Rivoluzione digitale: scompariranno tutti gli impieghi?
Nel corso degli ultimi 150 anni, è avvenuto esattamente il contrario: il potere d’acquisto dei lavoratori è fortemente aumentato nelle economie sviluppate e la durata del lavoro è notevolmente diminuita. Nonostante questi fatti comprovati, oggi si discute abbondantemente degli impieghi che scomparirebbero con gli sviluppi tecnologici e del modo con cui gli ambienti politici devono fronteggiare la disoccupazione che ne deriva. Siamo forse giunti ad una svolta ? Il lavoro verrà a mancare?
Come in passato, conosceremo dei cambiamenti strutturali.
Ancora una volta il vecchio trucco funziona ancora, semplicemente ricorrendo ad immagini minacciose: il robot sostituisce il lavoratore alla catena, il drone il postino, l’automobile automatica il conducente di taxi e il computer l’impiegato d’ufficio. Conseguenza: si costituisce un enorme esercito di riserva. E si commette lo stesso errore del ragionamento di Marx, ipotizzando il futuro sviluppo economico tenendo conto di ciò che si conosce oggi.
È vero che industria 4.0 e la digitalizzazione fanno aumentare la produttività e che sarà necessario un numero minore di lavoratori per produrre i beni e alcuni servizi che si conoscono oggi, ragione per cui (come in passato) avverranno dei cambiamenti. Due fenomeni hanno tuttavia un impatto positivo sulla domanda di manodopera. In primo luogo, il prezzo dei prodotti attuali diminuisce. In altre parole, le spese dei consumatori diminuiscono. Essi potranno dunque acquistare altri beni e servizi ai quali devono attualmente rinunciare. La domanda promuoverà la creazione di valore e di impieghi.
Secondo, oggi non sappiamo quali prodotti e servizi saranno sviluppati in futuro. Prima dell’arrivo degli smartphones, avreste immaginato che questi piccoli apparecchi avrebbero potuto fare così tante cose? Il progresso tecnologico continuerà a far emergere nuovi prodotti e servizi. L’uomo è creativo e continua ad inventare nuove cose. Questo comporta la creazione di impieghi e di valore.
Grazie al suo sistema di formazione duale, la Svizzera è pronta ad affrontare queste sfide.
Il lavoro non diventerà una rarità. È tuttavia vero che diventerà sempre più esigente. È probabile che numerose attività ripetitive scompariranno. Tuttavia, grazie al suo sistema di formazione duale, la Svizzera è ben preparata per affrontare questa sfida: anche in futuro avremo bisogno di manodopera specializzata. Invece di dipingere il diavolo sul muro, dovremmo cogliere le opportunità che si presentano. Dobbiamo migliorare le condizioni quadro affinché vengano creati degli impieghi in Svizzera. Ciò permetterà di compensare eventuali soppressioni d’impieghi in altri settori. Non sarà possibile impedire i cambiamenti strutturali.
Per informazioni, Daniel Lampart dell’Unione sindacale svizzera ha scritto un eccellente blog su questo argomento (disponibile soltanto in tedesco) – ad eccezione dell’ultimo paragrafo che è molto politicizzato.