Una via so­li­ta­ria si tra­dur­reb­be in un rin­ca­ro dei prez­zi

L’”Al­lean­za con­tro gli osta­co­li al com­mer­cio” mette in guar­dia con­tro la crea­zio­ne di nuovi osta­co­li al com­mer­cio nel­l’am­bi­to della re­vi­sio­ne della legge sulla pro­te­zio­ne del­l’am­bien­te. In ef­fet­ti, le mi­su­re d’in­for­ma­zio­ne pre­vi­ste al­l’ar­ti­co­lo 35 fa­ran­no au­men­ta­re il prez­zo di nu­me­ro­si pro­dot­ti, li­mi­te­ran­no l’of­fer­ta e pe­na­liz­ze­ran­no le im­pre­se sviz­ze­re. Una via so­li­ta­ria da parte della Sviz­ze­ra in que­sto con­te­sto non è né ef­fi­ca­ce né pro­por­zio­na­ta, dal punto di vista del­l’am­bien­te, dei con­su­ma­to­ri e delle im­pre­se.
​L’Al­lean­za con­tro gli osta­co­li al com­mer­cio è for­ma­ta da eco­no­mie­suis­se, dal­l’as­so­cia­zio­ne di ca­te­go­ria del com­mer­cio al det­ta­glio (Swiss Re­tail Fe­de­ra­tion SRF), dal­l’or­ga­niz­za­zio­ne man­tel­lo del com­mer­cio sviz­ze­ro (Com­mer­cio Sviz­ze­ra), dal­l’U­nio­ne sviz­ze­ra degli ar­ti­co­li di marca (Pro­mar­ca), dal­l’As­so­cia­zio­ne sviz­ze­ra dei co­sme­ti­ci e dei de­ter­gen­ti (SKW) e dal­l’as­so­cia­zio­ne te­de­sca di pro­te­zio­ne dei con­su­ma­to­ri (kf). Que­ste or­ga­niz­za­zio­ni si sono fis­sa­te quale obiet­ti­vo co­mu­ne di abo­li­re le re­go­la­men­ta­zio­ni as­sur­de che osta­co­la­no gli scam­bi tran­sfron­ta­lie­ri, fa­vo­ri­sco­no la chiu­su­ra del mer­ca­to sviz­ze­ro e con­tri­bui­sco­no ad au­men­ta­re i prez­zi. Le pre­scri­zio­ni spe­cia­li pre­vi­ste nella no­stra le­gi­sla­zio­ne de­vo­no es­se­re me­glio ade­gua­te a quel­le che pre­val­go­no in altri paesi.

La pre­vi­sta re­vi­sio­ne della legge sulla pro­te­zio­ne del­l’am­bien­te con­tra­sta in parte que­sti sfor­zi, ra­gio­ne per cui l’Al­lean­za con­tro gli osta­co­li al com­mer­cio ha vo­lu­to ri­spon­de­re alla con­sul­ta­zio­ne. Al­cu­ne delle nuove mi­su­re d’in­for­ma­zio­ne fi­gu­ran­ti al­l’ar­ti­co­lo 35 au­men­ta­no gli oneri am­mi­ni­stra­ti­vi delle im­pre­se sviz­ze­re in­te­res­sa­te e pe­na­liz­za­no que­ste ul­ti­me ri­spet­to alla con­cor­ren­za este­ra. Esse com­pli­ca­no la pro­du­zio­ne, il com­mer­cio, l’im­por­ta­zio­ne e l’e­spor­ta­zio­ne, e au­men­ta­no ar­ti­fi­cial­men­te il prez­zo dei pro­dot­ti in Sviz­ze­ra. Le pre­scri­zio­ni pre­vi­ste li­mi­ta­no così sen­si­bil­men­te la li­ber­tà di scel­ta dei con­su­ma­to­ri.

Que­ste di­spo­si­zio­ni le­ga­li sono ancor più inop­por­tu­ne, se si pensa che i pri­va­ti pos­so­no ac­qui­sta­re gli stes­si pro­dot­ti senza dif­fi­col­tà dal­l’al­tro lato della fron­tie­ra e por­tar­li in se­gui­to in Sviz­ze­ra. Ne de­ri­va dun­que che si­mi­li pre­scri­zio­ni non fa­ran­no che rin­vi­go­ri­re il tu­ri­smo d’ac­qui­sto, ciò che nuo­ce­rà ul­te­rior­men­te al­l’e­co­no­mia in­di­ge­na. Una via so­li­ta­ria da parte della Sviz­ze­ra si­gni­fi­che­reb­be la crea­zio­ne di nuovi osta­co­li al com­mer­cio e un’ac­cen­tua­zio­ne del fe­no­me­no del­l’i­so­la sviz­ze­ra dai prez­zi cari. Inol­tre, le di­spo­si­zio­ni con­te­nu­te nel pro­get­to posto in con­sul­ta­zio­ne vanno net­ta­men­te al di là delle pre­scri­zio­ni pre­vi­ste dal di­rit­to eu­ro­peo.

Anche l’Al­lean­za con­tro gli osta­co­li al com­mer­cio ha adot­ta­to una po­si­zio­ne cri­ti­ca nei con­fron­ti delle di­spo­si­zio­ni pre­vi­ste al­l’ar­ti­co­lo 35 della legge sulla pro­te­zio­ne del­l’am­bien­te, poi­ché que­ste ul­ti­me ge­ne­ra­no degli osta­co­li al com­mer­cio. Nella loro forma at­tua­le, esse non sono né ef­fi­ca­ci, né pro­por­zio­na­te. Le pre­scri­zio­ni re­la­ti­ve ai pro­dot­ti, com­pre­se le di­chia­ra­zio­ni, sono ac­cet­ta­bi­li uni­ca­men­te se non con­tra­sta­no con quel­le di altri paesi, spe­cial­men­te con quel­le dei paesi vi­ci­ni.

 

Presa di po­si­zio­ne del­l’Al­lean­za