Favorevoli ad una politica climatica che consideri le necessità delle imprese
In seguito al fallimento della legge sul CO2 in Consiglio nazionale, il Comitato di economiesuisse ha rivisto l'attuale posizione sulla politica climatica. L'associazione mantello dell’economia sostiene l'obiettivo di realizzare la metà delle riduzioni delle emissioni in Svizzera. Essa approva inoltre la proroga del Programma Edifici sino alla fine del 2030. A medio termine, essa è favorevole per un trattamento equo tra combustibili e carburanti.
La commissione competente del Consiglio degli Stati ha esaminato il progetto relativo alla legge sul CO2 dopo la decisione del Consiglio nazionale di respingerlo nel voto d’insieme in occasione della sessione invernale 2018. In questo contesto, economiesuisse ha riesaminato le sue posizioni sulla politica climatica adottando una nuova posizione in Comitato.
Obiettivi ambiziosi richiedono condizioni quadro flessibili
L'utilizzo di meccanismi del mercato internazionale è parte integrante dell’accordo di Parigi. La combinazione flessibile di azioni sul clima in Svizzera e all'estero permette di ottenere una diminuzione delle emissioni di gas ad effetto serra più efficiente e più elevata. economiesuisse si impegna a favore del mantenimento della necessaria flessibilità e sostiene l'obiettivo di realizzare in futuro il 50% delle riduzioni in Svizzera. Anche il Programma Edifici deve essere prorogato fino alla fine del 2030 per ottenere ulteriori risparmi o per poterne aumentare l'impatto. Al contempo, però, è necessario migliorare questo programma, introducendo ad esempio una parità di trattamento tra il risanamento e la sostituzione di edifici esistenti.
I programmi di ottimizzazione dell’efficienza energetica, un fattore chiave
Tutte le imprese dovrebbero avere la possibilità di partecipare a un programma di efficienza energetica. Per le imprese, migliorare l'efficienza energetica con misure redditizie è la combinazione ideale tra un’azione per il clima e l’aumento del valore aggiunto. Per promuovere la riduzione delle emissioni di CO2, lo strumento degli accordi sugli obiettivi rimane di importanza centrale per l'economia. economiesuisse parte dal presupposto che, ampliando la cerchia dei partecipanti ai programmi in questione, questo strumento permetterebbe di aumentare le previste riduzioni di emissioni in Svizzera dell’ordine tra il 50 e il 100%.
No ad un’eccessiva regolamentazione del traffico aereo
L'associazione si oppone ad una tassa federale sui biglietti aerei, che creerebbe notevoli svantaggi concorrenziali. L'introduzione di una nuova tassa senza un regolare processo democratico, compresa la consultazione, è inaccettabile. Con un'imposta sui biglietti aerei, vi è il rischio di un eccesso di regolamentazione o di una regolamentazione multipla.
A medio termine, si dovrebbe perseguire la parità di trattamento dei combustibili e dei carburanti
economiesuisse intende mantenere la compensazione delle emissioni dovute ai carburanti, uno strumento testato che ha di gran lunga la miglior efficacia. L'obbligo di compensazione è estremamente efficiente. Tuttavia, è anche chiaro che ogni tonnellata di CO2 emessa in tutto il mondo causa lo stesso danno, motivo per cui l'attuale disparità di trattamento dei carburanti è incomprensibile. economiesuisse è quindi a favore di una parità di trattamento dei carburanti e dei combustibili a medio termine attraverso una tassa di incentivazione.
Limitare la tassa sul CO2 più elevata al mondo
Attualmente le imprese pagano 96 franchi per tonnellata di CO2. L'importo massimo attuale della tassa sul CO2 sui combustibili è di 120 franchi. Questo si traduce de facto nella tassa sulle emissioni di CO2 più elevata al mondo. economiesuisse chiede che questo limite non sia aumentato ulteriormente in previsione di future necessità.
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