# 2 / 2023
26.01.2023

Linee direttive dell’economia – Flussi finanziari e finanza sostenibile

Condizioni quadro per una finanza sostenibile di successo

Allo scopo di gestire meglio l’opportunità costituita dalla finanza sostenibile e affrontare le relative sfide, l’economia ha definito sei linee direttive.

1. Una visione globale delle dimensioni ambientale economica e sociale della sostenibilità

economiesuisse, la Federazione delle imprese svizzere, si impegna a favore di un’economia di mercato liberale e sostenibile, che tenga pienamente conto degli obiettivi economici, sociali e ambientali (cf. art. 1, cpv 3 degli statuti). Questa economia di mercato liberale e sostenibile pone l’individuo, libero e autonomo, al centro. Essa verte sulla responsabilità individuale e l’innovazione, e solo in secondo luogo sulla regolamentazione e lo Stato. Un’economia di mercato liberale e sostenibile migliora la competitività, preserva le risorse naturali vitali, rafforza la coesione sociale e permette così alle future generazioni di sperare in una vita degna di essere vissuta. Nell’attuale dibattito sugli obiettivi climatici, la sostenibilità è spesso ridotta, a torto, alla sua dimensione ambientale, ciò che non riflette il suo carattere globale. Per sostenibilità e finanziamento sostenibile, l’economia svizzera intende tutti i livelli di sostenibilità e considera che gli obiettivi ambientali, economici e sociali siano interconnessi gli uni agli altri.

2. Un approccio basato sul mercato e le evidenze, e non sui divieti

L’economia svizzera chiede che gli sforzi di tutte le imprese per raggiungere la sostenibilità siano considerati e che abbiano tutte l’opportunità di adattare i loro modelli commerciali.

Distinguere delle attività economiche secondo un sistema rigido che vede il mondo in bianco e nero non risponderebbe a questa esigenza. Un finanziamento sostenibile deve permettere l’innovazione e può sostenere in maniera mirata delle aziende in trasformazione verso una maggiore sostenibilità. E questo soprattutto nei settori che denotano forti emissioni. Di fatto, è precisamente nei settori che non soddisfano norme elevate e che presentano dunque un potenziale di trasformazione importante che il beneficio marginale in termini di sostenibilità è marcato. Una differenziazione insufficiente delle esigenze di conformità ha anche quale conseguenza che gli investimenti atti a migliorare progressivamente la sostenibilità non sono spesso redditizi nella pratica, ciò che condurrebbe in seguito al loro allontanamento. Occorre categoricamente rifiutare restrizioni e divieti normativi circa il finanziamento di modelli commerciali e di prodotti legalmente autorizzati, decisi con il pretesto di finanza sostenibile. Delle regolamentazioni restrittive ostacolerebbero l’innovazione e non permetterebbero di raggiungere gli obiettivi, poiché gli attori interessati si rivolgerebbero verso piazze finanziarie che non sono sottoposte a simili regole.

Per quanto concerne il finanziamento di imprese, gli investitori e il settore bancario privato devono mantenere la possibilità di decidere quali società o tecnologie sono particolarmente sostenibili. Sono necessarie prescrizioni legali in maniera sussidiaria, quando queste accelerano nettamente i processi, senza ostacolare eccessivamente la prestazione economica. Gli incentivi sono sempre preferibili ai divieti. L’innovazione e le novità tecniche sono le principali leve per ridurre l’impatto ambientale o i bisogni energetici.

3. Un rafforzamento flessibile ed efficace della trasparenza e comparabilità, con riduzione dei costi di transazione

A condizione che sia proporzionata, praticabile e comprensibile per l’economia finanziaria come per l’economia reale, l’economia svizzera sostiene la creazione di una maggiore trasparenza circa gli effetti, le opportunità e i rischi dei flussi finanziari rispetto allo sviluppo sostenibile. Il fatto di creare trasparenza permette di fatto di valutare i criteri di sostenibilità e dunque di scegliere le proprie attività dal punto di vista del loro impatto e dei rischi legati al clima.

Gli obblighi di pubblicazione d’informazioni sulle attività classificate sostenibili devono, di principio, essere assolti nell’ambito della pubblicazione di informazioni non finanziarie, secondo i principi dell’informazione finanziaria e in un contesto coordinato a livello internazionale. La flessibilità dev’essere preferita alle prescrizioni rigide. Oltre alla necessità di trasparenza, sono necessari un orientamento a lungo termine e la comparabilità delle informazioni per tenere conto degli impatti e dei rischi quando si prendono decisioni di finanziamento. Laddove la misurabilità e la comparabilità non sono date, la necessità e la possibilità di utilizzare le metriche devono essere esaminate criticamente.

Urgono imperativamente soluzioni flessibili che non provochino costi di transazione insostenibili sul piano ecologico, economico e sociale. In questo contesto, occorre tener conto delle differenze di struttura e di dimensione delle imprese in Svizzera e del fatto che esse non dispongono delle stesse risorse. Le esigenze di trasparenza devono essere pianificate in modo da poter essere attuate anche dalle piccole imprese. Gli obblighi dovrebbero dunque tener conto di questo panorama aziendale eterogeneo.

4. Un miglioramento delle condizioni quadro per gli investimenti

Gli ambienti economici svizzeri chiedono la soppressione di ostacoli fiscali e burocratici che intralciano gli strumenti finanziari e le offerte sostenibili (in particolare quando essi rendono impossibili taluni investimenti). Ciò non deve però più creare una situazione di preferenza di alcuni strumenti – le pari opportunità sono d’obbligo. L’economia chiede inoltre che gli investimenti sostenibili siano incentivati da condizioni quadro appropriate. Gli istituti finanziari e le imprese svizzere hanno bisogno di un accesso appropriato ai mercati internazionali, affinché i servizi e gli strumenti derivanti dalla finanza sostenibile possano essere esportati. Attualmente ci sono segnali di un'eccedenza di domanda nel settore della finanza sostenibile. Allo scopo di rafforzare la commercializzazione di prodotti e servizi sostenibili, la piazza finanziaria ha bisogno di un contesto favorevole. È importante a tale proposito un approccio differenziato, adattato per le diverse operazioni bancarie, in particolare in interazione con i vari attori economici.

In generale, il contesto normativo dev’essere concepito in modo che i benefici delle imprese siano, per quanto possibile, investiti nella ricerca e nello sviluppo e non assorbiti dalle imposte. Lo Stato deve creare le condizioni necessarie per promuovere un’economia innovativa ed evitare di penalizzare l’innovazione. Limitando l’indebitamento pubblico, si evita che le imposte o un contesto monetario instabile pesino sulla capacità d’innovazione delle imprese.

5. Un approccio ambizioso e coordinato a livello internazionale, ma allo stesso tempo sicuro di sé e indipendente

Informazioni di qualità– e soprattutto comparabili– sono essenziali al buon funzionamento del mercato. La Svizzera deve sviluppare il suo ruolo di piazza economica innovativa e all’avanguardia. Occorre tener conto dell’evoluzione internazionale con pragmatismo e un giusto rapporto laddove ciò è opportuno e necessario nonché vegliare all’integrazione nel contesto internazionale. In caso di dubbio è preferibile rinunciare ad uno Swiss finish. Nel contempo, l’economia è reticente all’«obbedienza servile» e sostiene l'adattamento successivo a standard internazionali ambiziosi, se e non appena questi sono stati provati e stabiliti e seguono un approccio basato sull'evidenza. Il trasferimento delle raccomandazioni internazionali nella legislazione svizzera dovrebbe essere basato su dei principi.

6. Un rafforzamento della cooperazione tra il settore della finanza e l’economia reale

La finanza sostenibile nasce dalla richiesta di un'economia reale sostenibile. Al contrario, la finanza sostenibile può anche fornire incentivi. La finanza sostenibile e l'economia reale sono quindi strettamente legate tra di loro. Per questo motivo, sia l'economia reale che quella finanziaria devono essere coinvolte tempestivamente in tutti gli sviluppi e prese in considerazione in modo completo. Occorre rafforzare dei meccanismi per gli scambi e la collaborazione. Il coordinamento guidato dal mercato sui possibili campi d'azione e l'autoregolamentazione, sulla base degli sviluppi tecnici e dei moderni insegnamenti scientifici, sono preferibili alle regole restrittive e alle specifiche come le tassonomie. Questi ultimi sono spesso politicizzati e incapaci di rendere giustizia alle dinamiche del mercato.