Presa di posizione sul programma di stabilizzazione 2017-2019
Il programma di stabilizzazione è indispensabile per garantire il rispetto del freno all’indebitamento. Se le previsioni relative all’evoluzione del budget federale fino al 2019, basate sull’analisi del febbraio 2016, si rivelassero corrette, il volume degli sgravi previsti nell’ambito del programma di stabilizzazione costituisce un requisito minimo che non si può ignorare. Saranno inoltre necessarie misure supplementari affinché il budget soddisfi le esigenze legali.
Riassumiamo in dieci punti la posizione di economiesuisse sul programma di stabilizzazione 2017-2019 :
1. economiesuisse sostiene il volume degli sgravi previsti, ossia 1 miliardo di franchi.
2. economiesuisse appoggia anche la strategia d’azione che concerne esclusivamente le spese.
3. Il rispetto del principio dell’equilibrio delle misure tra i gruppi di compiti, nonché tra le risorse trasferite e quelle destinate a compiti propri è corretto. Occorre inoltre dare la priorità a compiti decisivi per la crescita e il benessere della Svizzera. Nel contempo, bisogna evitare spese supplementari non previste.
4. Secondo economiesuisse, la Confederazione dovrebbe fornire un contributo superiore alla riduzione delle spese. L’obiettivo dovrebbe essere del 5% minimo delle sue spese proprie, ma è auspicabile un ulteriore sgravio di almeno 100 milioni di franchi.
5. Occorre esaminare altri possibili sgravi dal lato delle spese fortemente vincolate.
6. Il rincaro dev’essere corretto in tutti i gruppi di compiti per i quali erano applicati tassi eccessivi in passato. Con eccezioni tuttavia nei settori della formazione, della ricerca e dell’innovazione (FRI).
7. Nel settore FRI, lo sforzo richiesto dev’essere dimezzato.
8. L’organizzazione raccomanda di rinunciare ai tagli nel settore delle dogane (nessuna riduzione delle prestazioni).
9. economiesuisse sostiene le altre misure suggerite dal Consiglio federale.
10. Quale complemento o in sostituzione dell’una o dell’altra misura, economiesuisse propone:
– di ridurre ulteriormente la progressione delle spese a favore dell’aiuto allo sviluppo;
– di stabilizzare le spese, in termini reali, nei settori della cultura, del tempo libero e della salute a livello del 2015;
– in Parlamento: sospendere il progetto tendente ad adattare gli affitti massimi da prendere in considerazione nell’ambito delle prestazioni complementari (14.098).
La nostra presa di posizione (in tedesco)
Allegati sul settore doganale (in tedesco)