Arzneimittel

Re­la­zio­ni CH-USA: im­por­tan­te fa­ci­li­ta­zio­ne del com­mer­cio dei me­di­ca­men­ti

Il 12 gen­na­io la Sviz­ze­ra e gli Stati Uniti hanno sot­to­scrit­to un ac­cor­do sul re­ci­pro­co ri­co­no­sci­men­to (MRA) sulla buona pras­si di fab­bri­ca­zio­ne dei me­di­ci­na­li. Que­sto non solo raf­for­ze­rà il prin­ci­pa­le set­to­re dei beni scam­bia­ti con gli Stati Uniti, ma anche la si­cu­rez­za d’ap­prov­vi­gio­na­men­to della Sviz­ze­ra.

Nel corso di que­sti ul­ti­mi anni, gli Stati Uniti sono di­ve­nu­ti il prin­ci­pa­le part­ner com­mer­cia­le e d’in­ve­sti­men­to di­ret­to della Sviz­ze­ra. Per con­tro, la Sviz­ze­ra è molto im­por­tan­te per gli Stati Uniti, in par­ti­co­la­re per le sue espor­ta­zio­ni di ser­vi­zi in quan­to in­ve­sti­to­re di­ret­to.

Il vo­lu­me degli scam­bi e degli in­ve­sti­men­ti tra i due paesi su­pe­ra at­tual­men­te i 900 mi­liar­di di fran­chi. Quasi un quar­to (26%) di tutte le espor­ta­zio­ni del­l’in­du­stria far­ma­ceu­ti­ca sviz­ze­ra sono de­sti­na­te agli Stati Uniti. La pro­du­zio­ne di me­di­ca­men­ti deve sod­di­sfa­re le re­go­le di Buona pras­si di fab­bri­ca­zio­ne («Good Ma­nu­fac­tu­ring Prac­ti­ces» - GMP) fis­sa­te a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le. Il ri­spet­to di que­ste re­go­le è ge­ne­ral­men­te og­get­to di un du­pli­ce con­trol­lo: in Sviz­ze­ra da parte di Swiss­me­dic e negli Stati Uniti da parte della FDA (U.S. Food and Drug Ad­mi­ni­stra­tion). In un con­te­sto in cui non è raro che l’i­spe­zio­ne degli im­pian­ti di pro­du­zio­ne duri di­ver­si gior­ni e mo­bi­li­ti ri­sor­se umane e fi­nan­zia­rie con­si­de­re­vo­li, l’MRA che è ap­pe­na stato sot­to­scrit­to rap­pre­sen­ta un con­si­de­re­vo­le sgra­vio per le azien­de sviz­ze­re e ame­ri­ca­ne: una volta en­tra­to in vi­go­re l’ac­cor­do, le au­to­ri­tà della parte im­por­ta­tri­ce si ba­se­ran­no sulla cer­ti­fi­ca­zio­ne ef­fet­tua­ta dalle com­pe­ten­ti au­to­ri­tà del paese espor­ta­to­re. Un se­con­do con­trol­lo sul campo non sarà quin­di ne­ces­sa­rio.

L’AC­COR­DO RAF­FOR­ZA GLI SCAM­BI BI­LA­TE­RA­LI E LA SI­CU­REZ­ZA D’AP­PROV­VI­GIO­NA­MEN­TO

L’ac­cor­do è pre­zio­so per l’e­spor­ta­zio­ne di me­di­ca­men­ti ma non solo. In­di­ret­ta­men­te, esso so­stie­ne la di­ver­si­fi­ca­zio­ne delle re­la­zio­ni com­mer­cia­li in­ter­na­zio­na­li non­ché quel­la delle reti di pro­du­zio­ne e di for­ni­tu­ra. Per que­ste ra­gio­ni, l’e­co­no­mia sviz­ze­ra si ral­le­gra vi­va­men­te della sot­to­scri­zio­ne del­l’ac­cor­do.

Vi è da spe­ra­re che i pro­gres­si rea­liz­za­ti siano se­gui­ti da altre tappe atte ad ap­pro­fon­di­re le re­la­zio­ni bi­la­te­ra­li con gli Stati Uniti. Le parti vi gua­da­gne­ran­no, su que­sto non vi è alcun dub­bio. Si può qui pen­sa­re ai set­to­ri della ri­cer­ca e dello svi­lup­po, del com­mer­cio di­gi­ta­le, dei ser­vi­zi fi­nan­zia­ri o della for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le.

Von links nach rechts: FDA Deputy Commissioner for Policy, Legislation, and International Affairs Andi Fristedt; Deputy United States Trade Representative Jayme White; Direktorin des Staatssekretariats für Wirtschaft SECO Helene Budliger Artieda; Swissmedic, Leiter Bereich Stab und Internationales Dr. Jörg Schläpfer

Da si­ni­stra a de­stra: Andi Fri­stedt (FDA De­pu­ty Com­mis­sio­ner for Po­li­cy, Le­gi­sla­tion, and In­ter­na­tio­nal Af­fairs), Jayme White (De­pu­ty Uni­ted Sta­tes Trade Re­pre­sen­ta­ti­ve), He­le­ne Bud­li­ger Ar­tie­da (Di­ret­tri­ce della Se­gre­te­ria di Stato del­l’e­co­no­mia SECO) e Jörg Schläpfer (Swiss­me­dic, Capo del set­to­re Stato mag­gio­re e af­fa­ri in­ter­na­zio­na­li.