Au­men­ti di prez­zo nel tra­spor­to pub­bli­co sono ine­vi­ta­bi­li

L’ac­cor­do pre­sen­ta­to oggi in me­ri­to ai prez­zi dei bi­gliet­ti di­mo­stra an­co­ra una volta che il fi­nan­zia­men­to del tra­spor­to pub­bli­co non potrà es­se­re ga­ran­ti­to in mi­su­ra ne­ces­sa­ria. Nel caso in fu­tu­ro non si riu­scis­se­ro a tro­va­re ri­sor­se suf­fi­cien­ti, dovrà es­se­re messa in di­scus­sio­ne l’at­tua­le of­fer­ta di pre­sta­zio­ni di tra­spor­to.
Mi­ster prez­zi e l’U­nio­ne dei tra­spor­ti pub­bli­ci si sono ac­cor­da­ti oggi su un au­men­to di prez­zo di me­dia­men­te l’1,2%. Le FFS ave­va­no pro­po­sto un adat­ta­men­to dei prez­zi che pre­ve­de­va un au­men­to medio del­l’1,5%. Alla luce del rin­ca­ro ge­ne­ra­le del­l’1% e vista l’al­ta qua­li­tà delle pre­sta­zio­ni di tra­spor­to per i pas­seg­ge­ri, que­sto au­men­to sa­reb­be stato re­la­ti­va­men­te mo­de­sto. Ora il raf­for­za­men­to del fi­nan­zia­men­to cau­sa­le ri­sul­ta piut­to­sto ir­ri­so­rio.

 
Que­sto mal­gra­do vi fosse una certa ur­gen­za. In­fat­ti le ri­sor­se di­spo­ni­bi­li nel tra­spor­to pub­bli­co sono scar­se. Il Con­si­glio fe­de­ra­le ha pro­po­sto nel­l’am­bi­to del pro­get­to “Fi­nan­zia­men­to e am­plia­men­to del­l’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria (FAIF)” un au­men­to dei prez­zi del trac­cia­to. Con tale mi­su­ra esso in­ten­de raf­for­za­re il fi­nan­zia­men­to gra­zie a co­lo­ro che be­ne­fi­cia­no delle pre­sta­zio­ni. eco­no­mie­suis­se sa­lu­ta po­si­ti­va­men­te que­sto in­ten­to. Ciò pre­sup­po­ne tut­ta­via che le im­pre­se di tra­spor­to pub­bli­co pos­sa­no sca­ri­ca­re i costi mag­gio­ra­ti ai loro clien­ti.

L’ac­cor­do si­gla­to oggi mo­stra nuo­va­men­te che nel tra­spor­to pas­seg­ge­ri le mi­su­re pro­po­ste non sono at­tua­bi­li a suf­fi­cien­za. I viag­gia­to­ri do­vreb­be­ro però es­se­re chia­ma­ti alla cassa se non vo­glio­no che le at­tua­li pre­sta­zio­ni ven­ga­no messe in di­scus­sio­ne. Il tra­spor­to merci su ro­ta­ia sop­por­ta già oggi costi im­por­tan­ti. Con­tra­ria­men­te al traf­fi­co pas­seg­ge­ri, esso non gode delle stes­se prio­ri­tà sui trac­cia­ti ri­spet­ti­va­men­te paga un prez­zo ec­ces­si­vo. In fu­tu­ro dovrà dun­que es­se­re ga­ran­ti­to che im­pre­se fer­ro­via­rie ab­bia­no la pos­si­bi­li­tà di au­men­ta­re i prez­zi ai pro­pri clien­ti. Un au­men­to del con­tri­bu­to degli uten­ti della fer­ro­via a be­ne­fi­cio del­l’in­fra­strut­tu­ra è in­di­spen­sa­bi­le.