Risposta a una consultazione

Rac­co­man­da­zio­ni del­l’U­FAM sulle di­chia­ra­zio­ni am­bien­ta­li dei pro­dot­ti

​La Con­fe­de­ra­zio­ne in­ten­de au­men­ta­re l’in­for­ma­zio­ne sugli aspet­ti eco­lo­gi­ci dei pro­dot­ti ed ha ela­bo­ra­to delle rac­co­man­da­zio­ni in tal senso. eco­no­mie­suis­se so­stie­ne i me­to­di ri­co­no­sciu­ti e le norme in­ter­na­zio­na­li. L’or­ga­niz­za­zio­ne si op­po­ne per con­tro fer­ma­men­te ad un’a­zio­ne so­li­ta­ria della Sviz­ze­ra in ma­te­ria di pro­te­zio­ne am­bien­ta­le – sia essa sotto forma di rac­co­man­da­zio­ni o di im­pe­gni. Di­ver­gen­ze anche mi­ni­me ri­spet­to alle norme in­ter­na­zio­na­li im­pli­ca­no costi sup­ple­men­ta­ri so­stan­zia­li per le im­pre­se, rin­ca­ra­no i pro­dot­ti e pe­sa­no in par­ti­co­la­re sulle PMI. Voler an­da­re trop­po lon­ta­no crea degli osta­co­li al com­mer­cio e in­de­bo­li­sce le im­pre­se sviz­ze­re nei con­fron­ti della con­cor­ren­za in­ter­na­zio­na­le. Senza con­ta­re che il va­lo­re ag­giun­to per l’am­bien­te e i con­su­ma­to­ri ri­ma­ne di­scu­ti­bi­le.