Per­ché esi­ste la Sviz­ze­ra

Tutti fe­steg­ge­re­mo la Sviz­ze­ra il Primo ago­sto. Siamo una na­zio­ne nata dalla vo­lon­tà di al­cu­ni di for­ma­re una na­zio­ne con quat­tro lin­gue in 26 can­to­ni. Dob­bia­mo il fatto di esi­ste­re come paese ai no­stri an­te­na­ti e a una po­li­ti­ca este­ra in­tel­li­gen­te e in­ge­gno­sa.

Tutti fe­steg­ge­re­mo la Sviz­ze­ra il Primo ago­sto. Siamo una na­zio­ne nata dalla vo­lon­tà di al­cu­ni di for­ma­re una na­zio­ne con quat­tro lin­gue in 26 can­to­ni. Dob­bia­mo il fatto di esi­ste­re come paese ai no­stri an­te­na­ti e a una po­li­ti­ca este­ra in­tel­li­gen­te e in­ge­gno­sa.

Nel tardo Me­dioe­vo, i no­stri an­te­na­ti erano ispi­ra­ti da una forte vo­lon­tà di au­to­de­ter­mi­na­zio­ne. Tra la bat­ta­glia di Mor­gar­ten (1315) e Ma­ri­gna­no (1515) ciò si è ri­ve­la­to par­ti­co­lar­men­te ne­ces­sa­rio. Non solo con la mazza e l'a­la­bar­da, ma anche con una po­li­ti­ca este­ra in­tel­li­gen­te, i primi Sviz­ze­ri sono riu­sci­ti a di­ven­ta­re gra­dual­men­te più in­di­pen­den­ti. Al con­tem­po, però, la Con­fe­de­ra­zio­ne fa­ce­va parte del Sacro Ro­ma­no Im­pe­ro. Que­sto equi­li­brio tra au­to­de­ter­mi­na­zio­ne e in­te­gra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le è stato ga­ran­ti­to da un gran nu­me­ro di ac­cor­di "in­ter­na­zio­na­li". È dif­fi­ci­le da cre­de­re: ad esem­pio, i pos­se­di­men­ti hanno avuto le loro "li­ber­tà" con­trat­tual­men­te ga­ran­ti­te dal nuovo im­pe­ra­to­re, com­pre­so l'ac­ces­so alla corte im­pe­ria­le per ri­sol­ve­re le con­tro­ver­sie.

Schweizer Alpen

 

I Con­fe­de­ra­ti sono stati sfi­da­ti per se­co­li, e con ac­cor­di e al­lean­ze il ri­co­no­sci­men­to della Con­fe­de­ra­zio­ne come ter­ri­to­rio in­di­pen­den­te ha po­tu­to es­se­re sta­bi­li­to a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le. Nella pace di West­fa­lia, nel 1648, la Sviz­ze­ra è stata ri­co­no­sciu­ta per la prima volta dalle corti re­gnan­ti d'Eu­ro­pa e ga­ran­ti­ta a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le dal di­rit­to del­l'e­po­ca. Seb­be­ne la si­tua­zio­ne po­li­ti­ca sia cam­bia­ta ra­di­cal­men­te negli anni suc­ces­si­vi, gli Stati part­ner hanno sem­pre man­te­nu­to la pa­ro­la data. In breve: la Sviz­ze­ra esi­ste per­ché i no­stri an­te­na­ti erano astu­ti po­li­ti­ci in ma­te­ria di re­la­zio­ni este­re e con le armi in mano sono riu­sci­ti a con­clu­de­re abil­men­te degli ac­cor­di in­ter­na­zio­na­li vin­co­lan­ti.

Cosa si­gni­fi­ca que­sto oggi? La Sviz­ze­ra si è av­val­sa del ri­co­no­sci­men­to in­ter­na­zio­na­le. Gra­zie alla neu­tra­li­tà, alla cer­tez­za del di­rit­to e al­l'a­per­tu­ra, il no­stro Paese è riu­sci­to a po­si­zio­nar­si bene e a in­te­grar­si a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le. Im­por­tan­ti or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li come la Croce Rossa In­ter­na­zio­na­le (CICR), l'U­nio­ne in­ter­na­zio­na­le delle te­le­co­mu­ni­ca­zio­ni (UIT) o l'U­nio­ne Po­sta­le Uni­ver­sa­le (UPU), l'Or­ga­niz­za­zio­ne Mon­dia­le della Pro­prie­tà In­tel­let­tua­le (OMPI), la Banca dei Re­go­la­men­ti In­ter­na­zio­na­li (BRI) e in se­gui­to le Na­zio­ni Unite e l'Or­ga­niz­za­zio­ne Mon­dia­le del Com­mer­cio (OMC) - per ci­tar­ne solo al­cu­ne - hanno ora sede in Sviz­ze­ra.

In se­gui­to alla con­clu­sio­ne di ac­cor­di in­ter­na­zio­na­li - oggi ne esi­sto­no oltre 5'000 - la Sviz­ze­ra ha sem­pre man­te­nu­to la pa­ro­la data so­ste­nen­do che anche altre na­zio­ni avreb­be­ro do­vu­to fare al­tret­tan­to. L'i­ni­zia­ti­va "Per l’au­to­de­ter­mi­na­zio­ne" che sarà posta in vo­ta­zio­ne il pros­si­mo no­vem­bre non rien­tra in que­sto con­te­sto, poi­ché non è in linea con la no­stra sto­ria e la no­stra tra­di­zio­ne. La Con­fe­de­ra­zio­ne ha sem­pre man­te­nu­to la pa­ro­la data e ne ha trat­to van­tag­gio sul piano po­li­ti­co, cul­tu­ra­le ed eco­no­mi­co. Ri­ma­nia­mo noi stes­si - e fe­steg­gia­mo un bel 1 ° ago­sto!