Il fi­nan­zia­men­to so­ste­ni­bi­le delle in­fra­strut­tu­re di tra­spor­to deve ba­sar­si su un ap­proc­cio glo­ba­le dei tra­spor­ti

La Com­mis­sio­ne dei tra­spor­ti del Con­si­glio na­zio­na­le si è chi­na­ta per la prima volta sul pro­get­to di fi­nan­zia­men­to e am­plia­men­to del­l’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria (FAIF).  Essa pro­se­gui­rà le de­li­be­ra­zio­ni in que­sti gior­ni. S’im­po­ne una vi­sio­ne glo­ba­le, che com­pren­da l’in­sie­me dei vet­to­ri di tra­spor­to.
​eco­no­mie­suis­se so­stie­ne il pro­get­to FAIF pro­po­sto dal Con­si­glio fe­de­ra­le e op­po­sto al­l’i­ni­zia­ti­va del­l’A­TA. L’e­co­no­mia è co­scien­te del­l’im­por­tan­za delle in­fra­strut­tu­re fer­ro­via­rie per la piaz­za eco­no­mi­ca sviz­ze­ra. E’ inol­tre chia­ro che la stra­da svol­ge oggi un ruolo ancor più im­por­tan­te per le im­pre­se. In ef­fet­ti, in Sviz­ze­ra, la stra­da as­sor­be circa l’80% del traf­fi­co viag­gia­to­ri e il 60% del tra­spor­to di merci.

La Con­fe­de­ra­zio­ne va­lu­ta che i bi­so­gni fi­nan­zia­ri della fer­ro­via entro il 2030 po­treb­be­ro rag­giun­ge­re i 42 mi­liar­di di fran­chi. Que­sto rap­pre­sen­ta una cifra enor­me per il bud­get della Con­fe­de­ra­zio­ne. La si­tua­zio­ne è ana­lo­ga sul fron­te della stra­da: il fab­bi­so­gno fi­nan­zia­rio, per lo stes­so oriz­zon­te, è sti­ma­to in 47 mi­liar­di di fran­chi. Oc­cor­re di con­se­guen­za dar prova di pru­den­za se si in­ten­de ga­ran­ti­re a lungo ter­mi­ne la qua­li­tà delle in­fra­strut­tu­re di tra­spor­to stra­da­le e fer­ro­via­rio.
Quan­do si esa­mi­na l’am­plia­men­to del­l’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria, oc­cor­re tener conto dei bi­so­gni fi­nan­zia­ri della stra­da. In ef­fet­ti, le dif­fi­col­tà di fi­nan­zia­men­to per un vet­to­re di tra­spor­to coin­vol­go­no anche l’al­tro. In que­sto con­te­sto, eco­no­mie­suis­se con­di­vi­de il pa­re­re espres­so dalla mag­gio­ran­za della Com­mis­sio­ne, ossia che il fi­nan­zia­men­to della fer­ro­via de­v’es­se­re me­glio coor­di­na­to con quel­lo della stra­da (http://​www.​parlament.​ch/​f/​mm/​2013/​Pages/​mm-​kvf-​n-​2013-​01-​15.​aspx).

E’ pos­si­bi­le che la com­mis­sio­ne non tenga conto di que­sta sug­ge­stio­ne. I mem­bri della com­mis­sio­ne avreb­be­ro tut­ta­via suf­fi­cien­ti ele­men­ti per svol­ge­re un buon la­vo­ro nel­l’am­bi­to del pro­get­to FAIF.

 
Esem­pio n° 1: En­tra­te della TTpCP - già oggi i due terzi delle en­tra­te lorde di que­sta tassa (circa 800 mi­lio­ni di fran­chi al­l’an­no) sono de­sti­na­ti al­l’am­plia­men­to della fer­ro­via. Man­te­nen­do que­sto tra­sfe­ri­men­to di ri­sor­se, si con­so­li­de­reb­be il fi­nan­zia­men­to della fer­ro­via da parte della stra­da.

 
Esem­pio n° 2: Con­tri­bu­to del 25% alla NTFA - ogni anno, circa 280 mi­lio­ni di fran­chi ge­ne­ra­ti dal­l’im­po­sta sugli oli mi­ne­ra­li ven­go­no ver­sa­ti al fondo FTP (o al fondo d’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria che gli suc­ce­de­rà). L’u­ti­liz­zo di que­ste ri­sor­se è di­scu­ti­bi­le poi­ché si sa che, se­con­do il piano fi­nan­zia­rio at­tua­le, le casse della stra­da re­gi­stre­ran­no pro­ble­mi di fi­nan­zia­men­to già a par­ti­re dal 2016.

L’e­vo­lu­zio­ne delle ri­sor­se di­spo­ni­bi­li per la stra­da si spie­ga con due ten­den­ze op­po­ste. Da una parte, le en­tra­te del­l’im­po­sta sugli oli mi­ne­ra­li stan­no con­ti­nua­men­te di­mi­nuen­do dal 2008. La di­mi­nu­zio­ne dei con­su­mi dei vei­co­li com­por­ta una ri­du­zio­ne delle en­tra­te ge­ne­ra­te da que­sta im­po­sta. Se­con­do le stime del­l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le delle stra­de, que­ste en­tra­te di­mi­nui­ran­no tra il 2016 e il 2030 tra il 15% e il 20%. Ri­spet­to alle en­tra­te at­tua­li (circa 3,5 mi­liar­di di fran­chi), entro il 2030 ver­ran­no a man­ca­re 700 mi­lio­ni di fran­chi. Dal­l’al­tra parte, i bi­so­gni di fi­nan­zia­men­to della stra­da cre­sco­no sotto l’ef­fet­to del­l’au­men­to del traf­fi­co, dello svi­lup­po della rete stra­da­le e di mag­gio­ri esi­gen­ze tec­ni­che.

Nel­l’am­bi­to delle de­li­be­re sul pro­get­to FAIF, la Com­mis­sio­ne dei tra­spor­ti del Con­si­glio na­zio­na­le deve im­pe­ra­ti­va­men­te tener conto di que­ste con­si­de­ra­zio­ni. Il ver­sa­men­to dei fi­nan­zia­men­ti at­tua­li nel fondo d’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria de­v’es­se­re ri­mes­sa in di­scus­sio­ne. Se non sarà il caso, nei pros­si­mi anni sa­re­mo con­fron­ta­ti ad al­cu­ni pro­ble­mi, in par­ti­co­la­re quan­do si trat­te­rà di do­ta­re il fi­nan­zia­men­to del­l’in­fra­strut­tu­ra stra­da­le di basi sane.