Le misure contro i problemi di liquidità stabilizzano le PMI
economiesuisse accoglie favorevolmente l’ordinanza urgente del Consiglio federale allo scopo di attenuare le conseguenze economiche della pandemia di Coronavirus e le misure di coordinamento. L’associazione mantello è convinta che queste misure eviteranno una reazione a catena negativa. La solida situazione finanziaria delle finanze pubbliche e la stabilità della piazza finanziaria consentono alla Svizzera di superare positivamente questa crisi.
Il Consiglio federale ha concretizzato quanto annunciato venerdì 20 marzo 2020 e ha adottato un’ordinanza urgente che prevede ampie fideiussioni per le imprese svizzere. economiesuisse ritiene che le misure previste siano ben calibrate per rispondere ai problemi di liquidità causati dalla crisi. L’ordinanza introduce due nuovi strumenti. In primo luogo, la Confederazione garantisce al 100% i prestiti fino a 500 000 franchi. Le banche possono rapidamente e senza formalità burocratiche versare alle PMI i relativi importi. Questi prestiti sono senza interessi. Secondo, al di là di questo limite, essa garantisce in ragione dell’85% crediti fino ad un massimo di 20 milioni di franchi. Questi prestiti sono remunerati allo 0,5%. Questa soluzione è generosa per i debitori. Importi superiori sono possibili per i casi di rigore, ma questi ultimi dovranno essere approvati dalla Confederazione caso per caso.
Prestiti soggetti a condizioni
La fideiussione è soggetta ad una serie di condizioni restrittive. Si applica solo alle imprese con una cifra d’affari annuale inferiore a 500 milioni di franchi e i prestiti non possono essere utilizzati per effettuare nuovi investimenti. Le imprese sostenute non possono inoltre distribuire dividendi, acquistare titoli o utilizzare il loro prestito per rifinanziare altri prestiti. La Banca nazionale svizzera sostiene le misure della Confederazione con un nuovo strumento di rifinanziamento delle banche. Ciò consente alle banche di ottenere liquidità dalla BNS a fronte del deposito dei crediti garantiti (fideiussioni) dalla Confederazione.
Grazie a queste agevolazioni messe rapidamente a disposizione, le banche potranno sbloccare dei crediti già da domani ed evitare così che delle imprese registrino problemi di liquidità a seguito della crisi del coronavirus. Nella situazione attuale, Rudolf Minsch, Capo economista di economiesuisse, ritiene decisivo evitare reazioni a catena negative nell’economia: «Se un gran numero di imprese non potesse pagare le fatture a causa di una mancanza di liquidità, anche altre imprese si ritroverebbero in difficoltà. L’azione risoluta della Confederazione permette di evitare questa reazione a catena e di stabilizzare l’economia.»
L’obbligo di rimborso previsto previene gli abusi
Secondo economiesuisse, l’obbligo di rimborsare i prestiti è giusto. Senza questo obbligo, il rischio di abuso sarebbe enorme, in particolare per piccoli importi che non sono oggetto di un controllo. Detto questo, non si potrà evitare, considerata la debole domanda attuale, di giungere ad una richiesta di prestiti che potrebbero non essere rimborsati entro i cinque anni stabiliti, a seguito del fatto che alcune aziende potrebbero fallire.
Grazie al buon coordinamento degli attori coinvolti (Confederazione, BNS, banche, FINMA), in Svizzera è possibile intervenire in modo rapido e professionale in questo tipo di crisi. Questi tempi difficili dimostrano anche quanto sia vantaggioso per la Svizzera disporre di un sistema finanziario stabile.