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Pe­ri­co­li per le PMI: au­men­to del­l’ef­fi­cien­za di­gi­ta­le nel cy­ber­spa­zio

Per molte delle no­stre azien­de, l'uso di stru­men­ti di­gi­ta­li è fon­da­men­ta­le per lo svi­lup­po dei loro mo­del­li com­mer­cia­li. La si­cu­rez­za in­for­ma­ti­ca non deve tut­ta­via es­se­re di­men­ti­ca­ta. La ne­gli­gen­za in que­sto set­to­re può avere gravi con­se­guen­ze per l'a­zien­da e per i suoi part­ner com­mer­cia­li.

Chiun­que as­so­ci il ter­mi­ne "di­gi­ta­liz­za­zio­ne del­l'e­co­no­mia" solo a gran­di im­pre­se ba­sa­te sulla tec­no­lo­gia o a start-up di­na­mi­che della Cryp­to Val­ley di­men­ti­ca che oggi pra­ti­ca­men­te ogni im­pre­sa trae pro­fit­to dal pro­gres­so di­gi­ta­le. Nu­me­ro­se fa­ci­li­ta­zio­ni of­fer­te dalle nuove tec­no­lo­gie sono di­ven­ta­te in­di­spen­sa­bi­li, so­prat­tut­to nella vita quo­ti­dia­na delle PMI lo­ca­li, che si trat­ti di fa­le­gna­me­rie, fi­du­cia­rie o ne­go­zi di bi­ci­clet­te.

Que­sto non vale solo per i PC per la con­ta­bi­li­tà o l'e­la­bo­ra­zio­ne di testi. I pro­get­ti di co­stru­zio­ne ven­go­no crea­ti e in­via­ti elet­tro­ni­ca­men­te, l'ad­det­to alle ven­di­te inol­tra l'or­di­ne di­ret­ta­men­te sul ta­blet, le ma­te­rie prime ven­go­no ac­qui­sta­te tra­mi­te una piat­ta­for­ma e il di­spo­si­ti­vo di ana­li­si del la­bo­ra­to­rio sca­ri­ca gli ag­gior­na­men­ti di­ret­ta­men­te da In­ter­net. Altri im­pren­di­to­ri sono pie­na­men­te im­pe­gna­ti negli stru­men­ti di­gi­ta­li. Le pa­ro­le chia­ve sono qui “no­ma­de di­gi­ta­le” e “pro­du­zio­ne ad­di­ti­va”.

Os­ser­van­do al­cu­ni dei son­dag­gi più re­cen­ti, si ha l'im­pres­sio­ne che molte azien­de del no­stro paese sup­pon­ga­no di non avere nulla a che fare con la di­gi­ta­liz­za­zio­ne. Quan­do si af­fron­ta que­sto ar­go­men­to, esse ri­spon­do­no che lo svi­lup­po tec­no­lo­gi­co non le ri­guar­da di­ret­ta­men­te. Come si spie­ga que­sta ap­pa­ren­te con­trad­di­zio­ne? Molti usi delle mo­der­ne tec­no­lo­gie si sono len­ta­men­te in­si­nua­ti nella vita quo­ti­dia­na delle no­stre PMI anche se non rien­tra­va­no in una stra­te­gia di di­gi­ta­liz­za­zio­ne mi­ra­ta.

Per­tan­to, non tutti gli svi­lup­pi sono stati di gran lunga il ri­sul­ta­to di una de­ci­sio­ne con­sa­pe­vo­le e spes­so sono stati in­dot­ti da altre mi­su­re, come ad esem­pio il pas­sag­gio a un nuovo te­le­fo­no, la ge­stio­ne dei do­cu­men­ti di­gi­ta­li o l'uso re­go­la­re di In­ter­net. Gli stru­men­ti elet­tro­ni­ci con­nes­si sono così co­mu­ni, so­prat­tut­to nelle no­stre PMI di oggi, che spes­so non sono più per­ce­pi­ti come tali. Ed è pro­prio qui che ri­sie­de il pe­ri­co­lo mag­gio­re dal punto di vista della si­cu­rez­za in­for­ma­ti­ca.

Nuove op­zio­ni tec­no­lo­gi­che, nuove forme di cri­mi­na­li­tà

La di­gi­ta­liz­za­zio­ne e l’in­ter­con­nes­sio­ne dei si­ste­mi (nu­me­ro­si stru­men­ti, te­le­ca­me­re di sor­ve­glian­za o elet­tro­do­me­sti­ci da cu­ci­na sono già col­le­ga­ti a In­ter­net) ci ren­do­no vul­ne­ra­bi­li a un li­vel­lo com­ple­ta­men­te nuovo. Per­ché, so­prat­tut­to nello spa­zio di­gi­ta­le, le per­so­ne o le or­ga­niz­za­zio­ni con mac­chi­na­zio­ni cri­mi­na­li si stan­no muo­ven­do. Gli at­tac­chi pos­so­no es­se­re ef­fet­tua­ti in modo ano­ni­mo e con poco sfor­zo di­ret­ta­men­te alle no­stre azien­de da qual­sia­si parte del mondo. I cy­ber­cri­mi­na­li non si cu­ra­no dei con­fi­ni na­zio­na­li.

Essi col­pi­sco­no dove il bot­ti­no è fa­ci­le, cioè dove si può gua­da­gna­re molto con re­la­ti­va­men­te poco sfor­zo. Ad esem­pio, anche le PMI sviz­ze­re sono vit­ti­me di cri­mi­na­li spe­cia­liz­za­ti. L'at­ten­zio­ne è par­ti­co­lar­men­te ri­vol­ta a co­lo­ro che non si oc­cu­pa­no di que­stio­ni di si­cu­rez­za e non adot­ta­no mi­su­re di­fen­si­ve ade­gua­te.

La di­gi­ta­liz­za­zio­ne ha quin­di un ro­ve­scio della me­da­glia: nuove forme di cri­mi­na­li­tà. I dati pos­so­no es­se­re ru­ba­ti o mo­di­fi­ca­ti via In­ter­net, i si­ste­mi dan­neg­gia­ti e le azien­de ri­cat­ta­te. Ciò apre nuovi pe­ri­co­li che non esi­ste­va­no an­co­ra nel mondo ana­lo­gi­co. Tut­ta­via, è pos­si­bi­le pre­ve­ni­re un gran nu­me­ro di at­tac­chi cri­mi­na­li. Come nel mondo fi­si­co, un'a­zien­da deve pen­sa­re a come pro­teg­ger­si da que­sti cri­mi­na­li. Se si tra­scu­ra la si­cu­rez­za, le sem­pli­fi­ca­zio­ni tec­ni­che di­ven­ta­no ra­pi­da­men­te un pe­ri­co­lo esi­sten­zia­le per una PMI. Molti uten­ti, azien­de e pri­va­ti igno­ra­no i pe­ri­co­li che pos­so­no de­ri­va­re dal­l'u­so delle nuove tec­no­lo­gie.

Uno stu­dio con­dot­to dalla Scuo­la uni­ver­si­ta­ria pro­fes­sio­na­le di Lu­cer­na in col­la­bo­ra­zio­ne con l'As­so­cia­zio­ne delle PMI, la Se­gre­te­ria di Stato del­l'e­co­no­mia (SECO), l'As­so­cia­zio­ne sviz­ze­ra dei qua­dri (ASQ) ed eco­no­mie­suis­se lo con­fer­ma: le im­pre­se lo­ca­li non sono suf­fi­cien­te­men­te pre­pa­ra­te alle mi­nac­ce nel cy­ber­spa­zio. Il 40% delle azien­de in­ter­vi­sta­te ha di­chia­ra­to di es­se­re stato re­cen­te­men­te col­pi­to da at­tac­chi sotto forma di virus come mal­ware o phi­shing-mail. No­no­stan­te il pe­ri­co­lo con­cre­to, le im­pre­se non sono in grado di rea­gi­re ade­gua­ta­men­te agli at­tac­chi. Uno dei mo­ti­vi è che molte PMI non sanno come af­fron­ta­re il tema della si­cu­rez­za delle in­for­ma­zio­ni.

La con­sa­pe­vo­lez­za dei pe­ri­co­li cre­sce, ma …

Lo stu­dio con­clu­de che la sen­si­bi­li­tà alla si­cu­rez­za in­for­ma­ti­ca è ge­ne­ral­men­te au­men­ta­ta. "Di­gi­ta­liz­za­zio­ne, ro­bo­ti­ca e au­to­ma­zio­ne" sono di­ve­nu­te, per i team di di­ri­gen­ti, il se­con­do tema più im­por­tan­te, su­bi­to dopo l'au­men­to del­l'ef­fi­cien­za. Circa il 78% delle PMI in­ter­vi­sta­te ha inol­tre di­chia­ra­to che la si­cu­rez­za in­for­ma­ti­ca è di­ven­ta­ta più im­por­tan­te negli ul­ti­mi tre anni. Anche se le PMI stan­no ora am­pia­men­te di­scu­ten­do di que­stio­ni di si­cu­rez­za in­for­ma­ti­ca, è ne­ces­sa­rio in­ter­ve­ni­re. Lo stu­dio ri­le­va inol­tre che meno della metà delle azien­de in­ter­vi­sta­te ri­ve­de re­go­lar­men­te le pro­prie mi­su­re di si­cu­rez­za. Anche le guide su come af­fron­ta­re le mi­nac­ce nel cy­ber­spa­zio sono uti­liz­za­te ra­ra­men­te. Lo stes­so vale per la for­ma­zio­ne con­ti­nua. Sono per­tan­to ne­ces­sa­rie stra­te­gie per rea­gi­re ai cre­scen­ti pe­ri­co­li de­ri­van­ti da In­ter­net.

Spes­so ci vuole poco per mi­glio­ra­re in modo si­gni­fi­ca­ti­vo la si­cu­rez­za in un'a­zien­da. L'at­ten­zio­ne ri­vol­ta alla si­cu­rez­za in­for­ma­ti­ca nelle azien­de in­te­res­sa­te, ma anche tra i part­ner com­mer­cia­li, i for­ni­to­ri e i clien­ti, ha con­sen­ti­to di li­mi­ta­re mas­sic­cia­men­te i casi di abuso. Un ri­schio per la si­cu­rez­za può di­ven­ta­re un vero e pro­prio ini­bi­to­re del bu­si­ness e per­si­no met­te­re in pe­ri­co­lo l'a­zien­da nel suo com­ples­so, in­sie­me ai suoi part­ner com­mer­cia­li. Per­tan­to, la si­cu­rez­za e i re­la­ti­vi costi de­vo­no es­se­re presi in con­si­de­ra­zio­ne nel Bu­si­ness Case fin dal­l'i­ni­zio. L'o­biet­ti­vo deve es­se­re che ogni im­pre­sa, gran­de o pic­co­la che sia, possa svi­lup­pa­re un con­cet­to di si­cu­rez­za ade­gua­to che offra suf­fi­cien­ti ga­ran­zie e al tempo stes­so man­ten­ga una buona ca­pa­ci­tà ope­ra­ti­va.

La re­spon­sa­bi­li­tà ini­zia dal­l'in­di­vi­duo

Così come siamo re­spon­sa­bi­li della si­cu­rez­za della no­stra casa con­tro i furti con scas­so, è in primo luogo re­spon­sa­bi­li­tà di ogni azien­da pro­teg­ger­si dalle mi­nac­ce nel cy­ber­spa­zio. La ri­spo­sta a que­ste mi­nac­ce non può es­se­re pre­scrit­ta dallo Stato, al con­tra­rio. I si­ste­mi de­cen­tra­liz­za­ti ed ete­ro­ge­nei sono più re­si­sten­ti nel set­to­re della si­cu­rez­za in­for­ma­ti­ca ri­spet­to ai si­ste­mi pro­get­ta­ti a li­vel­lo cen­tra­le. So­prat­tut­to quan­do si trat­ta di af­fron­ta­re sfide e crisi ina­spet­ta­te. Nel caso in cui oc­cor­ra­no delle so­lu­zio­ni set­to­ria­li, l'e­co­no­mia stes­sa deve af­fron­tar­le di petto. Può pre­ve­de­re norme mi­ni­me, nel senso di rac­co­man­da­zio­ni, raf­for­zan­do no­te­vol­men­te la cy­ber­si­cu­rez­za.

Delle guide chia­re e com­pren­si­bi­li pos­so­no fun­ge­re da aiuti. Tali stan­dard mi­ni­mi con­sen­ti­reb­be­ro inol­tre alle PMI di be­ne­fi­cia­re del know-how delle gran­di im­pre­se e di evi­ta­re asim­me­trie set­to­ria­li in am­bi­to in­for­ma­ti­co. Lo Stato for­ni­sce il suo con­tri­bu­to anche pro­muo­ven­do tali norme di si­cu­rez­za e ve­glian­do ad un’ap­pli­ca­zio­ne equi­li­bra­ta nei con­fron­ti della le­gi­sla­zio­ne in­ter­na­zio­na­le. In caso di crisi, vale a dire in caso di at­tac­co su larga scala, è in­di­spen­sa­bi­le una chia­ra ri­par­ti­zio­ne dei com­pi­ti tra il set­to­re pri­va­to e lo Stato.

Me­dian­te mezzi di in­ci­ta­men­to ade­gua­ti, lo Stato do­vreb­be per­tan­to ve­glia­re af­fin­ché gli in­ci­den­ti in­for­ma­ti­ci siano se­gna­la­ti. Ciò au­men­ta la tra­spa­ren­za, ab­bas­sa il li­vel­lo di pe­ri­co­lo e con­tri­bui­sce a ri­dur­re l'im­pat­to di tali at­tac­chi su terzi. La po­po­la­zio­ne, l'e­co­no­mia, l'am­mi­ni­stra­zio­ne e la po­li­ti­ca de­vo­no es­se­re sen­si­bi­liz­za­te in modo ade­gua­to per mi­glio­ra­re la com­pren­sio­ne dei ri­schi in­for­ma­ti­ci. La si­cu­rez­za nel cy­ber­spa­zio è un clas­si­co com­pi­to col­la­bo­ra­ti­vo. Tutto è col­le­ga­to in rete e i si­ste­mi si in­fluen­za­no a vi­cen­da. Ciò si­gni­fi­ca anche che ognu­no deve fare la pro­pria parte per au­men­ta­re la si­cu­rez­za. Ri­chie­de­re un in­ter­ven­to dello Stato, come pure il fatto di igno­ra­re la pro­pria vul­ne­ra­bi­li­tà tec­no­lo­gi­ca, non serve a nulla.

Ar­ti­co­lo ap­par­so in te­de­sco nella ri­vi­sta IT bu­si­ness.