Kantonsfahnen in einer Berner Strasse

Pan­de­mia: non di­men­ti­chia­mo le mi­su­re can­to­na­li!

Il Par­la­men­to di­scu­te que­sta set­ti­ma­na al­cu­ne mi­su­re fe­de­ra­li di lotta con­tro la pan­de­mia e di so­ste­gno al­l’e­co­no­mia. Ma il mondo po­li­ti­co e me­dia­ti­co ha occhi solo per Berna. Bi­so­gna in­ve­ce es­se­re co­scien­ti che anche i Can­to­ni hanno un ruolo da svol­ge­re: e del resto lo svol­go­no bene, come mo­stra il no­stro do­cu­men­to. I Can­to­ni (e i Co­mu­ni) hanno il van­tag­gio della pros­si­mi­tà e co­no­sco­no me­glio i bi­so­gni so­cia­li ed eco­no­mi­ci. Ul­te­rio­ri mi­su­re fe­de­ra­li sa­reb­be­ro quin­di pro­ble­ma­ti­che, per­ché sca­val­che­reb­be­ro le so­lu­zio­ni can­to­na­li.

Con­si­de­ra­ta l’en­ti­tà della crisi sa­ni­ta­ria ed eco­no­mi­ca, gli sguar­di sono in­nan­zi­tut­to ri­vol­ti verso la Con­fe­de­ra­zio­ne. Que­st’ul­ti­ma ha in­tro­dot­to un pac­chet­to di mi­su­re a so­ste­gno delle im­pre­se e degli in­di­pen­den­ti, ma anche, per quan­to era pos­si­bi­le, a fa­vo­re di tutte le per­so­ne toc­ca­te dalla crisi. At­tra­ver­so in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to e fi­de­ius­sio­ni, la Con­fe­de­ra­zio­ne for­ni­sce alle im­pre­se un aiuto im­me­dia­to, ef­fi­ca­ce e non bu­ro­cra­ti­co. Cio­no­no­stan­te, si con­ti­nua­no a lan­cia­re ap­pel­li per chie­de­re ul­te­rio­ri ri­sor­se alla Con­fe­de­ra­zio­ne, spes­so nel­l’or­di­ne di de­ci­ne di mi­liar­di di fran­chi.
Per fron­teg­gia­re la crisi at­tua­le, i Can­to­ni e i Co­mu­ni hanno do­vu­to an­ch’es­si met­te­re mano al por­ta­fo­glio, com­ple­tan­do gli aiuti fe­de­ra­li e te­nen­do conto delle spe­ci­fi­ci­tà e ne­ces­si­tà del tes­su­to eco­no­mi­co e so­cia­le re­gio­na­le. Que­sti aiuti dei Can­to­ni e dei Co­mu­ni hanno sfor­tu­na­ta­men­te ten­den­za ad es­se­re spes­so igno­ra­ti anche se in­ve­ce svol­go­no un ruolo es­sen­zia­le. 

IL RUOLO IM­POR­TAN­TE DEI CAN­TO­NI

Allo stato at­tua­le, i Can­to­ni stes­si pre­ve­do­no di ac­cor­da­re oltre 300 mi­lio­ni di fran­chi di pre­sti­ti a fondo perso e circa 2 mi­liar­di di fran­chi di pre­sti­ti da rim­bor­sa­re. Inol­tre, tutti i Can­to­ni agi­sco­no sul piano fi­sca­le (pro­lun­ga­men­to dei ter­mi­ni di di­chia­ra­zio­ne, sop­pres­sio­ne degli in­te­res­si mo­ra­to­ri, mo­di­fi­che di ac­con­ti…). Nu­me­ro­si sono i Can­to­ni che so­sten­go­no gli in­di­pen­den­ti sotto di­ver­se forme: esen­zio­ne dal pa­ga­men­to di af­fit­ti com­mer­cia­li quan­do il Can­to­ne (o i Co­mu­ni) sono pro­prie­ta­ri, o so­ste­gno al pa­ga­men­to degli af­fit­ti quan­do i lo­ca­to­ri ac­cet­ta­no di ri­nun­cia­re ad una parte del­l’af­fit­to. I Can­to­ni so­sten­go­no anche le strut­tu­re più pic­co­le, come il Val­le­se che con­ce­de un in­den­niz­zo per i la­vo­ra­to­ri in­di­pen­den­ti di­ret­ta­men­te in­te­res­sa­ti. Anche il Can­ton Zu­ri­go ha ri­ser­va­to 15 mi­lio­ni di fran­chi per so­ste­ne­re spe­ci­fi­ca­men­te i la­vo­ra­to­ri in­di­pen­den­ti.

In molti luo­ghi, il tu­ri­smo e l'a­gri­col­tu­ra pos­so­no be­ne­fi­cia­re di age­vo­la­zio­ni fi­nan­zia­rie e di un so­ste­gno di­ret­to. Di­ver­si Can­to­ni come Zu­ri­go, Zugo e Vaud hanno messo a di­spo­si­zio­ne di­ver­si mi­lio­ni di fran­chi sviz­ze­ri per so­ste­ne­re le or­ga­niz­za­zio­ni cul­tu­ra­li e spor­ti­ve, due set­to­ri par­ti­co­lar­men­te col­pi­ti dalle mi­su­re di con­te­ni­men­to della pan­de­mia. 

Una gran parte del con­tri­bu­to dei Can­to­ni con­si­ste in ga­ran­zie per la con­ces­sio­ne di fi­de­ius­sio­ni alle im­pre­se e que­ste mi­su­re non si li­mi­ta­no alla sede cen­tra­le di un’im­pre­sa. Ap­pen­zel­lo In­ter­no ha già sbloc­ca­to 3,5 mi­lio­ni di fran­chi, Ob­val­do 5 mi­lio­ni di fran­chi. Nei gran­di Can­to­ni, le ri­spet­ti­ve somme su­pe­ra­no tal­vol­ta la so­glia dei 100 mi­lio­ni.

LE SO­LU­ZIO­NI CAN­TO­NA­LI NON DE­VO­NO ES­SE­RE SCA­VAL­CA­TE DA BERNA

L’a­iu­to dei Can­to­ni è cer­ta­men­te in­fe­rio­re ai 60 mi­liar­di sbloc­ca­ti dalla Con­fe­de­ra­zio­ne. Tut­ta­via, que­sto aiuto, mi­ra­to e ade­gua­to alla si­tua­zio­ne lo­ca­le, è es­sen­zia­le e com­ple­men­ta­re agli im­pe­gni fe­de­ra­li. Se al­cu­ni at­to­ri chie­do­no oggi alla Con­fe­de­ra­zio­ne di fare an­co­ra di più, eco­no­mie­suis­se ri­tie­ne che oc­cor­ra con­si­de­ra­re l’im­pe­gno dei Can­to­ni e dei Co­mu­ni, non­ché la coo­pe­ra­zio­ne co­strut­ti­va dei re­spon­sa­bi­li po­li­ti­ci con le as­so­cia­zio­ni eco­no­mi­che can­to­na­li. Al­tri­men­ti c'è il gran­de pe­ri­co­lo che le so­lu­zio­ni can­to­na­li siano so­prav­va­lu­ta­te. Que­sto è esat­ta­men­te ciò che ac­ca­dreb­be se, ad esem­pio, ve­nis­se­ro in­tro­dot­te so­lu­zio­ni sta­ta­li cen­tra­liz­za­te per le pi­gio­ni, se gli asili nido ve­nis­se­ro ul­te­rior­men­te in­den­niz­za­ti o se ve­nis­se este­so il so­ste­gno ai la­vo­ra­to­ri in­di­pen­den­ti.

Pa­no­ra­mi­ca delle mi­su­re can­to­na­li di so­ste­gno al­l’e­co­no­mia (in te­de­sco)

Pa­no­ra­mi­ca delle mi­su­re can­to­na­li di so­ste­gno al­l’e­co­no­mia (in fran­ce­se)