PCR - Test

Nuove re­go­le covid: il Con­si­glio fe­de­ra­le avan­za con pru­den­za

Con le sue de­ci­sio­ni, il Con­si­glio fe­de­ra­le tiene conto della gra­vi­tà della si­tua­zio­ne sul fron­te della pan­de­mia, senza an­da­re negli ec­ces­si. Le azien­de ri­ce­vo­no la pos­si­bi­li­tà di li­mi­ta­re l’ac­ces­so alle sole per­so­ne vac­ci­na­te e gua­ri­te per evi­ta­re re­stri­zio­ni più im­por­tan­ti. Se­con­do eco­no­mie­suis­se, è im­por­tan­te che il go­ver­no abbia ri­nun­cia­to a ren­de­re ob­bli­ga­to­rio il te­le­la­vo­ro e so­sti­tui­to le re­go­le della qua­ran­te­na per i viag­gia­to­ri pro­ve­nien­ti da paesi a ri­schio in una stra­te­gia glo­ba­le di trac­cia­men­to.

Il Con­si­glio fe­de­ra­le ha preso de­ci­sio­ni com­pren­si­bi­li ed es­sen­zial­men­te giu­di­zio­se dal punto di vista di eco­no­mie­suis­se. L’as­so­cia­zio­ne man­tel­lo delle pic­co­le e gran­di im­pre­se avreb­be sa­lu­ta­to fa­vo­re­vol­men­te una stra­te­gia senza ob­bli­go di in­dos­sa­re la ma­sche­ri­na sul luogo di la­vo­ro, ma la stra­te­gia con­si­de­ra­ta è la meno vin­co­lan­te dal punto di vista del­l’e­co­no­mia. La de­ci­sio­ne del Con­si­glio fe­de­ra­le di emet­te­re una rac­co­man­da­zio­ne raf­for­za­ta di te­le­la­vo­ro, e non un ob­bli­go, ri­ve­ste gran­de im­por­tan­za. Un ob­bli­go sop­pian­te­reb­be di fatto i con­cet­ti at­tua­ti nelle im­pre­se e che fun­zio­na­no bene.

UN TRAC­CIA­MEN­TO SU VASTA SCALA PER SO­STE­NE­RE IL TU­RI­SMO

eco­no­mie­suis­se è par­ti­co­lar­men­te sod­di­sfat­ta di co­sta­ta­re che le re­go­le sulla qua­ran­te­na per i viag­gia­to­ri pro­ve­nien­ti da paesi a ri­schio siano state so­spe­se e so­sti­tui­te da una stra­te­gia di trac­cia­men­to su vasta scala. Que­sto ri­ve­ste gran­de im­por­tan­za per il set­to­re del tu­ri­smo, ma anche per i viag­gi bu­si­ness.

Anche il fatto che i test PCR re­sti­no va­li­di 72 ore è ac­col­to fa­vo­re­vol­men­te. Que­sto per­met­te alle azien­de di at­tua­re stra­te­gie pra­ti­ca­bi­li per le per­so­ne vac­ci­na­te, gua­ri­te e te­sta­te. Nei can­to­ni come ad esem­pio il Gri­gio­ni, dove un ri­sul­ta­to ne­ga­ti­vo a un test ef­fet­tua­to in azien­da dà di­rit­to a un cer­ti­fi­ca­to, l’in­cen­ti­vo a par­te­ci­pa­re ai test resta forte.

POS­SI­BI­LI­TÀ FLES­SI­BI­LE DI LI­MI­TA­RE L’AC­CES­SO ALLE PER­SO­NE VAC­CI­NA­TE E GUA­RI­TE

In­fi­ne, le azien­de hanno ora la pos­si­bi­li­tà di li­mi­ta­re l’ac­ces­so alle per­so­ne vac­ci­na­te e gua­ri­te, ciò che per­met­te loro di evi­ta­re re­stri­zio­ni più im­por­tan­ti, come l’ob­bli­go di se­der­si per con­su­ma­re. Que­sto per­met­te di de­ci­de­re caso per caso mi­su­re meno one­ro­se e più in­te­res­san­ti per i clien­ti.

eco­no­mie­suis­se si sor­pren­de però di co­sta­ta­re che nu­me­ro­si can­to­ni non in­ten­do­no in­tro­dur­re in ma­nie­ra uni­for­me i test ri­pe­tu­ti nelle scuo­le, un mezzo ef­fi­ca­ce per lot­ta­re con­tro la pan­de­mia.