FO­STRA: un pe­ri­co­lo­so poker stra­da­le

Come noto, la si­ni­stra e la de­stra si scon­tra­no spes­so su que­stio­ni po­li­ti­che. Oggi, tut­ta­via, un’al­lean­za in­fe­li­ce for­ma­ta dalla si­ni­stra e dalla de­stra si op­po­ne ad uno svi­lup­po della stra­da. Que­sta è una pe­ri­co­lo­sa no­vi­tà. Di fatto, lo svi­lup­po del­l’in­fra­strut­tu­ra stra­da­le non può es­se­re rin­via­to: gli in­gor­ghi stra­da­li pro­vo­ca­no già due mi­liar­di di fran­chi di per­di­te eco­no­mi­che al­l’an­no.

At­tual­men­te esi­sto­no due op­zio­ni per l’in­di­spen­sa­bi­le svi­lup­po del­l’in­fra­strut­tu­ra stra­da­le. Vi è l’i­ni­zia­ti­va «vacca da mun­ge­re», che in­ten­de at­tin­ge­re alle casse della Con­fe­de­ra­zio­ne per po­ten­zia­re la rete stra­da­le, ma che non pro­po­ne un piano. Op­pu­re il pro­get­to del Con­si­glio fe­de­ra­le re­la­ti­vo al fondo per le stra­de na­zio­na­li e il traf­fi­co d’ag­glo­me­ra­to (FO­STRA) che il Con­si­glio degli Stati ha esa­mi­na­to e rie­qui­li­bra­to dal punto di vista po­li­ti­co. Di fron­te a que­ste due scel­te, non si può che so­ste­ne­re il com­pro­mes­so rap­pre­sen­ta­to da FO­STRA. È quan­to è le­ci­to pen­sa­re.

Ab­bia­mo bi­so­gno di una so­lu­zio­ne co­strut­ti­va e non di una guer­ra di trin­cea ideo­lo­gi­ca

Tut­ta­via, è suc­ces­so di­ver­sa­men­te nel­l’am­bi­to della con­sul­ta­zio­ne pre­li­mi­na­re della Com­mis­sio­ne dei tra­spor­ti del Con­si­glio na­zio­na­le, dove i rap­pre­sen­tan­ti del PS e del­l’U­DC si sono uniti re­spin­gen­do il pro­get­to FO­STRA. Le mo­ti­va­zio­ni erano pro­ba­bil­men­te di­ver­se, ma alla fine ne è usci­ta una mag­gio­ran­za. La si­ni­stra in­ten­de­reb­be così fre­na­re il tra­spor­to stra­da­le, ciò che riu­sci­reb­be a fare, poi­ché oc­cor­re­reb­be­ro degli anni prima che sia pron­to un nuovo pro­get­to. Con que­sta ma­no­vra inu­ti­le, essa ri­schia tut­ta­via di far pen­de­re l’ago della bi­lan­cia a fa­vo­re del­l’i­ni­zia­ti­va «vacca da mun­ge­re». La de­stra, dal canto suo, pro­pen­de per un au­men­to del­l’im­po­sta sugli oli mi­ne­ra­li di 4 cen­te­si­mi – un adat­ta­men­to ab­ba­stan­za mo­de­sto -, ma tra­scu­ra il fatto che la ver­sio­ne at­tua­le del pro­get­to FO­STRA è molto fa­vo­re­vo­le alla stra­da.

Per usci­re dal vi­co­lo cieco, bi­so­gna dar prova di cir­co­spe­zio­ne e as­su­me­re una re­spon­sa­bi­li­tà po­li­ti­ca co­mu­ne, da si­ni­stra a de­stra. Sulla sola rete di stra­de na­zio­na­li, il si­gnor e la si­gno­ra Rossi sop­por­ta­no ogni anno oltre 21'000 ore di code. Que­sto ha un costo per l’e­co­no­mia e la so­cie­tà. Non solo in tempo e nervi, ma anche in somme con­si­de­re­vo­li che po­trem­mo spen­de­re in modo mi­glio­re. Ab­bia­mo bi­so­gno di una so­lu­zio­ne co­strut­ti­va e non di una guer­ra di trin­cea ideo­lo­gi­ca. La so­lu­zio­ne si chia­ma FO­STRA.