# 2 / 2022
02.02.2022

Re­la­zio­ni Sviz­ze­ra-UE: è ora di agire

Gli am­bien­ti eco­no­mi­ci chie­do­no al Con­si­glio fe­de­ra­le di sbloc­ca­re la po­li­ti­ca eu­ro­pea. At­ten­de­re fino alle ele­zio­ni del 2023 com­por­te­reb­be ef­fet­ti dan­no­si trop­po im­por­tan­ti per la piaz­za eco­no­mi­ca sviz­ze­ra. Bi­so­gna agire in fret­ta, per sta­bi­liz­za­re gli ac­cor­di bi­la­te­ra­li.

L’essenziale in breve

Da tempo l’economia svizzera di pronuncia a chiari toni a favore degli accordi bilaterali. Dopo il fallimento dei negoziati sull’accordo istituzionale, questi ultimi si stanno via via erodendo. La Borsa e le banche, il settore medtech, la ricerca svizzera nonché i fornitori di elettricità sono direttamente interessati. In questi settori urgono delle misure. Parallelamente, il Consiglio federale è invitato a prendere decisioni di principio in materia di politica europea. Regolare le questioni istituzionali è importante. In questo contesto, l’economia necessita di una sincronizzazione degli accordi di integrazione al mercato e di una procedura di regolamento delle controversie. Una soluzione potrebbe essere quella di combinare soluzioni settoriali con regole generali.

Posizione di economiesuisse

  • L’erosione della via bilaterale nuoce alla piazza economica svizzera e all’UE. Essa nuoce anche agli interessi strategici comuni dei due partner.
  • Il Consiglio federale è invitato ad agire subito per sbloccare la politica europea e garantire la continuazione della via bilaterale. L’economia si rifiuta di attendere ulteriormente.
  • Occorre trovare soluzioni principalmente nei settori della borsa e degli istituti bancari, del medtech, della ricerca e dell’approvvigionamento elettrico.
  • Le imprese svizzere hanno bisogno di certezza del diritto nelle loro relazioni economiche con l’UE. Per questo è indispensabile una chiarificazione degli aspetti istituzionali. Una delle opzioni consiste nell’associare un approccio settoriale a regole globali.
  • In materia di politica interna ed estera, sono necessarie misure per rafforzare l’economia d’esportazione.