Gegenvorschlag UVI

Im­pre­se re­spon­sa­bi­li: entra in vi­go­re il con­tro­pro­get­to in­di­ret­to

Il Con­si­glio fe­de­ra­le in­for­ma che il con­tro­pro­get­to in­di­ret­to al­l’i­ni­zia­ti­va «Per im­pre­se re­spon­sa­bi­li» en­tre­rà in vi­go­re il 1° gen­na­io 2022. La Sviz­ze­ra si dota così di una re­go­la­men­ta­zio­ne mo­der­na, este­sa e in­ci­si­va per pro­teg­ge­re i di­rit­ti umani e am­bien­ta­li. Que­st’ul­ti­ma in­clu­de ob­bli­ghi com­ple­ti di re­spon­sa­bi­li­tà e ob­bli­ghi vin­co­lan­ti di due di­li­gen­ce per il la­vo­ro mi­no­ri­le e i mi­ne­ra­li pro­ve­nien­ti da zone di con­flit­to. eco­no­mie­suis­se ac­co­glie con fa­vo­re il con­tro­pro­get­to per­ché è un passo im­por­tan­te verso una re­go­la­men­ta­zio­ne ar­mo­niz­za­ta a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le.

Un anno fa l’i­ni­zia­ti­va «Per im­pre­se re­spon­sa­bi­li», lan­cia­ta da una vasta al­lean­za di ONG, è stata re­spin­ta alle urne. Gli am­bien­ti eco­no­mi­ci erano sol­le­va­ti dalla boc­cia­tu­ra di que­sta pro­po­sta estre­ma.

La de­ci­sio­ne presa alle urne l’an­no scor­so cor­ri­spon­de­va ad un ri­fiu­to di azio­ne so­li­ta­ria da parte della Sviz­ze­ra. Era anche un netto ri­fiu­to al­l’in­tro­du­zio­ne di nuovi stru­men­ti im­pre­ve­di­bi­li in ma­te­ria di re­spon­sa­bi­li­tà. Nel con­tem­po, il no – che equi­va­le a un sì al con­tro­pro­get­to in­di­ret­to equi­li­bra­to del Par­la­men­to – ha aper­to la stra­da a una re­go­la­men­ta­zio­ne coor­di­na­ta a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le, mo­der­na e ra­pi­da nel­l’am­bi­to dello svi­lup­po so­ste­ni­bi­le.

Le im­pre­se sviz­ze­re in­ten­do­no as­su­me­re le loro re­spon­sa­bi­li­tà nel­l’am­bi­to delle loro at­ti­vi­tà e si im­pe­gna­no a ri­spet­ta­re norme di so­ste­ni­bi­li­tà ele­va­te per tutta la ca­te­na di crea­zio­ne di va­lo­re. In oc­ca­sio­ne dei di­bat­ti­ti par­la­men­ta­ri, eco­no­mie­suis­se aveva già ac­col­to fa­vo­re­vol­men­te il con­tro­pro­get­to in­di­ret­to pro­po­sto dal Par­la­men­to quale com­pro­mes­so e lo aveva fatto anche nel­l’am­bi­to della pro­ce­du­ra di con­sul­ta­zio­ne.

IL CON­TRO­PRO­GET­TO EN­TRE­RÀ IN VI­GO­RE NEL 2022

Il 3 di­cem­bre, il Con­si­glio fe­de­ra­le ha de­ci­so che il con­tro­pro­get­to en­tre­rà in vi­go­re il 1o gen­na­io 2022 e co­mu­ni­ca­to i det­ta­gli del­l’or­di­nan­za d’ap­pli­ca­zio­ne. In que­sto modo, esso man­tie­ne la sua pro­mes­sa di met­te­re ra­pi­da­men­te in vi­go­re una legge ef­fi­ca­ce dopo il ri­fiu­to del­l’i­ni­zia­ti­va. Le im­pre­se hanno un anno di tempo per in­tro­dur­re le ne­ces­sa­rie pro­ce­du­re. Esse do­vran­no ren­de­re conto delle loro at­ti­vi­tà a par­ti­re dal 2023 e pre­sen­ta­re i primi rap­por­ti al­l’as­sem­blea ge­ne­ra­le per un voto con­sul­ti­vo a par­ti­re dal 2024.

Il con­tro­pro­get­to è in­ci­si­vo e va lon­ta­no nel con­fron­to in­ter­na­zio­na­le. Esso pone le basi per un re­por­ting ESG com­ple­to da parte delle gran­di im­pre­se. Oc­cor­re sa­lu­ta­re il fatto che il Con­si­glio fe­de­ra­le so­stie­ne l’ap­proc­cio ba­sa­to sui ri­schi nel­l’or­di­nan­za e che le PMI non siano es­sen­zial­men­te in­te­res­sa­te dalle nuove di­spo­si­zio­ni. Que­sto fa­vo­ri­sce il coor­di­na­men­to con le pras­si di altri paesi e ga­ran­ti­sce l’at­tua­zio­ne delle di­spo­si­zio­ni.

IL CON­TRO­PRO­GET­TO VA OLTRE LA RE­GO­LA­MEN­TA­ZIO­NE EU­RO­PEA

Si può pen­sa­re che le nuove di­spo­si­zio­ni re­la­ti­ve al do­ve­re di di­li­gen­za per quan­to con­cer­ne il la­vo­ro mi­no­ri­le, che il Con­si­glio fe­de­ra­le ha raf­for­za­to nel­l’am­bi­to della pro­ce­du­ra di con­sul­ta­zio­ne, co­sti­tui­sca­no una sfida par­ti­co­la­re. Il Con­si­glio fe­de­ra­le ha scel­to di an­da­re oltre le re­go­le in vi­go­re nel­l’UE. La Sviz­ze­ra svol­ge così un ruolo da pio­nie­re a li­vel­lo mon­dia­le nel set­to­re del la­vo­ro mi­no­ri­le. Si trat­ta di evi­ta­re i dop­pio­ni in oc­ca­sio­ne del­l’at­tua­zio­ne. Un pro­dot­to di un part­ner af­fi­da­bi­le in un paese si­cu­ro non do­vreb­be es­se­re og­get­to di un nuovo esame.

Con il con­tro­pro­get­to al­l’i­ni­zia­ti­va «Per im­pre­se re­spon­sa­bi­li», la Sviz­ze­ra com­pie un passo si­gni­fi­ca­ti­vo e rag­giun­ge i lea­der mon­dia­li. La sua in­tro­du­zio­ne l’an­no pros­si­mo avrà quale con­se­guen­za che le im­pre­se do­vran­no in­te­gra­re le nuove pro­ce­du­re nel loro ma­na­ge­ment entro la fine del 2022 al più tardi; la Sviz­ze­ra è così più avan­za­ta ri­spet­to ad altri paesi.