I bits e i bytes sfidano le infrastrutture
Più la tecnologia digitale si fa strada nelle nostre vite, più diventiamo dipendenti da un approvvigionamento energetico affidabile e da reti TIC performanti.
Senza le infrastrutture niente potrebbe più funzionare. Anche la digitalizzazione dell’economia si appoggia sulle infrastrutture, che devono essere affidabili e performanti. In occasione dei due recenti blackout elettrici che hanno colpito la città di Zurigo, abbiamo potuto osservare cosa succede quando la corrente elettrica viene a mancare. Treni e tram fermi e casse dei supermercati bloccate. I blackout elettrici fanno felici solo i tassisti – e anche gli “autisti di Uber”, visto che la loro piattaforma digitale non si trova a Zurigo e i cellulari erano ancora pienamente funzionanti.
Per l’economia questi blackout comportano costi elevati
Brevi interruzioni provocano già dei danni per centinaia di milioni di franchi nell’industria. Ciò è fonte di incertezza, poiché la nostra dipendenza dalla digitalizzazione aumenta.
Più la tecnologia digitale si fa strada nelle nostre vite, più diventiamo dipendenti da un approvvigionamento energetico affidabile e da reti TIC performanti. A breve termine si può fare ricorso agli accumulatori – anche per i cellulari. Ciononostante il rendimento degli accumulatori rimane ancora limitato e in caso di un blackout della rete di telefonia mobile, un accumulatore carico serve a ben poco. Di fatto, l’antenna di telefonia mobile ha bisogno di elettricità per funzionare.
Le esigenze in materia di infrastrutture, così come quelle per il futuro approvvigionamento di base (digitale), continueranno a crescere. L’obiettivo formulato nella Legge sulle telecomunicazioni (si noti la terminologia!) consiste nel fornire un servizio di base che permetta a tutte le fasce della popolazione in tutte le regioni del paese di partecipare alla vita sociale ed economica. Concretamente che cosa significa ciò per il futuro della digitalizzazione? Devo poter accedere a Youtube (i miei figli darebbero subito una risposta chiara)? Quale velocità deve avere la mia banda larga per soddisfare i miei bisogni vitali? Queste necessità vengono definite solo dall’uomo o anche dalle macchine e dagli oggetti? E come comportarsi in caso di blackout del sistema oppure con i tempi di attesa? Di chi è la colpa se a causa di un blackout l’antenna per i cellulari non funzionasse? A cosa serve una connessione internet se la mia piattaforma è inaccessibile? E le applicazioni degli apparecchi mobili rientrano nel concetto futuro di approvvigionamento di base?
I droni e i veicoli automatici nei trasporti pubblici costituiscono una chance incredibile per le zone periferiche e un servizio di base efficiente.
Il concetto del servizio di base mantiene il proprio senso. La digitalizzazione ci offre la possibilità di ripensarlo. È importante continuare a formulare il servizio di base in maniera tecnologicamente neutra, in quanto a nessuno piacerebbe dover predire tutto ciò che sarà possibile domani e come gli stessi servizi (o addirittura servizi migliori) potranno essere forniti.
La digitalizzazione offre infatti un’importante opportunità per il miglioramento dell’efficienza del servizio di base. Ciò è vero in molti ambiti e non solo nel settore della telefonia classica, dove le cabine telefoniche conservano solo un senso nostalgico ma non hanno più una vera utilità da ormai molto tempo. Possiamo immaginare tutta una serie di nuove applicazioni, come un servizio postale svolto da droni oppure dei trasporti senza conducente, che rappresentano una chance incredibile per il trasporto pubblico in zone periferiche e per un servizio di base efficiente.
Rimangono comunque centrali le infrastrutture, che in Svizzera sono attualmente (o ancora) di altissimo livello. Se da un lato le reti TIC sono costantemente ottimizzate – si pensi ad esempio al 5G, grazie al quale sarà possibile il prossimo salto quantico – dall’altro lato non si può dire altrettanto per la rete elettrica. La sicurezza nell’approvvigionamento tende piuttosto a diminuire e la digitalizzazione della rete è carente di incentivi. Ci sono molte sfide che dobbiamo raccogliere e non possiamo adagiarci sugli allori. Dobbiamo invece impegnarci per prevedere le nuove sfide del futuro – ciò che facciamo nell’ambito del nostro progetto sulla digitalizzazione.