Prez­zi di trac­cia­to: un passo im­por­tan­te del Con­si­glio fe­de­ra­le

eco­no­mie­suis­se sa­lu­ta gli au­men­ti e le va­ria­zio­ni di prez­zo che il Go­ver­no ha de­ci­so mar­te­dì di ap­pli­ca­re al si­ste­ma dei prez­zi di trac­cia­to. L’im­por­tan­te è che le com­pa­gnie fer­ro­via­rie pos­sa­no ef­fet­ti­va­men­te sca­ri­ca­re i loro costi sup­ple­men­ta­ri sugli uten­ti. La de­ci­sio­ne del Con­si­glio fe­de­ra­le è tut­ta­via ac­com­pa­gna­ta da un ele­men­to molto in­sod­di­sfa­cen­te: il sup­ple­men­to im­po­sto ai tra­spor­ti di merci pe­ri­co­lo­se.
Per poter co­pri­re i costi sup­ple­men­ta­ri del­l’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria, oc­cor­re au­men­ta­re i prez­zi di trac­cia­to. Nel­l’am­bi­to della re­vi­sio­ne del­l’or­di­nan­za sul­l’ac­ces­so alla rete fer­ro­via­ria, il Con­si­glio fe­de­ra­le ha de­ci­so di adat­ta­re il si­ste­ma dei prez­zi di trac­cia­to. Gli au­men­ti di prez­zo rag­giun­ge­ran­no circa i 200 mi­lio­ni di fran­chi. Essi sa­ran­no dif­fe­ren­zia­ti in fun­zio­ne del­l’o­ra­rio, della qua­li­tà e delle pro­prie­tà del ma­te­ria­le ro­ta­bi­le (in par­ti­co­la­re dal punto di vista delle emis­sio­ni fo­ni­che). Si at­ten­do­no in­ci­ta­men­ti per un mi­glior uti­liz­zo del­l’in­fra­strut­tu­ra e del ma­te­ria­le.

eco­no­mie­suis­se si ral­le­gra di que­sta mi­su­ra. Un si­ste­ma ef­fi­cien­te di tra­spor­to delle merci e delle per­so­ne, che di­spo­ne di ri­sor­se suf­fi­cien­ti, deve es­se­re fi­nan­zia­to mag­gior­men­te dagli uten­ti. Un ade­gua­men­to dei prez­zi di trac­cia­to è dun­que in­di­spen­sa­bi­le. Nel con­tem­po è as­so­lu­ta­men­te es­sen­zia­le che le com­pa­gnie fer­ro­via­rie che tra­spor­ta­no per­so­ne pos­sa­no far pa­ga­re que­sti so­vrac­co­sti ai pas­seg­ge­ri. Fi­no­ra i prez­zi, in par­ti­co­la­re quel­li degli ab­bo­na­men­ti, non sono stati suf­fi­cien­te­men­te au­men­ta­ti.

Ap­pli­ca­re cor­ret­ta­men­te il prin­ci­pio di cau­sa­li­tà
E’ ral­le­gran­te che solo il 10% dei costi sup­ple­men­ta­ri in to­ta­le siano at­tri­bui­ti al tra­spor­to delle merci da parte della fer­ro­via. Ri­spet­to al tra­spor­to fer­ro­via­rio dei pas­seg­ge­ri, il tra­spor­to delle merci paga oggi prez­zi trop­po ele­va­ti. I van­tag­gi di cui be­ne­fi­cia il tra­spor­to delle per­so­ne in ter­mi­ni di at­tri­bu­zio­ne dei trac­cia­ti de­vo­no es­se­re mag­gior­men­te ri­fles­si nei prez­zi.

Per con­tro, eco­no­mie­suis­se si op­po­ne al sup­ple­men­to an­nun­cia­to per i con­vo­gli di merci pe­ri­co­lo­se. Anche gli altri si­ste­mi di tra­spor­to fer­ro­via­rio, quel­li delle per­so­ne o delle merci senza pro­dot­ti pe­ri­co­lo­si pos­so­no pro­vo­ca­re danni con­si­de­re­vo­li, come hanno mo­stra­to re­cen­ti casi. A que­sto pro­po­si­to, è im­por­tan­te che venga ap­pli­ca­to il prin­ci­pio di cau­sa­li­tà in ma­nie­ra cor­ret­ta. Inol­tre, resta a sa­pe­re come ga­ran­ti­re una de­sti­na­zio­ne ef­fi­cien­te delle ri­sor­se da parte del ge­ren­te del­l’in­fra­strut­tu­ra. Il cal­co­lo dei prez­zi di trac­cia­to e la de­sti­na­zio­ne delle ri­sor­se de­vo­no es­se­re tra­spa­ren­ti, allo scopo di in­vo­glia­re i ge­sto­ri di reti fer­ro­via­rie a ri­dur­re i loro costi e a mi­glio­ra­re l’ef­fi­cien­za.