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Uno spi­ri­to sen­si­bi­le a fa­vo­re del­l’a­per­tu­ra dei mer­ca­ti

Gu­stav E. Gri­sard, che ha par­te­ci­pa­to per oltre un quar­to di se­co­lo ai de­sti­ni di eco­no­mie­suis­se, si è spen­to a fine lu­glio. Era un im­pren­di­to­re di suc­ces­so, un lob­by­sta im­pe­gna­to e un co­no­sci­to­re del­l’ar­te.

 

Gu­stav E. Gri­sards nel Vo­rort

Gustav E. GrisardRiu­ni­ta al­l’Ho­tel Beau-Ri­va­ge a Ouchy il 12 set­tem­bre 1975, l’as­sem­blea dei de­le­ga­ti del­l’U­nio­ne sviz­ze­ra del com­mer­cio e del­l’in­du­stria (nome uf­fi­cia­le del Vo­rort che, con la So­cie­tà per lo svi­lup­po del­l’e­co­no­mia sviz­ze­ra (proec) ha in se­gui­to dato na­sci­ta ad eco­no­mie­suis­se), aveva elet­to Gu­stav E. Gri­sard alla Ca­me­ra di com­mer­cio sviz­ze­ra. Que­sto or­ga­no cor­ri­spon­de­va al gran­de Co­mi­ta­to at­tua­le di eco­no­mie­suis­se. Gri­sard era al­lo­ra pre­si­den­te della Ve­rei­ni­gung des sch­wei­ze­ri­schen Im­port- und Gros­shan­dels (ex nome di Han­del­Sch­weiz Com­mer­cio Sviz­ze­ra).

Dieci anni dopo, ve­ni­va elet­to nel Vo­rort nell’ «istan­za di­ri­gen­te dei pre­si­den­ti» (che cor­ri­spon­de al­l’at­tua­le Co­mi­ta­to di­ret­ti­vo di eco­no­mie­suis­se), dove suc­ce­de­va a Er­ne­st Mat­they (André & Cie) quale rap­pre­sen­tan­te del set­to­re del com­mer­cio. Dal 1990 alla sua par­ten­za nel 1999, Gu­stav E. Gri­sard di­ven­tò anche vice-pre­si­den­te e svol­se un ruolo cen­tra­le nella crea­zio­ne di eco­no­mie­suis­se.

Im­pren­di­to­re, lob­by­sta e me­ce­na­te del­l’ar­te

L’ap­prez­za­men­to di tutti i suoi me­ri­ti pro­fes­sio­na­li va ben oltre que­sto ne­cro­lo­gio: Gri­sard era un im­pren­di­to­re di suc­ces­so che ha at­tua­to gran­di tra­sfor­ma­zio­ni, non­ché un im­pe­gna­to lob­by­sta. Era anche un aman­te delle belle arti e, in­sie­me alla mo­glie, un ospi­te aper­to e con­vi­via­le nella sua splen­di­da casa con vista sulle col­li­ne di Rie­hen.

Un im­pe­gno de­ci­so per l’a­per­tu­ra dei mer­ca­ti e con­tro il pro­te­zio­ni­smo

Dal punto di vista della po­li­ti­ca eco­no­mi­ca, oc­cor­re evi­den­zia­re il suo im­pe­gno a fa­vo­re del­l’a­per­tu­ra dei mer­ca­ti e con­tro il pro­te­zio­ni­smo. Eco­no­mi­sta li­be­ra­le, ha di­fe­so que­sta po­si­zio­ne con in­tel­li­gen­za e te­na­cia. Le sue ri­fles­sio­ni e po­si­zio­ni erano equi­li­bra­te. Mo­stra­va un im­pe­gno fuori dal co­mu­ne.

In oc­ca­sio­ne del nuovo orien­ta­men­to della po­li­ti­ca ener­ge­ti­ca della Sviz­ze­ra, in qua­li­tà di pre­si­den­te della re­la­ti­va com­mis­sio­ne – a se­gui­to di pa­rec­chie di­scus­sio­ni per­so­na­li con il Con­si­glie­re fe­de­ra­le Adolf Ogi e con gli at­to­ri del set­to­re – ha sa­pu­to evi­ta­re un ec­ces­si­vo in­ter­ven­ti­smo. Voci come la sua sono oggi più che mai in­di­spen­sa­bi­li.

Con Gu­stav E. Gri­sard ab­bia­mo perso un gran­de uomo della «vec­chia scuo­la» ma che, con il suo at­teg­gia­men­to prag­ma­ti­co e aper­to a fa­vo­re di una Sviz­ze­ra com­pe­ti­ti­va, resta un esem­pio per la di­fe­sa di so­lu­zio­ni a fa­vo­re del­l’e­co­no­mia di mer­ca­to.