Per favore, nessun obbligo nazionale del certificato COVID al lavoro!
L’Italia e l’Austria hanno scelto questa strada: soltanto le persone che possiedono un certificato COVID possono presentarsi al lavoro. La Svizzera dovrebbe seguire questo modello? No. Una simile procedura sarebbe atipica per il nostro paese e non si impone dal punto di vista epidemiologico, tanto più che esistono anche altre misure, meno restrittive.
Rifiuto la necessità di un obbligo generalizzato del certificato COVID al lavoro per tre ragioni.
Innanzitutto, un simile obbligo non si impone da un punto di vista epidemiologico. Numerosi collaboratori occupano soltanto un ufficio, sono nell’abitacolo di una vettura o di un camion, possono mantenere una sufficiente distanza in fabbrica o lavorano all’estero. Se prendono i trasporti pubblici per recarsi al lavoro – dove indossare la mascherina è obbligatorio –, il rischio di contagio è minimo.
In seguito, le imprese hanno già la possibilità di consultare i loro collaboratori e di decidere su questa base se occorra introdurre l’obbligo del certificato. Gli esempi mostrano che esse sono generalmente reticenti ad imporre questa misura e sono più propense ad effettuare test regolari, che sono ancora presi a carico dalla Confederazione.
Infine, un obbligo generalizzato del certificato non sarebbe un approccio “elvetico”. Molte persone non vogliono essere vaccinate. È una realtà e bisogna accettarla, anche se non se ne comprendono realmente le ragioni. Un obbligo non necessario da un punto di vista epidemiologico non farebbe che inasprire ulteriormente i fronti. Invece di marginalizzarli, la maggioranza vaccinata dovrebbe mostrarsi tollerante nei confronti di coloro che rifiutano la vaccinazione. In tal senso, l’obbligo del passaporto sanitario nei ristoranti o nei fitness, ad esempio, non è senza problemi e dovrebbe essere revocato non appena epidemiologicamente giustificabile.
Insomma, finora la Svizzera non ha ripreso tutte le misure introdotte da altri paesi, ma si è mostrata globalmente più prudente ad interferire nella libertà personale ed economica, ed ha fatto bene. Allora, continuiamo così!