
1o novembre: analisi globale per la Politica agricola 22+
Per evitare le sempre più chiare ed incombenti discriminazioni delle imprese esportatrici svizzere nei più importanti sbocchi di mercato, le riforme agricole dovrebbero essere introdotte rapidamente, con periodi di transizione ragionevoli.
Potete leggere qui il nostro resoconto sull’analisi globale.
23 novembre: il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker in visita in Svizzera
In occasione della visita del Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker a Berna si è discusso di un ulteriore miliardo di coesione. Per quanto riguarda gli importanti accordi quadro sulle questioni istituzionali non ci sono però stati progressi. Entrambe le parti avrebbero voluto raggiungere un accordo entro la fine dell’anno, ma persistono alcune divergenze. Durante l’incontro è stato firmato l'accesso della Svizzera allo scambio di quote di emissione con l’UE. Inoltre, sono stati discussi ulteriori miglioramenti riguardanti l’accesso bilaterale al mercato, soprattutto in relazione alle norme tecniche per i prodotti industriali e alla regolamentazione dei servizi finanziari e assicurativi.
Scoprite nell’articolo per quale ragione la visita di Juncker ha suscitato scalpore.
12 dicembre: il comitato promotore ritira l’iniziativa RASA (“Fuori dal vicolo cieco”)
L’iniziativa RASA è stata ritirata. Gli iniziativisti chiedevano l’abrogazione dell’articolo costituzionale sulla regolazione dell’immigrazione. Quest’ultimo è stato nel frattempo messo in pratica, senza nuocere alla libera circolazione delle persone.
L’obiettivo principale dell’iniziativa RASA è quindi stato raggiunto. Si è trattato di una risposta veloce e diretta da parte della società civile alla stringata accettazione dell’iniziativa “Contro l’immigrazione di massa”.