Riri SA, quando la concorrenza si vince con la qualità
Oggi l’azienda Riri – dal tedesco Rillen und Rippen – ha la sede principale a Mendrisio in Ticino, dove è presente dal 1936.
Riri SA è inoltre un’impresa qualificata nei cinque continenti con numerosi uffici di rappresentanza, oltre alle proprie filiali commerciali in Italia (Milano), Francia (Parigi), Stati Uniti (New York e Los Angeles) e Cina (Hong Kong e Shanghai). Nei due stabilimenti di Mendrisio e di Tirano si producono circa 10 milioni di metri di cerniere ogni anno, equivalenti a 30 milioni di pezzi finiti. A essere esportato in tutto il mondo è il 90% del prodotto finito.
“Vendiamo tempi e idee, non cerniere e bottoni”
Renato Usoni, CEO di Riri SA, è ironico e serio allo
stesso tempo. E il motivo è semplice. Oggi i principali clienti di Rirì SA sono i più importanti brand della moda e dell’abbigliamento di lusso e la domanda che Usoni si sente fare più spesso è sempre la stessa. “Riesce a realizzare qualcosa che ancora non esiste?”. Una domanda a cui di solito ne segue una seconda. “In quanto tempo riesce a realizzare questa cosa che ancora non esiste?”. Sembra uno scherzo, ma non lo è.
Oggi sono questi, rileva Usoni, i tempi e i modi dettati alle aziende come Riri SA dai più blasonati marchi del lusso mondiali. Marchi come una delle icone del lusso francese che produce pregiate e costosissime borsette da donna, di cui Riri SA è fornitore unico.
Chi non si adegua, lascia insomma il passo. Ecco perché “Riri SA – osserva il suo CEO – oggi è in grado già dopo 3-4 giorni di fornire a un cliente del genere una campionatura del prodotto e dopo 3-4 settimane il prodotto ultimato”.
Mica male, se si considera che per ottenere la materia prima necessaria alla realizzazione di cerniere e zip sono invece necessari tempi di attesa anche di 3-4 mesi. Ma “in Riri SA siamo in grado di fare anche questo – precisa Usoni – abbiamo imparato a gestire la complessità, senza lasciare nulla di intentato”.
Tanto più che quello del lusso non è un mercato fermo sul posto. Anzi. “Anche la Cina sta diventando un produttore di beni di lusso”. E se a mettersi in moto è la seconda economia al mondo... Il motivo? Molto semplice. “Oggi il 30% dei compratori di beni di lusso mondiali è già in Cina. E la crescita e lo sviluppo di nuovi brand Made in China non sta aumentando, sta galoppando”. Questi nuovi marchi “hanno reti distributive vaste e capillari – annota Usoni – inoltre hanno dato o stanno dando i loro centri-stile a chi se ne intende, ovvero a francesi e italiani, creando Headquarters in questi Paesi”.
Per il momento Riri SA però può stare tranquilla. “Gli oltre 2mila produttori di cerniere lampo oggi presenti in Cina, capaci di realizzare una zip a costi 20 volte inferiori ai nostri, non rappresentano una concorrenza”, sottolinea il CEO.
Chi è in grado di vendere tempi e idee come Riri SA è infatti anche capace di realizzare un prodotto che non teme confronti e non ha uguali per precisione, funzionamento, dettagli, design e gamma di assortimento. Merito delle tecnologie di processo, ovviamente. E di una cultura aziendale che premia la creatività e l’ingegno.
Fare una cerniera non è infatti come dirlo. Dietro ci sono almeno 7 tecnologie di processo: tessitura, tintoria, tranciatura di metallo, pressofusione, galvanizzazione, verniciatura, assemblaggio meccanizzato automatico. E tanta tanta qualità dappettutto.
All’inizio degli anni 2000, RIRI è stata anche alla base dei successi velieri di Alinghi in Coppa America.