Le po­ten­zia­li­tà dell’eco­no­mia sviz­ze­ra in Iran

Una de­le­ga­zio­ne eco­no­mi­ca di alto rango ha ac­com­pa­gna­to il pre­si­den­te della Con­fe­de­ra­zio­ne Jo­hann N. Sch­nei­der-Am­mann in oc­ca­sio­ne della sua vi­si­ta di Stato in Iran. L’o­biet­ti­vo di di­na­miz­za­re le re­ci­pro­che re­la­zio­ni eco­no­mi­che sem­bra rag­giun­to: la de­le­ga­zio­ne eco­no­mi­ca sviz­ze­ra ha su­sci­ta­to un vi­va­ce in­te­res­se.

Una  de­le­ga­zio­ne eco­no­mi­ca di alto rango com­po­sta da una qua­ran­ti­na di per­so­ne e gui­da­ta dal pre­si­den­te di eco­no­mie­suis­se ha ac­com­pa­gna­to il pre­si­den­te della Con­fe­de­ra­zio­ne Jo­hann N. Sch­nei­der-Am­mann in Iran dal 26 al 28 feb­bra­io scor­si. I mem­bri della de­le­ga­zio­ne hanno po­tu­to al­lac­cia­re dei con­tat­ti in­te­res­san­ti ai mas­si­mi li­vel­li negli am­bien­ti po­li­ti­ci e nel mondo degli af­fa­ri.

In­con­tri ad alto li­vel­lo
Al­cu­ni rap­pre­sen­tan­ti del­l’e­co­no­mia hanno po­tu­to par­te­ci­pa­re ad al­cu­ni in­con­tri con il pre­si­den­te ira­nia­no Has­san Ro­ha­ni, il pre­si­den­te del Par­la­men­to Ali La­ri­ja­ni, non­ché l’ex pre­si­den­te Ali Raf­san­d­ja­ni. In oc­ca­sio­ne di una ta­vo­la ro­ton­da, la de­le­ga­zio­ne eco­no­mi­ca ha avuto in­te­res­san­ti scam­bi con i mi­ni­stri degli Af­fa­ri este­ri Mo­ham­mad Zarif, del­l’In­du­stria Mo­ham­mad Ne­ma­tza­deh, del­l’E­co­no­mia Ali Tayyeb­nia e del pe­tro­lio Bijan Zan­ga­neh, non­ché con il go­ver­na­to­re della banca cen­tra­le Va­liol­lah Seif.

Altri in­con­tri si sono svol­ti con il capo dello Stato mag­gio­re del pre­si­den­te Mo­ham­mad Na­ha­van­dian, non­ché con il go­ver­na­to­re della banca cen­tra­le Va­liol­lah Seif e il suo team. I mem­bri della de­le­ga­zio­ne hanno inol­tre di­scus­so con i mi­ni­stri del­l’E­co­no­mia, delle Stra­de, delle Fi­nan­ze e della Sa­ni­tà.

È im­por­tan­te che l’e­co­no­mia sviz­ze­ra ma­ni­fe­sti chia­ra­men­te il suo in­te­res­se per scam­bi com­mer­cia­li con l’I­ran.

Dopo il ri­ce­vi­men­to della Ca­me­ra di com­mer­cio ira­nia­na, of­fer­to dal suo pre­si­den­te Mo­shen Ja­lal­pour, la de­le­ga­zio­ne sviz­ze­ra ha in­con­tra­to al­cu­ni rap­pre­sen­tan­ti del set­to­re pri­va­to che hanno ma­ni­fe­sta­to un no­te­vo­le in­te­res­se per i pro­dot­ti e i ser­vi­zi sviz­ze­ri. Varie cen­ti­na­ia di di­ri­gen­ti di im­pre­se hanno po­tu­to scam­bia­re opi­nio­ni con i rap­pre­sen­tan­ti del­l’e­co­no­mia sviz­ze­ra.

La vi­si­ta del­l’o­spe­da­le di Mahak a Te­he­ran, or­ga­niz­za­ta dalla Ca­me­ra di com­mer­cio irano-sviz­ze­ra, ha inol­tre su­sci­ta­to un’ot­ti­ma im­pres­sio­ne. Que­sto ospe­da­le de­di­ca­to alla cura di bam­bi­ni af­fet­ti da can­cro e fi­nan­zia­to uni­ca­men­te gra­zie a fondi pri­va­ti mo­stra le pos­si­bi­li­tà of­fer­te in Iran dal set­to­re pri­va­to.
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Di­ci­tu­ra foto: l’ae­reo spe­cia­le di Swiss che ha vo­la­to da Zu­ri­go a Te­he­ran pas­san­do per Gi­ne­vra (Erich Her­zog)

Po­ten­zia­le ele­va­to e sfide per l’e­co­no­mia sviz­ze­ra
Il po­ten­zia­le del­l’e­co­no­mia ira­nia­na non si li­mi­ta agli im­por­tan­ti gia­ci­men­ti di gas e di pe­tro­lio. Que­sta eco­no­mia di­spo­ne di un mer­ca­to in­ter­no di­ver­si­fi­ca­to e di una ma­no­do­pe­ra me­glio for­ma­ta ri­spet­to alla media. L’e­co­no­mia ira­nia­na mo­stra un bi­so­gno enor­me di mo­der­niz­za­zio­ne. L’e­co­no­mia sviz­ze­ra ha buone op­por­tu­ni­tà nel set­to­re della chi­mi­ca e della far­ma­ceu­ti­ca, in quel­lo del­l’e­ner­gia e della tec­ni­ca me­di­ca, ma anche nel­l’in­du­stria agroa­li­men­ta­re e nelle in­fra­strut­tu­re.

La Sviz­ze­ra be­ne­fi­cia di una buona po­si­zio­ne in Iran. Da una parte, i pro­dot­ti sviz­ze­ri, sim­bo­lo di in­no­va­zio­ne e pre­ci­sio­ne, sono molto ap­prez­za­ti. Dal­l’al­tra, la Sviz­ze­ra vanta un’ot­ti­ma re­pu­ta­zio­ne in que­sto paese, sia pres­so il go­ver­no che pres­so i pri­va­ti. Si trat­ta di trar­re van­tag­gio da que­sta si­tua­zio­ne fa­vo­re­vo­le, senza igno­ra­re tut­ta­via le sfide.

In Iran, al­cu­ni set­to­ri im­por­tan­ti del­l’e­co­no­mia sono an­co­ra con­trol­la­ti dallo Stato e al ri­pa­ro dalla con­cor­ren­za in­ter­na­zio­na­le. Il paese osta­co­la le im­por­ta­zio­ni ap­pli­can­do dazi do­ga­na­li ele­va­ti. Nu­me­ro­se que­stio­ni sono an­co­ra aper­te per quan­to con­cer­ne la pro­prie­tà in­tel­let­tua­le. In­fi­ne, dal mo­men­to che l’in­du­stria e il set­to­re fi­nan­zia­rio sono stati ta­glia­ti fuori per anni dal­l’e­co­no­mia mon­dia­le, il traf­fi­co in­ter­na­zio­na­le dei pa­ga­men­ti ri­ma­ne com­pli­ca­to.
eco­no­mie­suis­se ri­tie­ne che l’I­ran celi un po­ten­zia­le im­por­tan­te per l’e­co­no­mia el­ve­ti­ca. Le im­pre­se che de­si­de­ra­no al­lac­cia­re re­la­zio­ni com­mer­cia­li con que­sto paese non de­vo­no tut­ta­via sot­to­va­lu­ta­re gli osta­co­li da su­pe­ra­re.

Di­ci­tu­ra foto: Heinz Kar­rer pro­nun­cia un di­scor­so da­van­ti alla Ca­me­ra di com­mer­cio ira­nia­na in pre­sen­za del pre­si­den­te della Con­fe­de­ra­zio­ne Jo­hann N. Sch­nei­der-Am­mann (Erich Her­zog)