Contributo insufficiente degli utenti al finanziamento della ferrovia
Il Consiglio federale ha deciso l’orientamento da dare allo sviluppo e al finanziamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF). Il contributo degli utenti sarà rafforzato, ma non abbastanza. L’economia si oppone ad un aumento delle sovvenzioni federali e a una nuova ridestinazione di una parte dell’imposta federale diretta.
Il Consiglio federale ha preso in considerazione alcune proposte dell’economia nella sua decisione sul finanziamento dell’infrastruttura ferroviaria. Così, il provento dell’imposta sugli oli minerali a favore della rete ferroviaria sarà limitato nel tempo (per mille di IVA a favore della NTFA). Esso concerne anche il pagamento e il rimborso dei prestiti concessi dalla Confederazione al fondo per i grandi progetti ferroviari. I cantoni parteciperanno finanziariamente allo sviluppo della ferrovia e i contributi federali saranno fissati entro certi parametri. Questi elementi sono positivi e l’economia li condivide.
Il progetto non tiene conto tuttavia degli importanti adeguamenti e di alcune proposte dell’economia e mostra dunque notevoli lacune. La Confederazione prevede in particolare di aumentare il proprio contributo al finanziamento dell’infrastruttura ferroviaria, attingendo dalle proprie casse. Questo va contro le proposte dell’economia di rafforzare la partecipazione degli utenti ai costi. Inoltre, il rimborso dei debiti del fondo per i grandi progetti ferroviari è rinviato di tre anni. Ancora una volta, il Consiglio federale non rispetta gli impegni assunti.
L’economia rifiuta anche l’introduzione, auspicata dal Consiglio federale, di una nuova ridestinazione delle entrate dell’imposta federale diretta. L’introduzione di un limite di deduzione delle spese di trasporto corrisponde ad un aumento delle imposte e rafforza ulteriormente il finanziamento della ferrovia da parte della strada. Invece di istituire un meccanismo problematico, sarebbe preferibile sfruttare il potenziale esistente per la riduzione dei costi. Anche l’aumento del prezzo dei tracciati permetterebbe di incrementare la partecipazione degli utenti al finanziamento della ferrovia.
Il progetto non tiene conto tuttavia degli importanti adeguamenti e di alcune proposte dell’economia e mostra dunque notevoli lacune. La Confederazione prevede in particolare di aumentare il proprio contributo al finanziamento dell’infrastruttura ferroviaria, attingendo dalle proprie casse. Questo va contro le proposte dell’economia di rafforzare la partecipazione degli utenti ai costi. Inoltre, il rimborso dei debiti del fondo per i grandi progetti ferroviari è rinviato di tre anni. Ancora una volta, il Consiglio federale non rispetta gli impegni assunti.
L’economia rifiuta anche l’introduzione, auspicata dal Consiglio federale, di una nuova ridestinazione delle entrate dell’imposta federale diretta. L’introduzione di un limite di deduzione delle spese di trasporto corrisponde ad un aumento delle imposte e rafforza ulteriormente il finanziamento della ferrovia da parte della strada. Invece di istituire un meccanismo problematico, sarebbe preferibile sfruttare il potenziale esistente per la riduzione dei costi. Anche l’aumento del prezzo dei tracciati permetterebbe di incrementare la partecipazione degli utenti al finanziamento della ferrovia.