Bundeshaus Bern

Gran­de ne­ces­si­tà di ri­for­me: si trat­ta ora di af­fron­tar­le

Lo schie­ra­men­to bor­ghe­se ha gua­da­gna­to ter­re­no alle ele­zio­ni fe­de­ra­li. Gli am­bien­ti eco­no­mi­ci si aspet­ta­no che il nuovo Par­la­men­to af­fron­ti le sfide più ur­gen­ti con ener­gia. L'at­ten­zio­ne nella le­gi­sla­tu­ra è ri­vol­ta al­l'ap­prov­vi­gio­na­men­to ener­ge­ti­co, alla pre­vi­den­za vec­chia­ia, al com­mer­cio este­ro e alla so­ste­ni­bi­li­tà delle fi­nan­ze.

Il po­po­lo sviz­ze­ro ha vo­ta­to. Il cen­tro-de­stra ha gua­da­gna­to in ter­mi­ni di seggi in Par­la­men­to. Si trat­ta ora di af­fron­ta­re le ne­ces­sa­rie ri­for­me: gli am­bien­ti eco­no­mi­ci chie­do­no che il nuovo Par­la­men­to abbia l'am­bi­zio­ne e l'im­pul­so di ri­sol­ve­re i pro­ble­mi di po­li­ti­ca eco­no­mi­ca. Per il be­nes­se­re dei cit­ta­di­ni del no­stro paese, le im­pre­se e i loro col­la­bo­ra­to­ri de­vo­no es­se­re ri­mes­si al cen­tro del­l’o­pe­ra­to po­li­ti­co.

In vista della nuova le­gi­sla­tu­ra, ciò si­gni­fi­ca con­cre­ta­men­te:

Ga­ran­ti­re l'ap­prov­vi­gio­na­men­to ener­ge­ti­co: con la de­car­bo­niz­za­zio­ne, è in au­men­to il con­su­mo di elet­tri­ci­tà. Per col­ma­re le la­cu­ne di ener­gia elet­tri­ca, le ener­gie rin­no­va­bi­li de­vo­no es­se­re in­cre­men­ta­te ra­pi­da­men­te. Per evi­ta­re una pia­ni­fi­ca­zio­ne sba­glia­ta, la Sviz­ze­ra do­vreb­be pun­ta­re su un ampio mix di tutte le fonti ener­ge­ti­che di­spo­ni­bi­li. Tec­ni­ca­men­te, le so­lu­zio­ni sono mol­te­pli­ci. Ora spet­ta alla po­li­ti­ca ren­der­le pos­si­bi­li.

Crea­re una giu­sti­zia tra le ge­ne­ra­zio­ni nel si­ste­ma pen­sio­ni­sti­co: nei pros­si­mi 10 anni circa 500’000 per­so­ne rag­giun­ge­ran­no l'età della pen­sio­ne, un nu­me­ro mai visto prima. I gio­va­ni e i la­vo­ra­to­ri pa­ga­no le ren­di­te di un nu­me­ro sem­pre mag­gio­re di pen­sio­na­ti senza sa­pe­re con cer­tez­za se anche loro ri­ce­ve­ran­no delle ren­di­te di vec­chia­ia. Sono ne­ces­sa­rie so­lu­zio­ni con­di­vi­se per ga­ran­ti­re a tutte le ge­ne­ra­zio­ni una pre­vi­den­za vec­chia­ia af­fi­da­bi­le.

Svi­lup­pa­re le re­la­zio­ni di po­li­ti­ca este­ra: la Sviz­ze­ra ha bi­so­gno di re­la­zio­ni re­go­la­men­ta­te con il suo part­ner com­mer­cia­le più im­por­tan­te, l'U­nio­ne eu­ro­pea (UE). Inol­tre, è ne­ces­sa­rio con­clu­de­re a li­vel­lo mon­dia­le nuovi ac­cor­di com­mer­cia­li, di in­no­va­zio­ne e di ri­cer­ca. Il Con­si­glio fe­de­ra­le e il Par­la­men­to sono re­spon­sa­bi­li della ne­ces­sa­ria sta­bi­liz­za­zio­ne e del­l'ul­te­rio­re svi­lup­po della po­li­ti­ca este­ra.

Ga­ran­ti­re una po­li­ti­ca fi­nan­zia­rie af­fi­da­bi­le: il bi­lan­cio fe­de­ra­le in cre­sci­ta deve es­se­re sta­bi­liz­za­to. È im­pe­ra­ti­vo ri­spet­ta­re il freno al­l'in­de­bi­ta­men­to dopo il 2024. Da un lato, ciò ri­chie­de la de­fi­ni­zio­ne di prio­ri­tà di spesa. Dal­l'al­tro lato, è ne­ces­sa­ria una mag­gio­re one­stà sulle im­pli­ca­zio­ni di costo delle pro­po­ste che pro­met­to­no ai cit­ta­di­ni la luna.

La ne­ces­si­tà di ri­for­me in Sviz­ze­ra è no­te­vo­le. Il nuovo Par­la­men­to è ora chia­ma­to ad af­fron­ta­re le ri­for­me ne­ces­sa­rie. L'o­biet­ti­vo prin­ci­pa­le della le­gi­sla­tu­ra deve es­se­re quel­lo di far sì che la Sviz­ze­ra torni a ri­sol­ve­re i pro­ble­mi, anche se tal­vol­ta in modo lento ma af­fi­da­bi­le. Gli am­bien­ti eco­no­mi­ci con­ti­nue­ran­no a dare una mano in que­sto senso.