Verso la quadratura del cerchio con dei contingenti
Nei dibattiti che hanno preceduto la votazione, i promotori dell’iniziativa hanno sempre sottolineato che l’immigrazione può essere limitata senza conseguenze negative per la piazza economica. Nessuna soluzione concreta è tuttavia stata proposta finora. L’UE, da parte sua, ha rapidamente lanciato dei segnali chiari: appena 24 ore dopo l’accettazione dell’iniziativa, essa ha sospeso le discussioni per la conclusione di un accordo sull’elettricità assolutamente indispensabile. Ed è tutto tranne che sicuro che gli studenti svizzeri possano continuare a studiare in Europa facilmente, a costi moderati e senza burocrazia o che le nostre alte scuole possano rimanere coinvolte nella cooperazione europea in materia di ricerca. La sola cosa che è certa con il risultato della votazione, è che molte cose non sono chiare. E non si profilano soluzioni semplici e rapide.
E’ dunque molto importante che gli ambienti politici mettano in atto l’iniziativa in maniera moderata, non burocratica e soprattutto accettabile per l’economia. Da questo dipende in ultima analisi non solo il benessere di alcune singole imprese. L’accesso ad una manodopera specializzata e qualificata, nonché al mercato interno europeo è una questione di sopravvivenza per l’insieme dell’economia svizzera.