Frau an Kiosk

Sì alla legge per l’e­let­tri­ci­tà

La Sviz­ze­ra in­ten­de rag­giun­ge­re la neu­tra­li­tà cli­ma­ti­ca entro il 2050 e per farlo deve rad­dop­pia­re la pro­du­zio­ne di elet­tri­ci­tà. Do­po­tut­to, usia­mo l'e­let­tri­ci­tà ovun­que e in ogni mo­men­to: senza elet­tri­ci­tà, la Sviz­ze­ra si fer­me­reb­be. Per que­sto la si­cu­rez­za del­l'ap­prov­vi­gio­na­men­to è una prio­ri­tà as­so­lu­ta. La crisi ener­ge­ti­ca ci ha mo­stra­to quan­to gravi e co­sto­se sa­reb­be­ro le con­se­guen­ze sulla no­stra vita quo­ti­dia­na e sulle no­stre im­pre­se se non ci fosse ab­ba­stan­za elet­tri­ci­tà. La legge per l'e­let­tri­ci­tà è un primo passo im­por­tan­te in que­sta di­re­zio­ne, ed è per que­sto che l'e­co­no­mia dice Sì il 9 giu­gno. Al con­tem­po, è fon­da­men­ta­le pro­lun­ga­re la vita delle cen­tra­li nu­clea­ri esi­sten­ti e re­vo­ca­re il di­vie­to di uti­liz­zo del­l'e­ner­gia nu­clea­re.

For­ni­re alle im­pre­se e alla po­po­la­zio­ne una for­ni­tu­ra di elet­tri­ci­tà si­cu­ra, pu­li­ta e poco co­sto­sa è una sfida enor­me. Dalla fine degli anni '80, la Sviz­ze­ra vive più o meno della pro­pria pro­du­zio­ne di elet­tri­ci­tà. L'e­let­tri­fi­ca­zio­ne della mo­bi­li­tà e del set­to­re edi­li­zio por­te­rà a un au­men­to della do­man­da nei pros­si­mi anni. Se la Sviz­ze­ra vuole es­se­re in grado di ap­prov­vi­gio­nar­si di elet­tri­ci­tà neu­tra­le dal punto di vista cli­ma­ti­co, co­pren­do al con­tem­po il fab­bi­so­gno ag­giun­ti­vo dei set­to­ri della mo­bi­li­tà e del­l'e­di­li­zia, dovrà rad­dop­pia­re la pro­pria pro­du­zio­ne di elet­tri­ci­tà. Seb­be­ne la Sviz­ze­ra sia at­tual­men­te un espor­ta­to­re netto di elet­tri­ci­tà, im­por­ta gran­di quan­ti­tà dai paesi vi­ci­ni du­ran­te i mesi in­ver­na­li. L'at­tac­co della Rus­sia al­l'U­crai­na ha esa­cer­ba­to in modo mas­sic­cio que­sto pro­ble­ma strut­tu­ra­le lo scor­so in­ver­no e ha por­ta­to a ac­cu­mu­la­re co­sto­se ca­pa­ci­tà di ri­ser­va. Inol­tre, a par­ti­re dal 2025, l'UE trat­ter­rà una parte del­l'e­let­tri­ci­tà per co­pri­re il pro­prio fab­bi­so­gno, com­pli­can­do ul­te­rior­men­te la si­tua­zio­ne per la Sviz­ze­ra.

L’e­co­no­mia dice Sì alla legge sul­l’ap­prov­vi­gio­na­men­to elet­tri­co

Per ri­spon­de­re a que­ste sfide, lo scor­so set­tem­bre il Par­la­men­to ha adot­ta­to la Legge fe­de­ra­le per un ap­prov­vi­gio­na­men­to elet­tri­co si­cu­ro ba­sa­to sulle ener­gie rin­no­va­bi­li, o Legge per l'e­let­tri­ci­tà. Si trat­ta di un com­pro­mes­so am­pia­men­te so­ste­nu­to che pre­scri­ve quali ca­pa­ci­tà di pro­du­zio­ne di ener­gia rin­no­va­bi­le de­vo­no es­se­re am­plia­te, le mo­da­li­tà di rea­liz­za­zio­ne e i luo­ghi in cui è pos­si­bi­le o meno co­strui­re im­pian­ti di pro­du­zio­ne di ener­gia. Que­sta legge pro­muo­ve anche l'ef­fi­cien­za ener­ge­ti­ca. Ci dà gli stru­men­ti giu­sti per ga­ran­ti­re la no­stra for­ni­tu­ra di ener­gia elet­tri­ca e rag­giun­ge­re i no­stri obiet­ti­vi cli­ma­ti­ci: ecco per­ché l'e­co­no­mia dice SÌ alla legge per l'e­let­tri­ci­tà.

 

Alla presa di po­si­zio­ne

 

Ne­ces­sa­rio ma non suf­fi­cien­te: il nu­clea­re e le ener­gie rin­no­va­bi­li non si esclu­do­no a vi­cen­da

Nel­l'au­tun­no del 2023, uno stu­dio dal ETH di Zu­ri­go com­mis­sio­na­to da eco­no­mie­suis­se ha inol­tre di­mo­stra­to che l'at­to man­tel­lo è ne­ces­sa­rio ma non suf­fi­cien­te per ga­ran­ti­re la si­cu­rez­za del­l'ap­prov­vi­gio­na­men­to. Il fun­zio­na­men­to a lungo ter­mi­ne delle cen­tra­li nu­clea­ri esi­sten­ti è es­sen­zia­le af­fin­ché l'ap­prov­vi­gio­na­men­to elet­tri­co sia non solo pu­li­to, ma anche si­cu­ro ed eco­no­mi­co nel lungo pe­rio­do. In fu­tu­ro sa­ran­no ne­ces­sa­rie anche nuove cen­tra­li nu­clea­ri o altri im­pian­ti su larga scala, so­prat­tut­to in in­ver­no. L'e­ner­gia nu­clea­re e le ener­gie rin­no­va­bi­li non si esclu­do­no a vi­cen­da. Al con­tra­rio, oc­cor­re uti­liz­za­re tutti i me­to­di di pro­du­zio­ne neu­tra­li dal punto di vista cli­ma­ti­co per raf­for­za­re la no­stra si­cu­rez­za di ap­prov­vi­gio­na­men­to.