20220104_Stempelsteuer

La tassa d’e­mis­sio­ne pe­na­liz­za gli in­ve­sti­men­ti e la re­spon­sa­bi­li­tà in­di­vi­dua­le

Il Con­si­glio fe­de­ra­le e il Par­la­men­to vo­glio­no fi­nal­men­te abo­li­re una delle tasse più dan­no­se per l'e­co­no­mia che grava sul fi­nan­zia­men­to pri­va­to alle azien­de e pe­na­liz­za le PMI e le start-up. Il co­mi­ta­to in­ter­par­ti­ti­co ha pre­sen­ta­to gli ar­go­men­ti per il SI e ha lan­cia­to la sua cam­pa­gna. 

 

La tassa di emis­sio­ne è una fol­lia dal punto di vista eco­no­mi­co, per­ché porta pochi be­ne­fi­ci fi­nan­zia­ri, ma dan­neg­gia so­prat­tut­to le PMI e le start-up che in­ve­sto­no. In media, la tassa di bollo d’e­mis­sio­ne ge­ne­ra circa 250 mi­lio­ni di fran­chi al­l’an­no, ossia ap­pe­na lo 0,35% delle en­tra­te della Con­fe­de­ra­zio­ne. Que­ste en­tra­te mo­de­ste sono da met­te­re in re­la­zio­ne con il danno eco­no­mi­co cau­sa­to. Di fatto, la tassa di bollo d’e­mis­sio­ne…

acui­sce le crisi col­pen­do le azien­de nel mo­men­to in cui esse hanno dif­fi­col­tà eco­no­mi­che. È pro­prio negli anni di crisi che la tassa re­gi­stra en­tra­te par­ti­co­lar­men­te ele­va­te. A se­gui­to della crisi Covid, anche il 2021 farà se­gna­re im­por­tan­ti en­tra­te. Nei set­to­ri for­te­men­te col­pi­ti dalla pan­de­mia, le ri­ser­ve sono dun­que at­tual­men­te pro­sciu­ga­te. Il pro­ble­ma non può es­se­re ri­sol­to uni­ca­men­te at­tra­ver­so cre­di­ti o pre­sti­ti, poi­ché l’in­de­bi­ta­men­to au­men­ta e trop­pi de­bi­ti ri­schia­no di far fal­li­re le im­pre­se. È dun­que ne­ces­sa­rio au­men­ta­re il ca­pi­ta­le pro­prio. Si trat­ta di una sorta di ga­ran­zia per i pe­rio­di di crisi, che as­sor­be le per­di­te e per­met­te al­l’a­zien­da di so­prav­vi­ve­re. È pre­ci­sa­men­te in quel mo­men­to che in­ter­vie­ne la tassa di bollo di emis­sio­ne. Da un punto di vista eco­no­mi­co, è as­sur­do che lo Stato im­pon­ga la tas­sa­zio­ne del­l’ur­gen­te e ne­ces­sa­ria ri­ca­pi­ta­liz­za­zio­ne delle im­pre­se.

fa­vo­ri­sce l’in­de­bi­ta­men­to, poi­ché, con­tra­ria­men­te ai fondi pro­pri, sui pre­sti­ti non è do­vu­ta al­cu­na tassa (cre­di­ti, pre­sti­ti). Que­sto è con­tro­pro­du­cen­te per l'e­co­no­mia poi­ché il ca­pi­ta­le pro­prio è un'im­por­tan­te ri­ser­va d'e­mer­gen­za che rende le im­pre­se più re­si­sten­ti e as­si­cu­ra la loro so­prav­vi­ven­za e il man­te­ni­men­to dei posti di la­vo­ro nelle crisi fu­tu­re.  

im­po­ne oneri alle start-up for­te­men­te orien­ta­te alla ri­cer­ca. Il fi­nan­zia­men­to at­tra­ver­so il ca­pi­ta­le pro­prio è par­ti­co­lar­men­te im­por­tan­te per le start-up. Le spin off delle uni­ver­si­tà che svol­go­no molta ri­cer­ca hanno un enor­me bi­so­gno di ca­pi­ta­li nel corso dei primi anni. Le start up non ot­ten­go­no ge­ne­ral­men­te dei cre­di­ti ban­ca­ri, piché il ri­schio di fal­li­men­to è par­ti­co­lar­men­te ele­va­to. Per la loro cre­sci­ta ini­zia­le, sono dun­que di­pen­den­ti dal­l’au­men­to dei fondi pro­pri da parte di in­ve­sti­to­ri pri­va­ti o fondi di par­te­ci­pa­zio­ne. La tassa di bollo d’e­mis­sio­ne frena così l’in­no­va­zio­ne in Sviz­ze­ra.

Per que­ste ra­gio­ni il Con­si­glio fe­de­ra­le, il Par­la­men­to, il PLR, l’Al­lean­za del Cen­tro, i Verdi Li­be­ra­li, l'UDC e tutte le as­so­cia­zio­ni eco­no­mi­che rac­co­man­da­no di abo­li­re la dan­no­sa tassa di bollo sul ca­pi­ta­le pro­prio. In­for­ma­zio­ni sul co­mi­ta­to in­ter­par­ti­ti­co e la cam­pa­gna per il SI: https://​www.​loi-​droits-​de-​timbre.​ch/

Leg­ge­te la sche­da in­for­ma­ti­va di eco­no­mie­suis­se: https://​www.​eco​nomi​esui​sse.​ch/​it/​pub​blic​azio​ne/​tassa-​di-​bollo-​sul-​capitale-​propio