Pre­vi­den­za vec­chia­ia 2020: i no­stri gio­va­ni sono sve­gli ...

I pro­ble­mi fi­nan­zia­ri del­l’A­VS si ac­cen­tue­ran­no ra­pi­da­men­te in caso di un sì alla ri­for­ma posta in vo­ta­zio­ne a set­tem­bre. Essi sanno che toc­che­rà loro pa­ga­re la fat­tu­ra: se­con­do l’ul­ti­mo son­dag­gio di Ta­me­dia, i gio­va­ni re­spin­go­no net­ta­men­te la ri­for­ma Pre­vi­den­za vec­chia­ia 2020. E i pen­sio­na­ti hanno già ca­pi­to che non be­ne­fi­ce­ran­no della ri­for­ma?

Pre­sen­ta­re la ri­for­ma della pre­vi­den­za vec­chia­ia posta in vo­ta­zio­ne a set­tem­bre come una vit­to­ria pra­ti­ca­men­te certa e come l’u­ni­co com­pro­mes­so pos­si­bi­le si­gni­fi­ca fare i conti senza i gio­va­ni. È quan­to ri­sul­ta dal­l’ul­ti­mo son­dag­gio di Ta­me­dia. I cit­ta­di­ni nati nel 1974 e in se­gui­to si sono in mag­gio­ran­za op­po­sti alla ri­for­ma. Per quale mo­ti­vo? Poi­ché essa ga­ran­ti­sce alle per­so­ne nate prima del 1974 i di­rit­ti ac­qui­si­ti in ter­mi­ni di ren­di­ta LPP ob­bli­ga­to­ria, una ga­ran­zia che non con­ce­de alle per­so­ne nate a par­ti­re dal 1974. A ciò va ag­giun­to che tutti i nuovi be­ne­fi­cia­ri di ren­di­ta ve­do­no la loro ren­di­ta AVS au­men­ta­re di 70 fran­chi al mese no­no­stan­te il di­sa­van­zo di que­sta as­si­cu­ra­zio­ne so­cia­le.

Dal mo­men­to che i pro­ble­mi fi­nan­zia­ri del­l’A­VS au­men­te­reb­be­ro ra­pi­da­men­te in caso di ac­cet­ta­zio­ne della ri­for­ma, si ca­pi­sce che chi dovrà pa­ga­re la fat­tu­ra sono i gio­va­ni. Essi do­vran­no pure pren­der­si a ca­ri­co un au­men­to del­l’I­VA, una di­mi­nu­zio­ne del loro sa­la­rio netto a se­gui­to del­l’au­men­to dei con­tri­bu­ti sa­la­ria­li, e sa­ran­no in­te­res­sa­ti anche dalle fu­tu­re ri­for­me a causa del­l’e­vo­lu­zio­ne de­mo­gra­fi­ca, fir­man­do un as­se­gno in bian­co per lo svi­lup­po del­l’A­VS. La mag­gio­ran­za dei gio­va­ni ha iden­ti­fi­ca­to chia­ra­men­te il punto de­bo­le della ri­for­ma.

… e i pen­sio­na­ti?

I pen­sio­na­ti hanno già com­pre­so che non be­ne­fi­ce­ran­no della ri­for­ma? Di fatto, l’au­men­to di 70 fran­chi al mese delle ren­di­te sarà ap­pli­ca­to a tutti – ad ec­ce­zio­ne di co­lo­ro che ri­ce­vo­no già una ren­di­ta. È giu­sto per le per­so­ne an­zia­ne che non hanno be­ne­fi­cia­to pie­na­men­te del­l’in­tro­du­zio­ne del se­con­do pi­la­stro a metà degli anni ot­tan­ta e con­ta­no an­co­ra di più sul loro primo pi­la­stro, l’AVS? I gio­va­ni e i pen­sio­na­ti si at­ten­do­no cer­ta­men­te ben altro da un’e­co­no­mia di mer­ca­to so­cia­le in­ve­ce di que­sta mal­de­stra ri­for­ma della pre­vi­den­za vec­chia­ia 2020.

La corsa alla pre­vi­den­za vec­chia­ia è aper­ta. E un no sa­reb­be la pre­mes­sa per un com­pro­mes­so mi­glio­re e più equo. La po­po­la­zio­ne e gli am­bien­ti eco­no­mi­ci sono pron­ti a dare il loro con­tri­bu­to. Dopo un no il 24 set­tem­bre, si potrà ela­bo­ra­re ra­pi­da­men­te un nuovo pro­get­to più equo.